Guatemala e Belize
20 Giorni - 19 Notti

5 Marzo 2010

Viaggio passato

Guatemala e Belize - 5 Marzo

Viaggio Passato: 05 March 2010

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

5 Marzo 2010    20 Giorni - 19 Notti

Questo è un gruppo con bambini a seguito. Parteciperanno Francesco, 11 anni, e i figli di Walter, suoi coetanei.

Ma... attenzione: i partecipanti non hanno voluto assolutamente l'itinerario più soft, che noi generalmente proponiamo ai gruppi con i bambini, ma quello normale, che è intenso e avventuroso. Una scelta che noi di Vagabondo condividiamo appieno (il piccolo Francesco è fortunato ad avere una mamma così!) ma...

AVVISIAMO LE FAMIGLIE CHE VOGLIONO ISCRIVERSI A QUESTO VIAGGIO: le ore di pulmino sono tante, le strade nel nord del Guatemala (zona di Laguna de Lachua) sono sterrate. I bambini che si iscrivono devono essere abituati a viaggiare.

E' richiesto, sia agli adulti che ai bambini, un buono spirito di adattamento.

Per ogni dubbio telefonate a Sarita (333 2675541).

In compenso il viaggio è davvero bellissimo.

[view:viaggi_tabella_date==Guatemala e Belize]

Forum del viaggio

Per poter commentare o dialogare con i partecipanti al viaggio è necessario accedere o registrarsi al sito.

Piano voli Iberia (da Roma, ma a richiesta si può partire anche da altri aeroporti italiani)

1 IB3609N 05MAR 5 FCOMAD*HK5  0800  1025  /DCIB*4GHGMJ /E      
2 IB6347N 05MAR 5 MADGUA*HK5  1205  1635  /DCIB*4GHGMJ /E      

6 IB6348V 23MAR 2 GUAMAD*HK5  1800  1425   24MAR 3        /DCIB*4GHGMJ /E
7 IB3678V 24MAR 3 MADFCO*HK5  1610  1830  /DCIB*4GHGMJ /E  

 

Programma


Giorno 1 - 5 marzo - venerdì - Italia - Guatemala
Si parte la
mattina molto presto dall'Italia attraversando in volo l'Atlantico. In
serata arrivo a città del Guatemala. Lì Walter o sus companeros ci
vengono a prendere con un pulmino e ci portano ad Antigua Guatemala, ad
un'ora di strada, l'antica bellissima capitale del paese. Pernottamento
ad Antigua.

Giorno 2 - Antigua - Salto de Chilasco - Biotopo del Quetzal
Ci
svegliamo ad Antigua Guatemala, un giretto per la città e poi partiamo con il nostro pulmino. Viaggiamo verso nord,
inoltrandoci nella foresta tropicale. Ci fermiamo a camminare nel parco del Salto de Chilasco, una impressionante cascata alta 130 metri in mezzo alla jungla. Dicono sia la cascata più alta di tutto il centro America. Per arrivarci c'è da fare un piccolo trekking, 3 ore circa di camminata andata e ritorno durante i quali speriamo si
incrociare gli  animali che popolano questa foresta pluviale:
bradipi, pizotes, scimmie, pappagalli, tucani e altri uccelli (sono 87
le specie di volatili che si possono ammirare in questo parco!). La
riserva è anche famosa per le sue piante aeree e per le felci. Poi andiamo a dormire al Biotopo del Quetzal, dove speriamo di avvistare il celebre uccelletto Quetzal (si vede
all’alba o al tramonto), tanto caro sia ai guatemaltechi antichi
(ovvero la popolazione maya) che agli odierni (che hanno addirittura
scelto il suo nome per la loro moneta). Grazie all'esperienza di Walter
sus companeros come avvistatori speriamo proprio di vederlo.

Giorno 3 - Biotopo del Quetzal - Semuc Champey - Coban
Se
ieri sera non siamo riusciti a vedere il Quetzal abbiamo un’altra
possibilità. All’alba si posa sugli alberi della posada dove dormiamo.
Ricordate che chi dorme non piglia pesci… o quetzales!
Poi partiamo
per le meravigliose cascate di Semuc Champei, con i suoi freschi
laghetti dove facciamo un bel bagno più tuffi. Poi ce ne andiamo a
Coban, dove si dorme.

Giorno 4 - Coban - Laguna de Lachua
Coban
è situata a 1320 metri di altitudine. E' famosa per il suo Vivero
Verapaz, un giardino pieno zeppo di coloratissime rare orchidee. Lo
visitiamo e poi proseguiamo per la laguna de Lachua. E' un lago fuori
dalle rotte turistiche, immerso in una rigogliosa natura. Prima di
partire compriamo del cibo per la cena e la colazione del giorno dopo.
Qui non ci sono ristoranti!
Arrivati nei pressi del lago lasciamo il
pulmino e lì il grosso dei bagagli. Partiremo a piedi con uno zainetto
con il minimo indispensabile. In un'ora e mezza di cammino (non
impegnativo) raggiungiamo il lago. L'alloggio è spartano ma il posto è
davvero fantastico. Si dorme in capanne di paglia. Il bagno è in
comune. Si cucina tutti insieme facendo un fuoco.
Qui al parco di
Laguna de Lachua i turisti sono ridotti al minimo. Se siete fortunati
sarete solo voi con le guardie del parco. E’ uno di quei parchi ancora
non scoperti dal turismo perciò sbrigatevi ad andare. E se le regole
del parco vi sembrano troppo rigide (non si può fumare, la sera non si
deve far rumore, i bagni ecologici provocano stitichezza) pensate che
questo è uno dei pochissimi posti del Centro America dove vive ancora
il giaguaro e dove aria e acqua sono pulite al 100%. Se non ci credete
nuotate nel lago, in quest’acqua calda e trasparente, e guardatevi
intorno.


Giorno 5 - 9 marzo - Laguna de Lachua
Un'intera giornata nel parco della Laguna de Lachua. Per vivere la foresta e i suoi abitanti, ovvero 3 persone (i rangers) e infiniti animali.

Giorno 6 Laguna de Lachua- Ceibal - Flores
Ci
rimettiamo in marcia per tornare al nostro pulmino, e alla civiltà.
Ripartiamo e dopo qualche ora di strada di nuovo abbandoniamo il nostro
mezzo per… una barca. In due ore di lancia risaliamo il rio de la
Pasion, che scorre in mezzo alla jungla, ed arriviamo al sito
archeologico di Ceibal.
Ceibal non è frequentata dai turisti, che
non sopportano le sue zanzare (non malariche ma fameliche!). A noi
invece piace perché qui ci sentiamo degli Indiana Jones, ci sentiamo
come si è sentito il primo uomo che è arrivato da queste parti e ha
capito che sotto la jungla c’era una città: in mezzo ad una fittissima
vegetazione, tra le grida di invisibili animali (scimmie soprattutto)
appaiono come in sogno stele di pietra e piramidi.
Torniamo in barca
e ripartiamo con il nostro pulmino. Dopo tre giorni nella natura
arriviamo nella caotica Flores, dove dormiamo. Pernotto a Flores.

Giorno 7- Flores - Tikal – Flores
Sveglia
prima dell'alba per arrivare a Tikal prima dei torpedoni di turisti.
Per fortuna il sito archeologico è grande e la massa di visitatori si
disperde per la jungla. Non vi stiamo a descrivere la magnificenza del
sito archeologico di Tikal, perché ci sarebbe davvero troppo da dire.
Sappiate solo che è una meraviglia unica al Mondo! La nostra guida ci
porterà su e giù per le piramidi più nascoste. Se sentite urlare tra
gli alberi potrebbe essere un gruppo di giapponesi oppure un gruppo di
scimmie urlatrici, chissà. Attenzione anche ai pizotes che vi rubano la
merenda!
Nel primo pomeriggio si torna a Flores. Seconda notte a Flores.

Giorno 8 – 12 marzo - Flores - BELIZE CITY/ MARE
La
mattina si parte per il Belize. A causa della nuove norme il nostro
pulmino guatemalteco non può più passare la frontiera, quindi vi
affidiamo ad una compagnia privata che può farlo. Ci portano in minibus
da Flores fino al porto di Belize city, dove ci imbarcheremo su una
lancia che in un'ora ci porterà su cayo Caulker, uno degli splendidi
isolotti beliziani dove trascorremo 3 giorni fantastici. 3 pernotti in
Belize.

Giorno 9/10- 13/14 marzo - CAYO CAULKER e attività di mare.
Quella del Belize è la seconda barriera corallina del mondo.
Cayo
Caulker è un isolotto giovane e informale, non ci sono auto. La vita è
tranquilla e non ci sono pericoli (a differenza di Belize city che è
una città molto pericolosa). Si gira a piedi (anche scalzi), in
bicicletta o in golf car. Purtroppo non c’è spiaggia ma si può fare il
bagno dai pontili in un’acqua azzurra e piena di pesci. Dall’isola
partono giornalmente escursioni in barca per la barriera corallina, per
il parco marino di Hol Chan (dove se si è fortunati si può fare un
bagno assieme ai lamantini. Il gruppo di Aroundtheworld l’ha fatto!), per Shark
Ray (assicurato bel bagno tra squaletti e razze) e per vari atolli
spiaggiosi. Chi fa diving può scendere al celeberrimo Blue Hole.
A
Caulker potrete mangiare in vari ristorantini sulla spiaggia. Se siete
in stagione una bella aragosta non ve la toglie nessuno. Una volta il
Belize era caro, ora con il dollaro basso è diventato molto economico.
Una cena a base di aragosta con più portate e birre la pagate 20 euro,
se mangiate pesce normale o carne molto molto meno.
La notte un paio
di localini molto caraibici animano le feste. L’I&I con il suo
reggae, i suoi mojitos e le sue altalene è quello che preferiamo.

Giorno 11 - 15 marzo - Cayo Caulker - Belize city - Finca Ixobel
Riprendiamo
la lancia la mattina e torniamo sulla terraferma. Al porto la compagnia
di trasporti ci carica su un minibus e ci riporta in Guatemala, dove ci
aspettano Walter o sus companeros con il pulmino. Vi portiamo a dormire
alla Finca Ixobel, un tipico agriturismo guatemalteco in mezzo alla
natura. Con il temine “finca” si intende una fattoria, una azienda
agricola. Qui assaporerete una parte importante della vita rurale
centroamericana, con i suoi tempi e i suoi orari scanditi dalla natura.
Finca Ixobel è in campagna, a 600 metri di altitudine, ai piedi delle
montagne. Il fiume e la jungla tutto intorno creano un paesaggio
idilliaco. Si dorme in casette di legno, con o senza bagno privato,
tutte molto carine, dotate di amaca e di candele per chi si è stufato
della solita corrente elettrica (che comunque è presente). Si mangia
tutti insieme nell’area ristoro, dove le donne della finca preparano un
sacco di buon cibo a prezzi davvero contenuti. E’ un posto dove
socializzare con altri viaggiatori, che in genere sono ragazzi
guatemaltechi e nord europei (pochissimi gli italiani, praticamente ci
sono solo i Vagabondi).

giorno 12 - Finca Ixobel - Rio Dulce - Livingston
Partiamo
verso sud, attraversando chilometri e chilometri di piantagioni di
banane. Poi la vegetazione si infittisce e arriviamo a Rio Dulce, dove
lasciamo il pulmino e ci imbarchiamo su una lancia che ci fa scendere
il grande fiume. Un bagno nelle sorgenti calde e poi via, tra muri di
alberi che si chiudono sulla nostra testa, in questo piccolo ecosistema
che ricorda la foresta amazzonica. Possibili avvistamenti di caimani,
bradipi, tucani e altri animali di cui ignoravate l'esistenza. Alla
fine approdiamo su Livingston, un'isoletta stretta tra il delta del
fiume e il mar dei Caraibi. Qui dormiamo una notte, approfittando della
vita notturna che è sempre varia e simpatica (la popolazione,
interamente di origine caraibico giamaicana, si diverte parecchio).

Giorno 13 Livingston - Rio Dulce - Quiriguà - Copan

Sveglia all’alba. In barca torniamo a Rio Dulce, risaliamo
sul pulmetto e in un paio d'ore di strada siamo al sito archeologico di
Quiriguà, dove possiamo ammirare splendide stele scolpite. Un altro
paio d'ore e siamo in Honduras. Nessun problema per il passaggio della
frontiera. Andiamo a Copan, dove si visita il bellissimo sito di Copan,
che contiene alcune delle opere di scultura più famose ed importanti
del periodo classico maya. È il sito più noto dell'Honduras ed è stato
proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Copan è un sito enorme
ma poco fin'ora è stato strappato alla giungla. Gli archeologi stanno
ancora scavando sotto le costruzioni. Si dorme nel vicino villaggio di
Copan Ruinas.

Giorno 14  - Copan - Antigua
La
mattina si torna in Guatemala e si torna ad Antigua. Tutto il
pomeriggio per visitare meglio questa splendida città, le sue chiese e
la sua gente.

Giorno 15 - 19 marzo - venerdì - Antigua - Monterrico
Partiamo
da Antigua verso sud, oceano Pacifico. Qui sorge il villaggio di pescatori di Monterrico, località dove si incontrano prettamente turisti guatemaltechi. Visita al
biotopo delle tartarughe marine, bagni, relax e, per i più avventurosi,
surf. E' possibile anche visitare un progetto di volontariato nei
dintorni, una piccola scuola i cui giovani studenti vi accoglieranno a
braccia aperta. Quando cala il sole facciamo un bel falò di fine viaggio in spiaggia. Notte a Monterrico.

Giorno 16 -
Monterrico - Antigua
Giornata
di spiaggia e relax in questo piccolo villaggio sul Pacifico.
Nel pomeriggio riprendiamo il pulmino e torniamo ad Antigua, dove si dorme.

Giorno 17  - 21 marzo - domenica - Antigua - Chichicastenango  - Panajachel
La
mattina non ci perdiamo la visita al famosissimo mercado indio di
Chichicastenango, dove vagabondi e vagabonde riempiranno la loro borse
di oggetti fantastici.

Rimontati sul pulmino arriviamo in vista del mirabile lago Atitlan, protetto dei suoi due vulcani. Dormiamo a Panajachel.

Giorno 18 - Panajachel - gita in barca sul lago Atitlan - Antigua
Oggi
ce ne andiamo a fare una bella gita di tutta la giornata in barca.
Facciamo tappa in 3 dei paesini che costeggiano il lago. Sono dei
pueblos davvero interessanti, perché popolati da indios che tuttora
mantengono le loro tradizioni. Le donne qui indossano gli huipiles
tradizionali, ricamati con stormi d'uccelli in volo. In particolare
Santiago Atitlan è famoso per Maximon, uno strano idolo, un incrocio
tra un dio maya e il san Simon cristiano. La sua statua è di legno, ha
gli occhiali scuri, la cravatta e il doppiopetto e due cappelli in
testa. Ogni anno, a Pasqua, lascia la famiglia che lo ospita e passa ad
una nuova, che appronta per lui una stanza cerimoniale ed un'orchestra
perpetua. I pellegrini sfilano chiedendo favori e miracoli in cambio di
offerte di candele, birra, sigarette e rum. L'idolo ligneo Maximon,
placido, osserva questa umanità in trasformazione. Il fumo del suo
sigaro sale al cielo mescolandosi alle esalazioni dei vulcani che
minacciano e proteggono questa terra. Nel pomeriggio si torna ad Antigua, dove si dorme.

Giorno 19 - 23 marzo - Antigua - vulcano Pacaya - aeroporto Città del Guatemala - Italia
La mattina partiamo presto. Arriviamo alle pendici del vulcano Pacaya. Lasciamo
il pulmino e via, in marcia! Ci si mette due ore a salire. Si può fare
benissimo con le scarpe da ginnastica ma calcolate che si cammina per
l'ultima ora affondando i piedi nella sabbia nera. Niente Superga
bianche (a meno che non vogliete poi buttarle). Si arriva sul cratere.
Se il vulcano non è in eruzione ci si può sporgere (ma bisogna
proteggersi la bocca e il naso dai fumi), se il vulcano sta eruttando
si rimane a distanza e ci si porta le bistecche da cuocere sui rivoli
di lava in raffreddamento, come abbiamo fatto l'anno scorso. I panini
con bistecca migliori del mondo! Un brindisi sulla sommità del vulcano
e poi si scende.
Ce ne andiamo quindi in aeroporto per il nostro volo, che parte alle 18.
 

Giorno 20 - 24 marzo
arrivo in Italia.

Gio 14/01/2010 - 14:28 Collegamento permanente

Quota adulti 2480 euro,
quota bambini sotto i 12 anni 1900 euro.

La quota comprende:
- Il volo internazionale e le tasse aeroportuali
- l trasporto in pulmino con autista/guida (Walter),
- tutti i pernottamenti (camera doppia o tripla con bagno privato, salvo dove diversamente specificato),
- i biglietti di ingresso a siti e monumenti
- le guide ai siti archeologici,
- le barche,
- le escursioni e l'assistenza di Walter e sus companeros.
- Assicurazione sanitaria e bagaglio.
 
Non comprende:
-
I pasti non sono inclusi. Si può mangiare dove si vuole, da soli o con
il gruppo. Tanto lo sappiamo che poi finisce sempre così: tutti seguono
Walter e si creano delle allegrissime tavolate nei comedores locali,
dove si mangia bene e si spende poco.
- la barca Belize city - Cayo Caulker e viceversa
- le tasse di passaggio alle frontiere
(Per tutte queste spese calcolate 15 euro al giorno).

Supplemento singola 15 euro per notte.

Gio 21/01/2010 - 10:43 Collegamento permanente

Ciao a tutti mi chiamo Manuel, ho 25 anni e sono di San Marino.

ho letto i report e partirei subito domani.

causa impegni di lavoro non so se partecipare per questa data (sempre che ci siano ancora posti) o a pasqua.

ci sono ancora posti per questa partenza????

 

 

Dom 07/02/2010 - 14:11 Collegamento permanente

Il gruppo è ora composto da 6 adulti (una coppia, 3 donne e un uomo) e un bambino.

Mer 17/02/2010 - 10:38 Collegamento permanente

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