Articolo
racconto icon
Lunedì, 18 Maggio 2009

Frammenti di memoria della Pechino Olimpica

Agosto 2008. Anno del Topo e costellazione del Leone: sono I miei segni. Il ciclo dell'eterno ritorno riprende.

Concorso Storie Vagabonde

ARTICOLO DI

Vagabondo0


Questo racconto partecipa al concorso Storie Vagabonde!

Ci sono 1000 euro in palio! Partecipa anche tu inviando i tuoi racconti entro il 25 aprile 2009. Dal 1 al 30 giugno 2009 potrai votare il vincitore ed assegnare il premio: se questo racconto ti è piaciuto, ricordatene!





Agosto 2008. Anno del Topo e costellazione del Leone: sono I miei segni. Il ciclo dell'eterno ritorno riprende.

8 agosto 2008 ore 8. Cerimonia di Apertura, davanti al maxi schermo di Casa Italia. Corale percussione di tamburi, detti "fu", antichi contenitori per il vino che venivano percossi per dare il benvenuto ad amici lontani. I ragazzi urlano una frase di Confucio:" amici che arrivano da lontano, non è questa la felicità?" si per me lo è davvero! Ballerini danzando tracciano le linee di un paesaggio, "you shan you shui" montagne ed acqua: la classicità nella pittura cinese quasi più calligrafia. Evoluzione della scrittura, evoluzione della cultura, questa è la percezione che I Cinesi hanno di se stessi.Teatro tradizionale, musica rituale, pittura e scrittura, carta, fuochi di artificio. Quanto conosciamo di tanto splendore?


Gli schermi piatti installati in ogni vagone della metro ed anche sugli autobus. Gli autobus cinesi oggi sono moderni ed hanno l'aria condizionata ma le bigliettaie sono sempre inflessibili, con la matitona avvolta nell'elastico per staccare il biglietto (1 yuan) ora in aggiunta urlano di vidimare gli abbonamenti Nulla sfugge. E vogliono pure sapere dove scendi anche se non influisce certo sul prezzo. Il ricordo vola agli sgangherati autobus rossi e bianchi degli anni '80 quando all'approssimarsi della fermata sempre lei, la nostra bigliettaia, si sporgeva e battendo forsennatamente la mano sulla fiancata urlava al megafono per avvisare e fendere così la grande folla di biciclette che transitava come un fiume il piena vicino al marciapiede. Il fiume di biciclette non c'è più al suo posto ora c'è un fiume di auto.


L' energumeno al sito del canottaggio. Vestito e dipinto in viso di rosso e giallo, arringa al tifo gli spettatori cinesi. Al punto di massimo invasamento molto poco sportivo, la security gli si è avvicinata riprendendolo con severità e fermezza. Non sono mai stata né mi interessa vedere una curva calcistica ma me la figuro popolata da invasati come quel tale!. Pechino 1985 arrivano gli Wham in concerto:Tantissimi I Cinesi venuti a vederlo, a gustare questo assoluto primo pezzo di Occidente. Tutti noi stranieri siamo lì a ballare scatenati. I Cinesi seduti ed immobili fino al termine del concerto, siamo usciti e loro ancora in silenzio. Sono passati 25 anni.


Un momento di riposo a casa..vediamo un po' che trasmette la tele...sollevamento pesi femminili, noh!

Rientro a casa la sera.. momento di relax. Vediamo un po'cosa trasmette la tele.. ping pong. Noh!

Pausa la mattina prima di uscire. Vediamo un po' cosa trasmette la tele..badminton. Noh! E per forza che non li ho seguiti I risultati .


La passeggiata serale attorno al canale a nord della Città Proibita, costeggiando il parco Beihai e la nuova ma sempre vecchia residenza mandarinale della dirigenza cinese. Una poliziotta sorridente mi dice che lì non si può fotografare spiegandomi che il panorama della dagoba bianca di Beihai è più interessante. Fantastica ( il suo suggerimento non la dagoba)!

Gente seduta la sera lungo il canale, famigliole a godersi il fresco guardando I padiglioni delle mura esterne della Città Proibita illuminati; fotografi amatori con cavalletti e potenti zoom, fidanzati, coppie, anziani. Tanta pace e serenità. Un'altra Pechino meno Olimpica. Mi accorgo che una parte di vicoli a sud della strada che congiunge Xidan con Dongdan sono stati abbattuti, verranno grattacieli e luccichio anche lì? Speriamo considerino dimensioni più umane per questa vecchia Pechino che dovrebbe restare per loro e non solo per I turisti.


Olympic Green Park i bagni chimici incredibilmente sempre pulitissimi. L'autobotte per lo svuotamento passa molto frequentemente. Mi ricorda un tempo I tricicli con la piccola botte di gomma il cui laido tremolio lasciava intendere lo schifoso contenuto. Ciclisti in canotte dai rutilanti colori fucsia o blu elettrico le conducevano pedalando lungo gli hutong la mattina e la sera per svuotare I tanti bagni lungo I vicoli, lasciando dietro di sè un caldo insopportabile fetore. Ho sempre pensato che fosse un lavoro disgustoso ma certo estremamente necessario.

Dentro al Nido, proprio sotto di me scatta la finale dei 100 h femminile.L'americana Lolo Jones perde l'appoggio sul penultimo ostacolo. Era prima, non prende nemmeno una medaglia. Cosa passa nella testa in questi momenti?



Il nuovo Teatro Nazionale dell'Opera: Niaodan ovvero l'uovo ( perché se c'è un Nido ci deve essere pure l'Uovo). Sotto la pioggia tutto è grigio ma suggestivo.

La corsa in taxi passando davanti ad East Lake. la mia vecchia casa. Mi sovviene l'incidente "con caratteristiche cinesi" all'uscita del complesso dove abitavo; io guido una Beijing jeep, lo sventurato pedala un triciclo da trasporto. Innesto la prima e mi avvio verso il senso unico traversando piano la ciclabile, lui sbuca all'improvviso contromano da dietro la siepe..tochh contatto, la ruota del triciclo si piega ed il carico sbilanciato fa il resto. In un attimo è tutto finito. Sull'asfalto resta il contenuto di 14 casse di uova fresche.


La ricarica telefonica China Mobile che ho comprato all'edicola vicino allo zoo perché avevo terminato il credito: debbo capire come attivarla! Incredibile adesso a Pechino ci sono le edicole, chioschetti tondi, strapiene di riviste anche internazionali, nella loro versione in cinese: harper bazar, riviste di viaggi, di cucina, biglietti della lotteria. Però sotto, nella metro, in certi angoli nascosti dietro qualche colonna c'è ancora la signora seduta su uno sgabello col suo fascio di quotidiani nelle edizioni pomeridiane e serali. Passa il treno scarica una folla, qualcuno ha fretta, allunga una mano e se ne va con quei due fogli zeppi di caratteri che sono l'edizione serale.


Tra le complesse architravi del Nido si diffonde un suggestiva luce rossa mentre di fronte, le bolle del watercube cambiano continuamente tono variando dal blu al violetto. L'alta torre delle telecomunicazioni alterna in sequenza tutta la gamma dei colori. In mezzo si rovescia la folla, la festa umana degli spettatori, delle bandiere, dei costumi. Alta ad ovest a presidio di questa estesa area colorata, la testa del dragone del Pangu Plaza guarda con occhio benevolo a questa stirpe di drago.


Il calzino corto velato nero su sandalini aperti bianchi che indossa la sig.ra Y.. della Beijing S. U., lei proprio come vent'anni anni fa! Allora andava tanto il tacco alto nei sandali anche per gli uomini accompagnato da occhiale da sole sul quale era d'obbligo mantenere l'etichetta adesiva. Il tacco era rinforzato da una placca di metallo che ne evitava il precoce consumo ma provocava un atroce rumore! E negli uomini questa fantastica visione sbucava prepotente da un calzone a campana, rigorosamente avvolto all'insù, che lasciava intravedere I radi peli isolati del polpaccio. Ora attorno a me ho una folla che cura il proprio aspetto sia nel fisico che nel vestire, educata, anche raffinata. Quando salgo in metro quantunque piena non provo il disagio che avverto sul treno per pendolari che mi vede giornalmente salire in Italia.


Gli anziani cinesi in canotta bianca seduti sugli sgabelli che giocano a dama, attorno il solito capannello di sfaccendati a guardare. Adesso come un tempo questa è la vita dei vicoli. Fa da sfondo a questa bisca rurale la biancheria appesa un poco ovunque, lingerie assolutamente no sexy. Mi chiedo come mai persone così minutine e magre mostrino di indossare sempre mutande ciclopiche,yao shufule!(vogliamo essere comodi). Seduti, muovono con naturale abitudine il ventaglio osservandomi. A me sembra che nella loro vita non si siano mai mossi da lì.


Dentro al Nido. Lì davanti a me quasi a toccarla la pista rossa: sono in 9a fila. Notte magica stanotte con la finale dei 100 m maschili. Due gambe sparate a saetta bruciano come un proiettile I 100 m più veloci della storia, lì davanti a me! Esplode il delirio di 90.000, la pelle vibra sotto quel boato, in alto la torcia imperturbabile a quello che ha visto continua a bruciare.


Viaggia con noi

Iscriviti gratuitamente. Conosci i tuoi compagni di viaggio prima della partenza.

Viaggia con noi in tutto il mondo.