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Lunedì, 18 Maggio 2009

Hasta la proxima!

Oggi sono cinque giorni che sono rientrato in patria, e ho deciso di scrivere un piccolo resoconto del mio viaggio per raccontare a chi mi leggerà la mia grande avventura sudamericana in solitaria.

Concorso Storie Vagabonde

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Vagabondo0


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Oggi è il 29 Gennaio, sono cinque giorni che sono rientrato in patria, e questa sera è la prima in cui sento una leggera malinconia e per farmela passare ho deciso di scrivere un piccolo resoconto del mio viaggio per raccontare a chi mi leggerà la mia grande avventura sudamericana in solitaria.

E' ora di ripartire con i ricordi.

In realtà la prima partenza è una falsa partenza; la mattina del 16 Novembre mi ritrovo all'aeroporto di Madrid con il volo per Lima che già se ne andato e così dopo un lussuoso giorno passato in albergo a spese della compagnia aerea, il vero contatto con il Sud America ed il Perù avviene il giorno seguente.

La mia avventura sudamericana quindi inizia il 17 novembre sera da Lima e finisce il 23 gennaio a Buenos Aires...questo è tutto!!!

A parte le battute, mi rendo conto che per come ho iniziato il racconto del viaggio dovrei continuare a digitare sulla tastiera per ore o meglio dovrei prendere il mio diario di viaggio e digitalizzarlo...ma come si dice dalle mie parti "nun se po fà"...e quindi cercherò di riassumervi 2 mesi di scoperte, incontri e luoghi.

Prima però forse è meglio che vi dica qual era il mio itinerario prima di partire; a grandi linee disegnare una grande "V" sul Sud America, ovvero arrivare a Lima, scendere a sud attraversando il Perù, successivamente passare in Cile e risalire una volta arrivato nella Terra del Fuoco fino a Buenos Aires.

Il tempo segnato sul mio biglietto aereo era di circa 67 giorni, e alla fine mio malgrado mi sono attenuto a quelle date.

Iniziamo dal Perù, paese difficile da comprendere o meglio l'ho iniziato a capire meglio dopo un po' di tempo, specie quando sono arrivato in Cile e ho notato che era davvero un altro "mondo"; se penso alla parola Sud America ora dico Perù, o meglio l'idea che avevo prima di partire di quel continente...il Perù: un paese povero, e la gente che incontri è lì a ricordartelo, o meglio sono le loro facce, a volte è difficile strappargli un sorriso, insomma per le prime 2 settimane sono rimasto un po' spiazzato.


Il Perù è, agli occhi della maggior parte delle persone, Macchu Picchu, e non lo è a torto! Personalmente ci sono arrivato tramite il trekking di 4 giorni...caro...ma soldi ben spesi...un' esperienza bellissima, unica...le rovine non sarebbero state le stesse senza esserci arrivati in quella maniera.

Al Perù è legato anche un'altra parola: altitudine...e ad essa sono legati un sacco di ricordi...quando sono stato male un pomeriggio e la mente creava pensieri del tipo riportatemi a casa!! (si può concepire un'idea più stupida?!?) ... Il canon del Colca...la risalita da 2100m a 3200m sotto il sole...la fatica...ma alla fine je l'amo fatta!!!! Ma altitudine è anche una partita di calcio giocata a 4000m in una formazione mista, locali e turisti, sull' isola Amantani in mezzo al lago Titicaca...un' isola che mi ha regalato finora il più bel tramonto che abbia mai visto...e ora scrivendo queste cose capisco perchè nonostante alcune titubanze iniziali già in viaggio sentivo la voglia di tornare in Perù per rivederlo con occhi più "allenati"...ma l'itinerario chiedeva un rotolamento verso sud...e così eccomi in Cile.






Ed è meglio scrivere a getto...e così butto giù i ricordi che mi passano in mente in ordine cronologico...la creazione del "Pardella Group" per visitare il Salar de Atacama in San Pedro,...la prima esperienza di ospitalità in Santiago...il super appartamento a Valparaiso, sempre trovato tramite hospitality club...l'isola di Chiloè ...il tedesco Larsen, senza di lui non avrei avuto il coraggio di affittare tenda e accessori e buttarmi all'avventura nel parco nazionale Torres del Paine...4 giorni per percorrere la W ......Michael lo svizzero che nel parco nonostante fosse partito un giorno prima ho raggiunto e sorpassato...ancora si chiede come abbia fatto...e me lo chiedo anch'io!! Prima volta che faccio trekking pesante ovvero con zainone sulle spalle...altro ricordo...il giorno dopo essere tornato dal parco, risveglio su un letto normale, e la mezza tristezza di non avere una tenda da smontare...un sentiero da seguire!!!...


L' isola Magdalena, i pinguini, un vento allucinante, una barca che non ci può riportare sulla terra ferma, l'attesa giocando a carte!!)



Ma il Cile è anche scoprire in viaggio che non esiste una via che conduce direttamente dal nord a Puerto Natales, ovvero nel profondo sud cileno, e che bisogna passare per l' Argentina!! E così per arrivarci si finisce in un'altra mini avventura...dover spingere un pullman, il tuo, che è rimasto impantanato e fare la conoscenza con il gaucho soccorritore ubriaco...ma si è in viaggio anche per questo!!


E si passa poi all'Argentina, non che il Cile non abbia offerto altro, ma una vocina mi dice sintesi...perchè altrimenti si finisce come quando uno mette a posto la stanza, ad un certo punto ci si ferma e si lascia tutto com'è e invece qui voglio arrivare alla meta finale...Argentina...uao...quante cose...forse perchè è il ricordo più fresco...perchè mi sembra assurdo ma Macchu Picchu è lontano più di un mese e mezzo...Dicevo, tanti ricordi...il più spettacolare il ghiacciaio Perito Moreno, la natura al suo massimo...il parco nazionale Los Glaciares...le mie solite avventure col trekking...un Natale particolare...dalle stelle alle stalle, specie quando ci si perde!! Ma per fortuna c'è sempre un lieto fine...


Ushuaia la fine del mondo ...la scalata al monte Guanaco, un'altra battaglia vinta contro le vertigini...Franco e Hernan...il viaggio in macchina fino a Rio Gallegos...gli U2 e un'alba unica superando la frontiera...Puerto Madryin ed il sottoscritto versione driver su sterrato con Wolsvagen GOL (versione brasiliana della Golf) con sterzo "difettoso"...e il sottoscritto boludo che in 2 giorni si perde un cellulare e si fa rapinare 5 pesos da un ladro gentiluomo...prima si fa dare un passaggio in bici e poi chiede i soldi...traduzione prima fatico come un mulo a trasportarlo e poi mi tocca anche pagare il "pizzo" per non perdere lo zaino!

Ed infine c'è Buenos Aires...la fine di qualcosa, ma la certezza che si viaggerà di nuovo...l'unico problema è non sapere quando...quasi quasi mi prendo un'altra laurea così alla fine mi faccio un altro viaggetto!!!


Un po' di malinconia è passata...non rileggo, premo enter e... hasta la próxima!


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