Ladakh Wild Style
15 Giorni - 14 Notti
25 Settembre 2014
Viaggio passato
Ladakh Wild Style - 25 Settembre
Paesaggi mozzafiato, cieli cristallini, passi di montagna ad incredibili altitudini, monasteri buddisti e festival: eccoci in Ladakh, il Piccolo Tibet.
Viaggio Passato: 25 September 2014
Questo è il forum del viaggio Ladakh, il piccolo Tibet dal 25 settembre al 9 ottobre.
Accompagnato dalla Tour Leader Giulia dyante
Giulia è una trentenne siciliana di Enna, cresciuta con una smodata voglia di conoscere il mondo e tutti gli aspetti che contraddistinguono le diverse culture. Per questo fin dal liceo inizia a studiare lingue straniere e a viaggiare zaino spalla per l'Europa. All'università studia arte e archeologia dell’India e dell’Asia Centrale, si focalizza sul Sanscrito e sulle lingue antiche. Durante gli studi si reca spesso in India, Nepal e Tibet dove trascorre interi mesi per approfondire ciò che studia sui libri e per vivere a stretto contatto con la comunità. Impara a parlare l'hindi, il nepali e il tibetano, oltre all'inglese e francese che già parlava. Si specializza in lingue e tradizioni del tibet per preservare questo tesoro in estinzione.
Oggi amministra un’associazione culturale per la diffusione e la promozione delle arti e delle culture dell’Asia, collabora con il Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘G. Tucci’ di Roma e come Tour Leader vorrebbe condividere le proprie conoscenze con le belle persone e favorire lo scambio con gli altri per approfondire nuovi saperi.
Forum del viaggio
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ARTICOLO DI
dyante
Benvenutiiiiiii
Ciao vagabondi,
sono Giulia e vi accompagnerò in questo viaggio da sogno.
Conoscete l'emozione di trovarvi sul tetto del mondo? Avete mai visto montagne sconfinate che accarezzano il cielo? Paesaggi infiniti? Avete mai provato l'emozione di toccare le stelle?
sento già il suono dei cimbali e delle trombe dei monaci tibetani che ci invitano ad entrare nei monasteri. Recitano mantra e preghiere che provocano una forte vibrazione dentro di noi, proprio dal diaframma, e calmano la nostra mente.
E allora cosa aspettiamo voliamo in Ladakh sarà un'avventura indimenticabile!
ARTICOLO DI
dyante
L'arte che racconta
I monasteri buddhisti del Ladakh sono tutti adornati di pitture murali molto colorate sia all'interno, sia all'esterno. Al primo impatto possono sembrare immagini confusionarie, ma ognuna di esse possiede un livello iconologico molto sottile. Svelato il simbolismo tutto diventa più chiaro!
Questa immagine che spesso incontreremo racconta una delle vite precedenti del Buddha, dette Jataka E narra la storia dei Quattro fratelli armoniosi.
Il racconto dei “Quattro fratelli armoniosi” (tib. mthun pa spun bzhi) è collocato nella sezione del Vinaya (tib. ‘Dul ba, cioè “disciplina”) del kangyur (tib. bKa’ ‘gyur), il canone buddhista tibetano. Secondo la leggenda il Buddha Śakyamuni raccontò questa storia ai suoi discepoli per far loro comprendere l’importanza della cooperazione e dell’amicizia.
io questa storia voglio dedicarla a voi!
Una volta, tanto tempo fa, quattro animali - un elefante, un coniglio, una scimmia e una pernice - si ritrovarono in una foresta, e iniziarono a discutere su chi fosse il proprietario dell’albero sul quale si erano cibati.
L’elefante disse: “Questo albero è mio, l’ho visto prima io!”.
La scimmia rispose: “Elefante, vedi per caso dei frutti in cima all’albero?”. Alla risposta negativa dell’elefante, la scimmia continuò dicendo: “Non vedi dei frutti proprio perché li ho mangiati tutti io prima che tu arrivassi qui!”.
Allora il coniglio intervenne dicendo: “Io ho mangiato le foglie di questo albero quando era ancora un arbusto, prima che la scimmia ne mangiasse i frutti e che l’elefante lo vedesse!”.
Al che la pernice disse: “L’albero appartiene a me perché non sarebbe neanche nato se io non avessi piantato qui il suo seme! Sono stata io a farlo nascere prima che il coniglio ne mangiasse le foglie, che la scimmia si cibasse dei suoi frutti e che l’elefante lo vedesse!”.
L’elefante, la scimmia e il coniglio, quindi, compresero che senza la pernice l’albero non sarebbe mai nato e la nominarono loro fratello maggiore.
I quattro animali divennero amici e decisero di condividere l’albero in armonia, godendo dei suoi fiori profumati, delle sue foglie colorate e dei suoi frutti saporiti.
Iniziarono a lavorare insieme, l’uno sulla schiena dell’altro; da quel momento, vennero chiamati i “Quattro fratelli armoniosi” e divennero emblema di pace, armonia, cooperazione e amicizia per tutto il regno.
In questa bellissima allegoria l'elefante rappresenta il corpo, la scimmia la mente, il coniglio le emozioni e la pernice l'anima.
Tenete in mente questa immagine la ritroveremo al monastero di Hemis!
ARTICOLO DI
dyante
Andiamo ad appendere le bandierine tibetane!
Le famosissime bandiere tibetane sono dette Lung-Ta e letteralmente significa cavallo del vento. Sulle bandiere sono stampate preghiere e mantra e quando il vento le lambisce sparge le benedizioni che contengono verso tutti gli esseri, pertanto vengono affisse in luoghi ad alta quota. Le bandiere di preghiera invocano la compassione, l’armonia, la pace, la saggezza, forza e protezione contro i pericoli e gli ostacoli. Le forti correnti d’aria himalayane guidano le preghiere verso il cielo, trasportate dal Cavallo del Vento. Quando il bordo delle bandierine in cotone comincia sgualcirsi tutte le preghiere riportate al loro interno cominciano a realizzarsi. In ogni bandierina è appunto disegnato al suo centro un cavallo, il famoso Cavallo del Vento, dal quale deriva il nome in tibetano LUNG-TA. Il cavallo trasporta dei gioielli luccicanti sul dorso. I tre gioielli rappresentano Buddha, Dharma (l’insegnamento buddhista) e Sanga (la grande comunità buddhista), dando vita alla Trinità Buddhista.Le bandierine hanno cinque colori differenti che rappresentano i cinque elementi fondamentali, o le cinque dimensioni del Buddha; per questo motivo sono sempre raggruppate in multipli di cinque.Il Blu, il Cielo. Il Bianco, l’Acqua. Il Rosso, il Fuoco. Il Verde, l’Aria. Il Giallo, la Terra. Questi cinque colori vengono posizionati secondo la seguente sequenza: Giallo, Verde, Rosso, Bianco e Blu da sinistra a destra, o dal basso verso l’alto. Il Blu dovrebbe essere sempre l’ultimo colore in alto, perché rappresenta il Cielo, mentre il Giallo il primo in basso, proprio perché rappresenta la Terra. Questi cinque colori rappresentano anche le cinque direzioni, le cinque saggezze, i cinque Buddha meditativi e i cinque attributi mentali. Agli angoli di ogni bandiera vi sono le immagini di Garuda, del Drago, della Tigre e del Leone delle nevi: quattro animali sacri che simboleggiano saggezza, forza, intelligenza e coraggio. Attorno al cavallo, sono scritti mantra potenti e rituali dedicati alle diverse divinità. In essi si evoca ancora la saggezza, l’amore, la compassione e la forza. Essi proteggono dai pericoli e dalle energie negative. Aiutano a superare gli ostacoli, aumentare la prosperità, allungare la vita, promuovere la pace e l’armonia fra tutti gli esseri viventi.Si ritiene ancora che non appena il vento soffia sulla superficie delle bandiere, l’aria intorno diventa purificata e santificata. Tradizionalmente vengono esposte davanti a templi, nei luoghi sacri, agli incroci, sui ponti, sui tetti, sulle sommità delle montagne e in qualsiasi luogo all’aria aperta, dove le preghiere possano sventolare. Le bandierine col tempo si consumano a simboleggiare l’impermanenza e il decadimento della vita stessa, che si chiude e si riapre in un ciclo continuo. Il primo iscritto riceverà in regalo le bandierine da affiggere durante il viaggio! Cosa aspettate, iscrivetevi!
ARTICOLO DI
dyante
Non c'è Ladakh senza yak
ARTICOLO DI
dyante
Un viaggio avventuroso
Attraverso le valli dell'Himalaya e del Karakorum,
Tra meravigliosi paesaggi, incontaminati e villaggi remoti!
ARTICOLO DI
dyante
ཨོཾ་མ་ཎི་པ་དྨེ་ཧཱུཾ་
ཨོཾ་མ་ཎི་པ་དྨེ་ཧཱུཾ་ questa frase in lingua tibetana la vedremo di frequente durante il nostro cammino. Infatti le strade, i luoghi sacri, gli alberi sono pieni di pietre in cui possiamo vedere questa frase scolpita. Anche sulle rocce troviamo incise quelle sillabe e talvolta pietra su pietra si sollevano mura di pietre scolpite.
I pellegrini, i commercianti, i viaggiatori si prostrano quando le trovano ed eseguono la circoambulazione, perché quelle pietre li proteggeranno lungo il cammino da tutti i pericoli. Le pietre scolpite e le incisioni sulle rocce sono offerte votive dei fedeli buddhisti.
Cosa mai ci sarà scritto?
ཨོཾ་མ་ཎི་པ་དྨེ་ཧཱུཾ་ si legge Om Mani Padme Hum ed è il mantra del Buddha della compassione Avalokiteshvara! Il protettore di tutti gli esseri senzienti!
Questo mantra lo sentiremo spesso sussurrare ai ladakhi di tradizione buddhista, mentre sgranano il rosario o fanno girare le ruote di preghiera.
qual'è il significato di questa preghiera? Quali altri mantra troviamo incisi? E chi sono tutti quei personaggi e quei simboli dipinti sulle rocce?
Venite a scoprirlo!
ARTICOLO DI
dyante
Auguri Ganesh!
Dal 29 Agosto al 9 settembre si festeggia in India la nascita di Ganesh, il dio dalla testa elefantina, ben augurante e protettore degli hindu.
ARTICOLO DI
dyante
Nel piccolo Tibet dell'India
bellissimo questo reportage di national geographic!
https://www.nationalgeographic.it/fotografia/2013/07/07/foto/nel_piccolo_tibet_dell_india-1708940/1/