Giordania Classica
8 Giorni - 7 Notti

13 Marzo 2011

Viaggio passato

Giordania Classica - 13 Marzo

Viaggio Passato: 13 March 2011

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

13 Marzo 2011    8 Giorni - 7 Notti

Questo è il forum del viaggio di Gruppo Giordania dal 13 al 20 marzo 2011.

Viaggio già confermato (si è raggiunto il numero minimo)

Questo viaggio costa:
1280 euro a persona volo incluso per gruppi da 8 a 15 partecipanti
1480 euro a persona volo incluso per gruppi da 3 a 7 partecipanti

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Qui ci si può presentare ai vostri compagni di viaggio, richiedere informazioni e cercare compagni di stanza.

Forum del viaggio

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Programma

1° giorno – 13MARZO DOMENICA Voli ALITALIA (da ogni aeroporto disponibile) via FIUMICINO ITALIA/ AMMAN 2200/ ARRIVO 0225- Incontro & assistenza all’aeroporto, e trasferimento in albergo. Pernottamento ad Amman.

2° giorno  MZ14 - AMMAN - UMM QAYS - JARASH - AMMAN 
Prima colazione e partenza alle 9 verso Umm Qais: e' il luogo in cui Gesu' compi' il miracolo dei maiali di Gadarene. In passato, la citta' era un famoso centro culturale. Patria di molti poeti e filosofi classici, tra cui Teodoro, fondatore della scuola retorica a Roma, fu ribattezzata "Nuova Atene" da uno di essi. Arroccata su uno splendido colle che sovrasta la Valle del Giordano e il mare di Galilea, Umm Qays vanta una splendida terrazza colonnata e le rovine di due teatri. Procediamo verso Jerash destinazione tra le preferite dai turisti in Giordania, seconda soltanto a Petra. Jerash, citta' romana del IV-III a.C. meglio conservata al mondo; si entra dalla Porta Meridionale della citta' detta "Porta di Filadelfia"(Amman), uno dei quattro ingressi che si aprivano nella citta' muraria del I secolo d.C. Da qui si accede all'area monumentale della citta': la Piazza Ovale: straordinaria costruzione lunga 90mt. e larga 80mt; il Tempio di Zeus e il Teatro Meridionale, gioiello dell'acustica, dai cui spalti si gode una splendida vista sull'intero sito. Si raggiungera' l'area in cui sono state riportate alla luce alcune chiese di epoca bizantina: San Giovanni e San Giorgio, costruite tra il 529 e 533 e la chiesa dei Ss. Cosma e Damiano, eretta nel 533. Si procede con la visita dei: Cattedrale, il Tempio di Artemide, magnificente con le raffinate colonne corinzie, il Teatro Nord, anticamente impiegato per audizioni di musica e poesia e il Cardo Maximus, larga strada porticata, con 250 colonne in stile corinzio. Rientro in Amman. Secondo Pernottamento.

3° giorno MZ15 AMMAN - CASTELLI DEL DESERTO -AMMAN  (visita alla Cittadella)
Visita dei Castelli del Deserto: Sono splendidi esempi dell'arte e dell'architettura islamica dell'antichita', testimoniano un'epoca affascinante della ricca storia del paese. I loro raffinati mosaici, affreschi, incisioni e stucchi, ispirati alle migliori tradizioni persiane e Greco-romane, illustrano innumerevoli storie di vita dell'VIII secolo. Chiamati per la loro imponente mole I complessi del deserto avevano in effetti vari scopi e fungevano da stazioni per le carovane, centri agricoli e commerciali, punti di ristoro e avamposti utili ai lontani regnanti per stringere legami con I beduini locali. Molti di questi complessi, tutti a est e a Sud di Amman, sono oggi salvaguardati. Qusayr'Amra, uno dei monumenti meglio conservati, e' stato dichiarato patrimonio dell'Umanita' dall'UNESCO. I muri e I soffitti interni sono ricoperti di affreschi unici e due stanze presentano mosaici pavimentali dagli splendidi colori. Qasr Al-Kharrana, e' stato restaurato e si presenta in eccellenti condizioni. Il Basalto nero del forte di Azraq, da sempre usato fin dal tempo dei Romani, funse da quartiere generale di Lawrence d'Arabia durante la Rivolta Araba.

Rientriamo ad Amman e ci accingiamo alla Visita: La Cittadella e' ideale per iniziare una visita dei siti archeologici della citta'. Sorta sull'antica Rabbath-Ammon, gli scavi hanno portato alla luce innumerevoli resti romani, bizantini e del primo periodo islamico. Situate su una rocca, offre ai visitatori una splendida panoramica dell'incredibile storia della citta', ma anche viste mozzafiato dell'intera regione.
Luoghi d'interesse principale, nella Cittadella:
    * Il Complesso del Palazzo degli Omayyadi, (Al Qasr) 720-750 d.C. Il grandioso Ingresso monumentale a forma di croce con le sue Quattro nicchie a volta conduce in un cortile e a una strada colonnata ai cui lati emergono le rovine degli antichi edifice del complesso.
    * Il Tempio di Ercole, eretto durante il regno dell'imperatore Marco Aurelio (161-180 d.C.)
    * Chiesa Bizantina: risalente al VI secolo.
    * Museo Archeologico-[Sab-Gio: 9am-5pm; Ven & festivita':10am-6pm]: Situato presso la Cittadella, questo piccolo museo, ha un eccellente collezione di antichità, dalla preistoria al XV° secolo, spiccano la raccolta dei rotoli in bronzo del Mar Morto, trovati nel 1952 (una delle quali racconta di un tesoro nascosto sulla riva occidentale del fiume Giordano), la copia della Stele di Mesha, eretta dal re Moabita Mesha in 850 dC per celebrare le sue vittorie su gli Israeliti, la stele di Balwa, in basalto, di forma triangolare che riporta uníscrizione non chiara, e dove sono riprodotti 3 personaggi che raffigurano un re moabita, la divinita’ Kemosh e la Dea Astarte; le Statue antropomorfe, teste e ceramiche ed i 4 sarcofagi, stile "cocoon", risalenti all'eta' del Ferro, che danno una prospettiva  sull' antica pratica di sepoltura.
Rientro in albergo. Pernottamento.

4° giorno MZ16 Amman - Madaba - Monte Nebo – Umm Ar-Rassas – ( La Piccola Petra ) Wadi Mousa ( Villaggio di Petra)
Colazione. Proseguiamo verso  Madaba, nota come la "Citta' dei Mosaici", caratteristici per la raffinatezza grafica e le allitterazioni simboliche. Si distingue "la Mappa della Terra Santa", scoperta nel 1897 e conservata nella Chiesa di San Giorgio; tale mosaico risalente al 560, e' un eccezionale documento di geografia biblica , che riproduce oltre 150 localita', scritte in Greco e in diverso colore in base alle caratteristiche del luogo. Inoltre Madaba, famosa per la manifattura dei cromatici tappeti, e' apprezzata per la ricchezza di altri siti, raccolti in un Parco Archeologico.Procediamo con la visita del Monte Nebo. Sulla cima del Monte Siyagha ( il biblico Psyga) sulle rovine di un monastero di epoca bizantina, l'Ordine dei Francescani della Custodia di Terrasanta, hanno eretto il Santuario di Nebo, o Memoriale di Mose'. Qui Mose' sosto' in contemplazione della Terra Promessa e si assume come il luogo della sua tomba. Sul viale d'accesso al Santuario si trova la famosa Statua monolitica in pietra alta 6 mt. che rappresenta:"Il Libro dell"Amore fra le Genti" creato dallo scultore italiano Vincenzo Bianchi. Un altro artista italiano : Gian Paolo Fantoni, ha realizzato ed esibisce sempre nell'area,  un monumento in bronzo, raffigurante un serpente attorcigliato ad un bastone. Si procede con Umm Ar-Rasas citata dal Nuovo e dal Vecchio Testamento, fortificata dai Romani, e oltre cento anni dopo l'inizio della dominazione musulmana, I cristiani continuavano ancora ad abbellire la citta' di mosaici. Kastron Mefaa, l'odierna Umm Ar-Rasas, vanta una lunga storia. Da vedere: Della citta', cinta da mura che formano un perimetro rettangolare, non rimangono che le rovine, ma sono ancora presenti diversi edifici, nonche' 4 chiese e alcuni meravigliosi archi in pietra. L'attrazione principale, esterna alle mura di cinta, si trova nella Chiesa di Santo Stefano; si tratta di un mosaico pavimentale molto grande, perfettamente conservato, che risale al 718 d.C. Raffigura le principali 15 citta' della Terra Santa a Est e Ovest del fiume Giordano. Questo spettacolare mosaico e' secondo solo alla rinomata mappa-mosaico di Madaba, raffigurante Gerusalemme e Terra santa. A meno di 2 km a nord della cittadella fortificata, la piu antica torre della Giordania lascia perplessi gli studiosi: la torre quadrata alta 14 metri e prive di porta e scale interne, ritenuta una torre stilita, e' ora abitata dagli uccelli. Verso Wadi Mousa, NOTARE tempo di marcia e luce solare permettendo si continua verso la Piccola Petra, un anticipazione in proporzioni ridotte della mitica citta’ Nabatea: Si procede alla visita di "Al-Bayda", le rovine dell’antico villaggio di Al Beida risalgono a circa 9000 anni fa e sono assieme a Gerico, uno dei siti archeologici più antichi nel Medio Oriente. Gli scavi hanno rivelato l’esistenza di sei diversi livelli di abitazioni neolitiche e di un livello sottostante riferibile al Mesolitico. Al di fuori del centro urbano è stata trovata la necropoli con le tombe rupestri dei nabatei. Le carovane provenienti dalle spiagge dell'Hadramauth, nel sud dell'arabia, arrivavano a Petra dopo un viaggio di 2000 chilometri e della durata di 2 mesi. Le carovane alzavano le tende in una ampia valle tra altopiani coltivati e circondata da alte pareti che davano protezione dal vento. Questo luogo si chiamava Siq Al Barid. In prosimità di Siq Al Barid esiste tuttora una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. La raccolta dell'acqua veniva effettuata mediante numerosi piccoli canali scavati nella roccia della montagna e che confluivano nella cisterna. Per visitare il sito di Siq Al Barid si passa attraverso uno stretto passaggio non più largo di 2 metri, Superato questo passaggio compare la stretta e corta valle, dove si possono vedere vari locali scavati nella roccia delle ripide pareti che formano la valle. Questi locali erano utilizzati per la maggior parte come magazzini o luoghi di ritrovo. Sono formati da una unica grande stanza rettangolare, le tre pareti interne, visto che la quarta è il grande "buco" rettangolare di ingresso, hanno un "gradino" dell'altezza adatta per sedersi. Per questo motivo si pensa che fossero dei luoghi di ritrovo dei mercanti oppure dei magazzini, e che il "gradino" fosse utilizzato per esporre le merci. Forse erano utilizzati sia come magazzini che come luogo d'incontro. É presente anche un piccolo tempio con colonne, sempre scavato nella roccia, inoltre in un'altra grotta si può vedere, sul soffitto a cupola, il dipinto, molto rovinato, di un pergolato con foglie autunnali simbolo di di fortuna. Da Siq Al Barid i mercanti, una volta riposati, ripuliti e con i vestiti migliori, si avviavano verso Petra per vendere le loro spezie. Wadi Musa (Petra) Trasferimento in albergo. Pernottamento.

5°  giorno MZ17 PETRA INTERA GIORNATA - Wadi Rum (campo tendato)
Colazione. Si procede alla visita della leggendaria Petra: la citta' Nabatea, scavata nella roccia e dalle caratteristiche proprieta' cromatiche. Unica al Mondo per la sua bellezza e per le vestigia di varie epoche, offre tanto da esplorare: tombe monumentali, scalinate, palazzi, templi, graffiti … e molto di piu'. Dal cancello d'ingresso si percorre per circa un chilometro il letto prosciugato del Wadi Musa, affiancato a destra dagli enigmatici Cubi Djinn (monoliti alti fra i 6 e i 9 metri, forse tombe a torre, forse simulacri degli spiriti protettori della città o dell'acqua) e a sinistra dalla Tomba degli Obelischi che sovrasta il Bab el Siq Triclinium. Poco dopo si entra nel Siq, una fenditura lunga circa 1200 metri e larga da una decina a meno di due che storicamente ha sempre costituito il principale accesso a Petra: sui fianchi del Siq si notano, su un'altezza di circa un metro, due canalizzazioni per l'acqua, un tempo abbellite da statue di cui oggi sono rimaste solo poche tracce erose, mentre il continuo mutare delle luci e delle ombre con il variare delle ore del giorno dà un primo assaggio della magnificenza del luogo. Lo sbocco dal Siq regala la veduta più celebrata, quella del Khazna (o Tesoro), edificio straordinariamente ben conservato e tanto più sorprendente ove si pensi, che sia la facciata - alta 40 metri e larga 28 - sia il vestibolo (14 metri per 6), sia l'interno (un vano cubico di 12 metri di lato) sono un unico blocco ricavato dallo scavo della parete rocciosa. Le statue e i rilievi che un tempo adornavano la facciata sono oggi molto rovinate, a causa dell'erosione. Sulla sommità è situata una tholos, vale a dire un tempietto cilindrico con tetto conico sormontato da un'urna: proprio da questa deriva l'appellativo di "Tesoro", in quanto i beduini credevano che un fantomatico sovrano vi avesse celato immense ricchezze, al punto di farne bersaglio di fucilate nell'intento di frantumarla. Lasciato il Khasné, si prosegue in lieve discesa verso quello che era l'abitato di Petra: questo tratto è la cosiddetta Via delle Facciate, una sequenza di tombe dal grande effetto scenico che si susseguono sui due lati: esse presentano coronamenti a merlatura o ad arco e sono collegate le une alle altre da scalinate e stretti passaggi. La strada si allarga ben presto in una sorta di arena naturale, sulla cui sinistra lo sguardo è inevitabilmente attratto dal Teatro del I sec. d.C., spettacolare ove si rammenti - come del resto tutta Petra - che la cavea (45 file di sedili che potevano ospitare quasi 10.000 spettatori) fu intagliata nella viva roccia. Poco oltre il Teatro, sulla destra della strada una sorta di "cascata" di grandiosi edifici che degradano dal pendio roccioso del Gebel el Khubtha in una sequenza di colonne, nicchie, arcate costituiscono quella che è definita come area delle Tombe Reali. In realtà non esistono documentazioni che si tratti di luoghi di sepoltura di sovrani nabatei, ma la concentrazione in un unico luogo, le grandi dimensioni e l'evidente dispendio di risorse che dovettero richiedere, fanno ritenere molto probabile l'attribuzione. La Tomba della Seta, la Tomba dell'Urna, la Tomba Corinzia, la Tomba Palazzo, la Tomba di Sextius Florentinus svettano in grandiosità, splendore, policromia della roccia da cui sono ricavate, genialità delle soluzioni strutturali, varietà di particolari architettonici. Lasciata alle spalle l'area delle Tombe Reali, si prosegue ora lungo la Via Colonnata, un ampio camminamento lastricato di circa 300 metri ai cui lati si affacciavano sulla sinistra i mercati - oggi ridotti a rovine e poco identificabili - e sulla destra il Palazzo Reale e il Tempio dei Leoni Alati, del quale sono rimasti solo tratti di mura e ruderi di colonne che però fanno indovinare l'originaria imponenza. La Via Colonnata ha termine con la Porta di Temenos, un arco monumentale a tre aperture. Creduto fino a poco tempo fa un arco trionfale eretto in onore dell'imperatore Traiano, studi più approfonditi lo hanno accertato come una vera e propria porta di ingresso alla città, munita di pesanti usci in legno: lo scopo era di dividere, idealmente ma anche fisicamente, il caos della vita cittadina dal raccoglimento silenzioso del cosiddetto Temenos (in greco un'area consacrata a cielo aperto destinata alle cerimonie religiose) che ospitava il Qasr al Bint, uno dei principal il uoghi di culto di Petra.

LA SALITA AL DEIR. Dal Museo Nuovo, situato all'estremità del Temenos opposta all'omonima porta, si stacca un sentiero che coincide inizialmente con il letto prosciugato del Wadi Kharareeb, sui cui fianchi si individuano diverse strutture rupestri. Una breve deviazione porta al Triclinium dei Leoni, una sala ipogea in ottimo stato di conservazione, un tempo erroneamente ritenuta una tomba.Si prende a salire con pendenza costante, mentre la pista sabbiosa si trasforma in una vera e propria via processionale scavata a gradini nella roccia. Si tratta di percorrere poco meno di un migliaio di scalini, ma vale la pena prendersela comoda ammirando il paesaggio che va facendosi sempre più aperto e teatrale: lo spettacolo è dato, oltre che da cavità, tombe, santuari rupestri, loculi, anche dall'infinita gamma dei colori della roccia, tanto da far dubitare che siano opera della natura e non dell'uomo. Il sentiero, dopo un'ultima rampa a stretti tornanti, spiana infine in uno slargo sulla cui destra all'improvviso - essendo il tempio arretrato di diversi metri rispetto alla parete della montagna - si rivela la maggiore meraviglia di Petra. Meno presente nell'iconografia del sito di quanto non lo sia il Khasné, a un primo colpo d'occhio il Deir dà la sensazione di esserne una copia: in realtà la facciata del Deir è ad andamento orizzontale (m.49x39), contrariamente a quella del Khasné (28x40). Ciò che del Deir lascia senza parole, oltre lo sbalorditivo stato di conservazione, è il contrasto fra le sue forme geometriche perfettamente levigate e la massa di arenaria tormentata dall'erosione nella quale l'edificio - dal frontale sviluppato su due livelli - dà l'impressione di essere incastrato. Fra le varie teorie sulla destinazione del tempio, la più accreditata è quella di essere stato un heroon, cioè un mausoleo a celebrazione di un monarca divinizzato: da un'iscrizione su una vicina parete rocciosa, si tratterebbe di Oboda I, che regnò dal 96 all'86 a.C., ma non si esclude - vista l'evoluzione architettonica rispetto al Khasné - che il Deir sia stato eretto da un sovrano successivo. Il cosiddetto"luogo alto dei sacrifici"o Gebel Madhbah. E' quest'ultimo che riveste il maggior interesse: in un cortile rettangolare di 14,5 x 6,5 metri, delimitato da un basso gradino che forse fungeva da sedile per i partecipanti ai riti sacri, spicca un altare monolitico alto una novantina di centimetri sormontato da un bacino circolare con canaletta di scarico destinato al sacrificio di animali; l'offerta del sangue, di forte significato in quanto simbolo della vita, era tesa a rafforzare il legame tra gli uomini e la divinità. Si scende ora verso il vallone del Wadi Farasa, lungo un sentierino scavato arditamente nella roccia che regala ad ogni svolta scenari e giochi di chiaroscuro sempre nuovi. Si incontra il cosiddetto Monumento al Leone, un rilievo oggi acefalo di 4,5 x 2,5 metri ritenuto anticamente una fontana, dopodiché si percorre il tratto più aereo del percorso, una ripida gradinatura che offre belle prospettive dall'alto sui monumenti che s'incontreranno.Il primo è la Tomba del Giardino, un vano che più probabilmente era però un tempio, viste le eleganti colonne antistanti. Da questa, una rampa scende a una corte sulla quale prospetta la Tomba del Soldato Romano, anch'essa scavata nella roccia, con un'imponente facciata scandita da quattro colonne e da tre curiose nicchie occupate da figure umane molto rovinate: quella centrale, acefala, raffigura un guerriero in corazza in posa eroica, dal che il nome attribuito all'edificio. Sul lato opposto della corte si apre, unico e a dir poco supefacente, uno degli interni più affascinanti di Petra: è una vasta sala sulle cui pareti, già magnifiche per le striature policrome della roccia, furono ricavate semicolonne sormontate da capitelli, nicchie decorate, una banchina che corre lungo tre lati ad attestare la funzione di triclinium, cioè sala da banchetti in onore dei defunti e degli antenati. Monte Aronne (Jabal Harun) la cima piu alta della zona c’è una moschea con una cupola bianca costruita nel quattordicesimo secolo. La tradizione vuole che contenga la tomba del profeta Aronne fratello del profeta Mose. Al di là degli aspetti monumentali, tutto questo tratto è però caratterizzato da una serie di cavità che costellano le pareti del Gebel Attuf e vale veramente la pena ritagliarsi un po' di tempo per "perdersi" fra di esse, alla scoperta di scorci, luci, ombre, prospettive, tinte della roccia.

Trasferimento al Wadi Rum. E' il piu' esteso e stupefacente deserto della Giordania, spettacolare, senza tempo. Un dedalo di formazioni rocciose, che si ergono dal nulla svettando sopra i piccoli villaggi dei beduini. Cena & Pernottamento in campo tendato.

6° giorno MZ 18 Wadi Rum – Mar Morto
Colazione. Esploriamo il Wadi Rum in Jeep 4X4 per la durata di circa 3/4 ore. Si visiteranno Il tempio Nabateo presso le sorgenti di Lawrence, il Canyon del Khazali, con le iscrizioni rupestri piu' famose al mondo, la "Casa" di Lawrence d'Arabia e l'area con le iscrizioni di Anfaishiyya e quant'altro il percorso offrira' da vedere. Trasferimento al Mar Morto: E' questo un luogo frequentato per terapie e cure di bellezza a base dei terapeutici fanghi dei fondali, ma anche per godere degli effetti benefici delle acque e dell'aria, particolarmente densa di bromuro e con un alta concentrazione di ozono, che filtra naturalmente i raggi del sole. Vanta una ricca eredita' storica e spirituale. Sulle sue rive sorgevano cinque citta' bibliche: Sodoma, Gomorra, Admah, Zeboiim e Zoar (Bela). Oggi la sponda orientale e' scarsamente popolata e molto tranquilla. Grazie a un paesaggio immutato nei secoli, e' una meta ideale per una vacanza all'insegna della tintarella, del nuoto e della buona cucina. Accesso presso le facilities del Dead Sea Spa ( Resort 4*) – Fanghi liberi su spiaggia – Pernottamento.

7° giorno MZ19 Mar Morto – I Luoghi del Battesimo – Amman
Colazione. Trasferimento verso la Valle del Giordano, alla quale, nel libro della Genesi, Dio fa riferimento, definendola il “Giardino di Dio” e, molto probabilmente, qui era situato il Giardino dell’Eden. L’area di fronte a Gerico è stata identificata da quasi due millenni come il luogo dove Gesù Cristo fu battezzato da Giovanni Battista. Le stupefacenti scoperte archeologiche registrate tra il Giordano e Tell al-Kharrar hanno consentito di identificare questa regione come la biblica “Betania oltre il Giordano”, dove Giovanni viveva al tempo in cui battezzò Gesù. Tell al-Kharrar è nota anche come Tell Mar Elias (Colle di Sant’ Elia), nome attribuito alla città dopo l’ascesa al cielo del profeta Elia da questo luogo. Il Colle di Sant’ Elia è ora il centro focale della regione del Battista e ospita i resti di un monastero bizantino con chiese, ampie fonti battesimali e un sistema di raccolta idrica. Scoperte risalenti al I secolo d.C. confermano che il sito era abitato ai tempi di Gesù e di Giovanni Battista. Un edificio del III secolo impreziosito da un mosaico pavimentale è stato probabilmente uno dei primi luoghi di preghiera dei cristiani al mondo. Sul Colle di Elia si trova anche la grotta in cui, secondo numerosi testi di pellegrini bizantini, Giovanni visse e battezzò. La chiesa bizantina costruita intorno alla grotta, è stata scavata negli ultimi anni ed è ora visibile. Partenza verso Amman. Cena libera. Dopo la cena con calma si va in aeroporto per CHECK IN E VOLO di ritorno in Italia

8° giorno DOMENICA 20 MARZO Rientro in Italia. Volo Amman /Italia Arrivo in Italia come da operativi voli.

ALITALIA DIRETTO AMMAN FIUMICINO – 0410/0710 (coincidenze per altri aeroporti)

La quota comprende:

· Voli internazionali incluse tasse aeroportuali (franchigia bagaglio 20kg)
· Hotels 3 e 4 stelle , camera doppia e prima colazione
· Bus + autista + guida locale parlante  italiano.
· Ingressi ai siti
· Servizio visti e assistenza alle frontiere.
· Assicurazione medico bagaglio
 

Non comprende:

· I pasti (calcolate 15 euro al giorno scegliendo tutte le sere un divertente ristorante arabo diverso. A pranzo è consigliabile la flessibilità del pasto leggero fra frutta abbondante e vari mercati locali)
· Mance (in Giordania le mance sono in stile americano e di solito fate una cassa comune gestita dalla guida)
· Visto di ingresso all’arrivo all’aeroporto 29USD/ GRATUITO PER GRUPPI DI ALMENO 5 PERSONE)

· Supplemento singola 25 euro per notte.
 

 

SE INTERESSATI AD ESTENSIONE AQABA MARE CHIEDETE PURE

IN ALCUNE PARTENZE VIENE  INCLUSA UNA PARTE AD AQABA

Esempio hotels solo indicativo

Amman Arena( 3*)    
Petra Taybet Zaman (4*)    
Mar Morto Dead Sea Spa (4*)    
WADI RUM - Bait Ali (campo tendato fisso)
 
 

"Petra By Night"


Per chi fosse interessato allo spettacolo di
"Petra By Night"
S'informa che lo spettacolo e' trisettimanale: ogni Lunedi', Mercoledi' e Giovedi'
Si possono acquistare I biglietti presso il centro Visitatori di Petra –
Il costo si aggira intorno ai 17 – 20 USD , a persona.
L'orario di inizio e' alle 8:30 pm ( locali). Termina alle 10:00 pm.
E' una visita che conduce il visitatore lungo un percorso illuminato da candele, con il sottofondo di musica locale, lungo il centro storico dello stesso sito di Petra. 

Mer 09/02/2011 - 10:35 Collegamento permanente

Alcune info tecniche sulla parte Giordania, Avrete inclusi:

Minivan 9 posti + autista parlante italiano + guida locale parlante  italiano nei siti archeologici di JERASH e PETRA FULL DAY

Abbiamo inserito a disposizione 1 stanza in albergo ad Amman,la ultima sera per l’attesa sino trasferimento in aereoporto

Hotels usati: 3sup ad Amman /4 stelle Mar Morto Spa /5 stelle heritage a Petra  (2 camere twin)

ABBIAMO INCLUSO anche le Mance, che quindi sono gia versate dall'autista a tutti (l'autista che è dotato da noi di un fondo mance)

Mar 08/03/2011 - 14:32 Collegamento permanente

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