RACCONTO
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Lunedì, 28 Settembre 2015

L´odore di un lumino al petrolio

Ecco il racconto di come una volpe, una giraffa, un lupo e un pinguino si trovano un giorno a viaggiare insime in una terra sconosciuta... la Thailandia.

ARTICOLO DI

-Terry-

C´era una volta un saggio Orsetto che era solito a viaggiare molto, lui aveva tanti amici, davvero un sacco e di ogni specie.

Amava così esplorare il mondo che ovunque andasse, parlava del suo vagare in lungo e in largo nel globo terrestre.

Era così entusiasta nel raccontare le sue storie che convinceva tutti a partire, la sua missione era quella di lasciare le proprie tane e aprire gli occhi e l´anima al mondo fuori dal proprio territorio. L´idea piaceva a tanti, sicuramente l´orsetto non si aspettava tutto questo successo, ma piano piano, si costruì un suo specialissimo branco fatto di tanti animali diversi tra loro. Tutti uniti dalla stessa passione dell´orsetto, viaggiare.

Una volta conobbe un Lupo, veniva dalle montagne lontane, aveva un carattere molto solare, rideva sempre, era pieno di entusiasmo. All´orsetto piacque tanto lo spirito del Lupo che lo reclutò nel suo branco.

Per entrare in un branco così speciale ci voleva una prova di abilità molto grande, così l´Orsetto chiese al Lupo di fare da piccolo capobranco e portare con sé altri animali, a esplorare la lontana terra Thailandese.

Il lupo si sentì un po’ sopraffatto dalle responsabilità, non gli piaceva tanto essere il capobranco lo metteva in ansia, ma ci teneva tanto a portare alto il nome del branco che accettò.

Così una mattina di mezza estate partì per la Thailandia e insieme con lui si erano aggiunsero: una volpe, una giraffa e un pinguino.

Quei quattro animali non avevano nulla che gli accumunasse, tranne la destinazione.

Vagarono a destra e a sinistra in quel luogo lontano, affrontando non poche difficoltà. Faceva sempre molto caldo, e nessuno di loro era ben abituato. Presero tanti mezzi pubblici avvolte nemmeno capendo bene dove fossero diretti. La lingua poi era incomprensibile, alcuni altri esseri non capivano la lingua del branco. Nessuno di loro poi era abituato a tanti esseri viventi nello stesso luogo, la situazione alcune volte era scioccante. Tutto sommato, quel luogo così opposto alle abitudini di tutti, piaceva tanto e non fecero difficoltà a trovare tanti sorrisi e altri esseri viventi a cui raccontare la loro storia.

I quattro ridevano e scherzavano di tutto assieme, ma rimanevano esseri distinti, con idee diverse, punti di vista diversi e passioni diverse.

Lupo ce la metteva tutta per armonizzare il gruppo ma era difficile, erano quattro animali di specie differenti, quattro svariati caratteri, venuti da quattro mondi opposti. Il povero Lupo fece davvero fatica a sentirsi un bravo capobranco e a tratti non riusciva proprio a capire perché Orsetto gli avesse fatto compiere una prova così dura.

Invece un senso c´era, e lo avrebbe capito una sera quando tutti stanchi morti dall’intensa giornata a girovagare, si sdraiarono in un bar lungo la riva del mare. Ordinarono qualcosa da bere e aspettarono il tramonto. Lupo pensò che era ora di conoscere più nella profondità i suoi compagni di viaggio iniziò a parlare della sua vita in montagna, e forse anche grazie al sole che gli salutava, riuscì a fare aprire il cuore a tutti. Giraffa parlò dei suoi studi affascinanti, Pinguino della sua ricerca dell´anima gemella, Volpe della sua passione per le fotografie. Incredibilmente trascorsero ore rilassati a chiacchierare delle loro vite, quando iniziò a calare il buio ed un ragazzo accese delle piccole lampade al petrolio per illuminare la spiaggia, mentre la luna e le stelle iniziarono a colorare il cielo.

Si persero tutti e quattro una decina di minuti a guardare l´orizzonte quasi in estasi.

Finche Volpe sciolse la sua corazza e disse: “Questo è sicuramente è il motivo per cui scegliamo di andarcene dalla tana, l´odore di questo lumino al petrolio e lo spettacolo che abbiamo davanti ai nostri occhi, è sicuramente l´essenza del nostro vagare”.

Fu un momento emozionante per tutti e improvvisamente si sentirono certo diversi, ma in fondo tutti molto uguali.

Lupo più tardi capì che ogni suo compagno aveva contribuito per qualcosa, lui da sua parte aveva messo la sua esperienza e l´entusiasmo, Volpe la sua mente matematica e la sua anima profonda, Giraffa le sue battute e i suoi rimedi medici, Pinguino la sua buffa goffaggine e la sua spiritualità.

E forse era questo il senso che voleva fargli imparare Orsetto, che la riuscita di una grande e straordinaria avventura, per quanto possa essere dura, la si ottiene solo INSIEME.

Inutile dire che Lupo, Volpe, Giraffa e Pinguino rimasero buoni amici e vissero per sempre diversi ma contenti.

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