Ruta Guatemala, un'idea speciale
14 Giorni - 13 Notti

2 Novembre 2010

Viaggio passato

Ruta Guatemala, un'idea speciale - 2 Novembre

Viaggio Passato: 02 November 2010

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

2 Novembre 2010    14 Giorni - 13 Notti

A richiesta di 2 vagabondi apriamo una data fuori stagione per Ruta Guatemala.

Ecco il programma

Giorno 1 - martedì 2 novembre - Antigua - Biotopo del Quetzal -
Semuc Champey - Coban

Si parte da Antigua con il pulmino di Ruta Guatemala. Viaggiamo verso nord,
inoltrandoci nella foresta tropicale.
Arriviamo al Biotopo del Quetzal, dove speriamo di avvistare il celebre
uccelletto Quetzal, tanto caro sia ai guatemaltechi antichi (ovvero la
popolazione maya) che agli odierni (che hanno addirittura scelto il suo nome
per la loro moneta). Grazie all'esperienza di Walter come avvistatore speriamo
proprio di vederlo, come di incrociare gli altri animali che popolano questa
foresta pluviale: bradipi, pizotes, scimmie, pappagalli, tucani e altri uccelli
(sono 87 le specie di volatili che si possono ammirare in questo parco!). La
riserva è anche famosa per le sue piante aeree e per le felci.
Nel pomeriggio continuiamo per le meravigliose cascate di Semuc Champei, con i
suoi freschi laghetti dove facciamo un bel bagno più tuffi.
Poi ce ne andiamo a Coban, dove si dorme.

Giorno 2 - mer - Coban - Laguna de Lachua
Coban è una graziosa cittadina situata a 1320 metri di
altitudine. E' famosa per il suo Vivero Verapaz, un giardino pieno zeppo di
coloratissime rare orchidee. Lo visitiamo e poi proseguiamo per la laguna de
Lachua. E' un lago fuori dalle rotte turistiche, immerso in una rigogliosa
natura. Prima di partire compriamo del cibo per la cena e la colazione del
giorno dopo. Qui non ci sono ristoranti!
Arrivati nei pressi del lago lasciamo il pulmino e lì il grosso dei bagagli.
Partiremo a piedi con uno zainetto con il minimo indispensabile. In un'ora e
mezza di cammino (non impegnativo) raggiungiamo il lago. L'alloggio è spartano
ma il posto è davvero fantastico. Si dorme in capanne di paglia o in tende da campeggio.
Il bagno è in comune. Si cucina tutti insieme facendo un fuoco.
 
Giorno 3 - gio - Laguna de Lachua - Ceibal - Flores

Ci rimettiamo in marcia per tornare al nostro pulmino, e alla civiltà.
Ripartiamo e dopo qualche ora di strada di nuovo abbandoniamo il nostro mezzo
per… una barca. In due ore di lancia risaliamo il rio de la Pasion, che scorre in mezzo
alla jungla, ed arriviamo al sito archeologico di Ceibal. Qui vi sentirete
degli Indiana Jones: stele di pietra e piramidi fanno capolino da una
fittissima vegetazione. Un sito tutto da scoprire. Torniamo in barca e
ripartiamo con il nostro pulmino. Dopo tre giorni nella natura arriviamo nella
caotica Flores, dove dormiamo.
 
Giorno 4 - ven - Flores - Tikal - Flores
Sveglia prima dell'alba per arrivare a Tikal prima dei torpedoni di turisti.
Per fortuna il sito archeologico è grande e la massa di visitatori si disperde
per la jungla. Non vi stiamo a descrivere la magnificenza del sito archeologico
di Tikal, perché ci sarebbe davvero troppo da dire. Sappiate solo che è una
meraviglia unica al Mondo! La nostra guida ci porterà su e giù per le piramidi
più nascoste. Se sentite urlare tra gli alberi potrebbe essere un gruppo di
giapponesi oppure un gruppo di scimmie urlatrici, chissà. Attenzione anche ai
pizotes che vi rubano la merenda!
Si torna a Flores, per una bella cena di metà viaggio.

Giorno 5 - sab - Flores - Belize city - MARE
La prima parte di Ruta Guatemala è finita.
Nei prossimi 3 giorni il pulmino aspetta qui a Flores. Per chi ha voglia di
mare consigliamo di trascorrere 3 giorni sugli splendidi isolotti beliziani.
Quella del Belize è la seconda barriera corallina del mondo. Nello spirito di
Ruta Guatemala vi consigliamo cayo Caulker, isolotto giovane e simpatico. Se lo
volete vi prenotiamo la corriera per Belize city (il biglietto lo pagate
direttamente in biglietteria). Il bus vi porterà a 500 metri dal porto di
Belize city, da dove partono le barche pubbliche che in un'ora vi scaricano su
cayo Caulker o cayo San Pedro. Lì è molto semplice trovare da dormire (tanti
gli alberghetti, anche per chi non ha prenotato) e da mangiare (ristorantini
sulla spiaggia).

Chi non va al mare può organizzare da solo o con noi un'alternativa
archeologica oppure un piccolo trekking.
 
Giorno 6 - dom - MARE o altro
 
Giorno 7 - lun - MARE o altro

 
Giorno 8 - mar - MARE (o altro) - Flores - Finca Ixobel
Giornata di trasferimento per chi torna dal Belize e per chi arriva da altre
parti del Guatemala. L'appuntamento è nel primo pomeriggio (ore 15:00) a
Flores. Scesi dalla vostra corriera ritroverete… il mitico pulmino di Ruta
Guatemala!
Vi portiamo a dormire alla Finca Ixobel, in un simpaticissimo lodge immerso
nella natura.
 
Giorno 9 - mer - Finca Ixobel - Rio Dulce - Livingston
Partiamo verso sud, attraversando chilometri e chilometri di piantagioni di
banane. Poi la vegetazione si infittisce e arriviamo a Rio Dulce, dove lasciamo
il pulmino e ci imbarchiamo su una lancia che ci fa scendere il grande fiume.
Un bagno nelle sorgenti calde e poi via, tra muri di alberi che si chiudono
sulla nostra testa, in questo piccolo ecosistema che ricorda la foresta
amazzonica. Possibili avvistamenti di caimani, bradipi, tucani e altri animali
di cui ignoravate l'esistenza. Alla fine approdiamo su Livingston, un'isoletta
stretta tra il delta del fiume e il mar dei Caraibi. Qui dormiamo una notte,
approfittando della vita notturna che è sempre varia e simpatica (la
popolazione, interamente di origine caraibico-giamaicana, si diverte
parecchio).

giorno 10 - gio - Livingston - Rio Dulce - Quiriguà - Copan
In barca torniamo a Rio Dulce, risaliamo sul pulmetto e in un paio d'ora di
strada siamo al sito archeologico di Quiriguà, dove possiamo ammirare splendide
stele scolpite. Un altro paio d'ore e siamo in Honduras. Nessun problema per il
passaggio della frontiera. Andiamo a Copan, dove si dorme.
 
Giorno 11 - ven - Copan - Antigua
La mattina si visita il bellissimo sito di Copan, che contiene alcune delle
opere di scultura più famose ed importanti del periodo classico maya. È
probabilmente il sito più noto dell'Honduras ed è stato proclamato patrimonio
dell'umanità dall'UNESCO. Copan è un sito enorme ma poco fin'ora è stato
strappato alla giungla. Gli archeologi stanno ancora scavando sotto le costruzioni.
Nel pomeriggio si torna in Guatemala e si va a dormire ad Antigua.
 
Giorno 12  - Antigua - Panajachel - gita in barca sul lago
Atitlan.

Da Antigua partiamo in direzione ovest e arriviamo in vista del mirabile lago
Atitlan, protetto dei suoi due vulcani. Lasciamo i bagagli in un alberghetto
dove dormiremo due notti e ce ne andiamo a fare una bella gita di tutta la
giornata in barca. Facciamo tappa in 3 dei paesini che costeggiano il lago.
Sono dei pueblos davvero interessanti, perché popolati da indios che tuttora
mantengono le loro tradizioni. Le donne qui indossano gli huipiles
tradizionali, ricamati con stormi d'uccelli in volo. In particolare Santiago
Atitlan è famoso per Maximon, uno strano idolo, un incrocio tra un dio maya e
il san Simon cristiano. La sua statua è di legno, ha gli occhiali scuri, la
cravatta e il doppiopetto e due cappelli in testa. Ogni anno, a Pasqua, lascia
la famiglia che lo ospita e passa ad una nuova, che appronta per lui una stanza
cerimoniale ed un'orchestra perpetua. I pellegrini sfilano chiedendo favori e
miracoli in cambio di offerte di candele, birra, sigarette e rum. L'idolo
ligneo Maximon, placido, osserva questa umanità in trasformazione. Il fumo del
suo sigaro sale al cielo mescolandosi alle esalazioni dei vulcani che
minacciano e proteggono questa terra.
Si torna a dormire a Panajachel.
 
Giorno 13 - domenica - Panajachel - Chichicastenango - Antigua
La mattina non ci perdiamo la visita al famosissimo mercado indio di
Chichicastenango, dove vagabondi e vagabonde riempiranno la loro borse di
oggetti fantastici. Nel pomeriggio si torna a Panajachel. Un po' di relax, un
aperitivo di fronte al lago.
Si va a dormire ad Antigua

Giorno 14 - lunedì 15 novembre - Antigua - vulcano Pacaya - Antigua
In due ore, arriviamo alle pendici del vulcano Pacaya. Via, in
marcia!  Ci si mette due ore a salire. Si può fare benissimo con le
scarpe da ginnastica ma calcolate che si cammina per l'ultima ora
affondando i piedi nella sabbia nera. Niente Superga bianche (a meno che
non vogliete poi buttarle). Si arriva sul cratere. Se il vulcano non è
in eruzione ci si può sporgere (ma bisogna proteggersi la bocca e il
naso dai fumi), se il vulcano sta eruttando si rimane a distanza e ci si
porta le bistecche da cuocere sui rivoli di lava in raffreddamento,
come abbiamo fatto l'anno scorso. I panini con bistecca migliori del
mondo!
Un brindisi sulla sommità del vulcano e poi si scende. Si
torna a dormire ad Antigua. Per alcuni la Ruta Guatemala è finita, ma il
pulmino continua a girare…

 

La quota di questa Ruta Guatemala (minimo 4 persone) è di
1250 USD(dollari, non euro!) a persona.
Ovviamente
chi fa meno giorni paga di meno (richiedere le quote).

Nella quota sono inclusi il trasporto, gli
alberghetti (camera con bagno privato, salvo dove diversamente
specificato), i biglietti di ingresso e le guide ai siti archeologici,
le barche, le escursioni e l'assistenza di Walter e sus companeros.
I
pasti non sono inclusi. Potete mangiare dove volete, da soli o con il
gruppo. Tanto lo sappiamo che poi finisce sempre così: tutti seguono
Walter e si creano delle allegrissime tavolate nei comedores locali,
dove si mangia bene e si spende poco.
Attenzione: non sono inclusi i giorni in Belize! Se volete possiamo però prenotarvi bus e albergo.

Non sono inclusi, ovviamente, i voli dall'Italia.

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