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Martedì, 12 Maggio 2009

Aboriginalmente

Annoto su una moleskine nera i miei appunti di viaggio, e mi illudo di poter descrivere un viaggio come fecero Sepulveda e Chatwin.

Concorso Storie Vagabonde

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Vagabondo0


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Annoto su una moleskine nera i miei appunti di viaggio, e mi illudo di poter descrivere un viaggio come fecero Sepulveda e Chatwin. Mi distolgo dal sopore, apro gli occhi all'aeroporto di Brisbane in attesa di un volo, e Puff! Una visione chiara e lampante mi inonda! Quanti di noi hanno amato un uomo o una donna che non fosse il nostro agli occhi di tutti? Quando un aborigeno ama qualcuno nuovamente e questa persona non e' il suo partner, allora lo si invita ufficialmente alla comunità e si dichiara pubblicamente l'amore conteso!Viene indetta una lotta e le due donne si picchiano con bastoni di legno fino a che la più prepotente vince l'amato bene!

Nel mondo occidentale questo non avviene, perché? Perché forse siamo troppo ipocriti, e ci tradiamo a vicenda, ovvio!

Nessuno ufficializza nulla, ma tutti sembrano star bene nel non sapere!

Da qui, il mio racconto di viaggio nella terra australe, un mondo incredibile, come incredibili sono ai miei occhi queste persone che hanno vissuto in totale armonia in questa natura meravigliosa, e sono riusciti a sopravvivere in una terra spesso ostile per millenni prima di noi con molta più saggezza !

Aboriginalmente parlando, è Claretta Orlando, poetessa romana, che ha ispirato queste mie linee di inchiostro, scrivendo "..La bontà della cultura aborigena consiste nella semplicità di vita, nel sapere guardare il creato con occhi perennemente stupiti, così da non avere tempo per perdersi in contese guerriere portatrici di squilibri e violenze.." Su un Volo della Quantas da BRISBANE ad ALICE SPRINGS, arrivo all'ora di pranzo. Sono i primi giorni di febbraio di questo pazzo 2009 ..e respiro solo mosche ! Ci credete? Credeteci! Procuratevi un cappello con retina per il viso ( che troverete ovunque nella cittadina di Alice) al prezzo di 8 AUD e indossatelo immediatamente, perché le mosche vi faranno morire dall'alba al tramonto di ogni giorno trascorso nel deserto australiano! E con la retina la vita e' decisamente più carismatica! Alice Springs e' una città paragonabile , come sensazioni sulla pelle, a Real de Catorce in Mexico.

Proprio come fosse un pueblo fantasma, qui vivono pochissime anime, e suscita un fascino estremamente dolce sul turista di passaggio!L'afa ti percorre l'anima, ed attendendo il giorno seguente per visitare il deserto, come la maggior parte dei backpackers, passeggi per il paesino fino a sera, tra una bottiglia d'acqua che e' già calda da ore, e gli aborigeni ..isolati dalle comunità di origine perché considerati alcolizzati. Li osservi stesi nei parchi della Todd's Street mentre l'aria secca ti inturgidisce le labbra.

Camminando dall'ostello Toddy in cerca di acqua fresca o di una birra

(attenzione! Qui registrano il numero del passaporto nei Bottle Shop anche solo per comprare una birra!) tento di immaginare il deserto che vivrò il giorno seguente, durante il tour . Sovviene alla mia mente il racconto letto prima di partire sugli Aborigeni e mi rammarico di non poter andare a Katherine. Una cittadina da film western, a mezza strada tra Darwin e Alice Springs, sulla Stuart Highway, l'arteria che taglia in due l'Australia da nord a sud.Due grosse comunità di aborigeni confinati in casette verdi, sparse tra gli eucalipti del bush. Le casette di Kalano e Waipini agli aborigeni le passa gratuitamente il Governo Federale Australiano. Ma in casa loro gli aborigeni ci stanno poco. Preferiscono dormire all'aperto, sui materassi tolti dai letti e posati sui prati. Se non hanno un lavoro qualsiasi e si limitano a prendere ogni mese il sussidio che Canberra passa loro, durante il giorno se ne stanno accoccolati per strada, sotto ogni acacia che faccia un po' d'ombra. Ecco, si presume che tu sappia gia' che questa è la vita piuttosto triste di una gran parte di quel popolo che da sessantamila anni calca la terra australiana. E ne è il legittimo proprietario. Possessori di deserti e città, canyons e parchi, gli aborigeni rimasti ad oggi sono soltanto 300.000. Furono sterminati!



A Fraser Island, da un dirupo dalla vista mozzafiato sull'oceano (Indian Heads) gli inglesi obbligarono centinaia di aborigeni a buttarsi in mare, una sorta di auto immolazione indu', assurda e struggente!

Questa gente semplice spesso incapace di leggere e scrivere, è riuscita tuttavia a sopravvivere. Vive ancor oggi secondo le sue leggi naturali ed ha acquistato una serie non indifferente di diritti, primi fra tutti il diritto alla cittadinanza e a vedere riconosciuta la proprietà terriera. Oggi in Australia per costruire una strada o un ponte, una fattoria o una stazione, si devono fare infinite ricerche per non calpestare le VIE DEI CANTI, i tracciati intoccabili secondo le credenze aborigene (vedi "le vie dei Canti" di B. Chatwin).

Il simbolo per eccellenza dell'Australia è Uluru. Questo misterioso Monolito di sabbia, situato a Sud-Ovest di Alice Springs, non è una roccia, ma la punta di un conglomerato di sassolini, fondo di ciò che fu un lago interno circa 600 milioni di anni fa. Per gli aborigeni, la Roccia è il "Luogo Sacro dei Sogni", e tutto intorno si trovano pitture rupestri. Io vi consiglio di girarci attorno lungo il percorso di circa 7 Klm, ed ascoltare i racconti del MALAPUTA, che non e' una donna di facili costumi! E' una storia del dreamtime aborigeno sul piccolo wallaby! C'e' anche una sorta di caverna dove le donne incinte venivano a partorire, direi un luogo davvero magico! A poca distanza ai confini del Parco di Uluru si trovano i Monti Olgas o Kata Tjuta, spettacolari formazioni rocciose dalla strana e caratteristica forma collinare e rotonda con 36 teste diverse e assolutamente uniche!



Io ho optato per un tour organizzato con guida di Tre giorni e due notti molto alternativo! Dormire col sacco a pelo sotto un tetto di stelle spettacolari, e' qualcosa che rimane impresso dentro, e la via lattea disegna ancora adesso ogni giorno, linee di opale immaginario.. sul mio viso! Te ne stai li in silenzio ascoltando i dingo's selvatici che ululano, e sopra di te un velluto blu costellato di bagliori e di luna. E poi da qui si puo' vedere la Southern cross , la croce del sud! Non sai più quale sia il significato della parola stress e il tuo essere e' assolutamente appagato, così come le tue pupille che diventano rosse come la terra del red centre!

Il Kata Tjuta e' visitabile durante la mattinata e prima delle 11, ed

io ho percorso il "path" più lungo e intenso del complesso dei monti e vi assicuro che sognavo già al kilometro 4......un elicottero a forma di nuvola ! Il ritorno dal deserto alla civiltà e' gradevole per le comodità ma risulta stranamente insopportabile in quanto a sensazioni idilliache e sentimenti che si perderanno nella memoria !

Da Uluru si può volare a Sydney o a Perth dall'aeroporto di Ayers Rock, senza dover tornare ad Alice Springs, e lo consiglio vivamente!




Il mio viaggio ha avuto un seguito ad Adelaide , alla Barossa Valley (stupenda!) , a Cangaroo Island, e ogni notte sognavo quelle stelle e quel fuoco acceso nel deserto, già lontani !Un mese e' davvero un tempo incredibilmente piccolo e fragile per visitare un paese cosi straordinario! Rimane vivo in me piu' di ogni altra cosa,il sentimento ovattato della terra rossa respirata ad Alice e di questa gente magnificamente antica! Seduta su un muretto ad osservarli, gioivo di quelle rughe, di quei solchi sulla fronte di chi lotta senza armi da millenni per i propri sogni. Se ne stavano li fermi, come se il tempo fosse passato a priori dentro ai loro occhi, non concedendo doni dal cielo. Come se il rosso della terra arida suonasse nel vento le loro canzoni, la loro storia, fatta di didgeridoo e simbiosi con la natura. Il desiderio di sondare le leggende tramandate oralmente del tempo del Sogno,è divorante. Chissà, dopo il mio prossimo viaggio, o forse nella mia prossima vita dopo essere rinata nell'outback con gli occhi neri e i capelli gialli di sole e di bush!


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