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COMPAGNI DI VIAGGIO

Febbraio-Marzo 2020: trekking nel deserto del Negev (Israele)

Siamo un gruppo di tre persone con esperienza di cammino su lunghi percorsi. Stiamo organizzando l’attraversamento del deserto del Negev da sud (Eilat, sul Mar Rosso) verso nord (Arad, al confine con il deserto di Giudea) partendo nell’ultima settimana di febbraio 2020 fino a metà marzo, quando le condizioni meteo sono più favorevoli. Abbiamo già organizzato la logistica dei trasporti di cibo e bagaglio in modo da camminare con bagaglio leggero. La distanza da percorrere è di circa 350 km in 16 tappe più 3 giorni di sosta. Stiamo cercando compagni di cammino per raggiungere il numero di 6 partecipanti. Questo permetterebbe di godere di supporto logistico completo e costi dell’ordine di 100 US$/giorno pro capite cibo incluso.

Chi è interessato a partecipare deve avere solida esperienza di trekking e buona preparazione fisica. E’ inoltre molto opportuna la conoscenza dell’inglese.

Una decisione tempestiva consentirà di fruire di tariffe molto convenienti per l'andata (voli diretti su Eilat) e per il ritorno (voli diretti da Tel Aviv).

Per chi ha tempo sono possibili interessantissimi prolungamenti del viaggio: da Eilat ci sono escursioni giornaliere su Petra (Giordania), ed è possibile bagnarsi nei magnifici fondali del Mar Rosso. Da Arad è possibile raggiungere in due ore di bus la mitica Gerusalemme, o scendere nella grande depressione del Mar Morto con la meravigliosa fortezza di Masada, il parco nazionale di Ein Gedi, il sito archeologico di Kumran. Passando da Betlemme ci si può avventurare nei territori palestinesi verso Gerico (mausoleo di Erode, antichi monasteri di San Saba e San Giorgio incassati nei canyon, palazzo di Hisham). Insomma, una indescrivibile meraviglia.

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Portare uno zaino pesante non è solo faticoso o dannoso per chi soffre di schiena. E' soprattutto pericoloso. Su sentieri duri, sconnessi, scoscesi è facile inciampare. Uno zaino sulla schiena, a cui su terreno normale ci si abitua e con cui si convive per molte ore al giorno, diventa un improvviso nemico in caso di inciampo o caduta. Esso altera infatti completamente la distribuzione dei pesi e la dinamica della caduta. Le persone sono abituate a mettere le mani avanti e ripararsi dagli effetti di una caduta, il peggiore dei quali è sbattere la faccia per terra. Con uno zaino anche di soli 10 kg la velocità di caduta diventa molto superiore, ci sorprende e non facciamo a tempo a ripararci. Io sono stato fortunato, sulla Francigena ho battuto la faccia violentemente su uno strato di foglie secche e terreno morbido. Il mio amico Riccardo, sul Cammino di Santiago, è finito in ospedale con 15 punti sulla fronte. Se poi ci sono sentieri scoperti su dirupi... E' per questo che vale la pena di farsi trasportare il bagaglio.

Mar 20/08/2019 - 15:02 Collegamento permanente

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