Tanzania e Zanzibar
12 Giorni - 11 Notti

29 Maggio 2019

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Tanzania e Zanzibar - 29 Maggio

Viaggio Passato: 29 May 2019

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Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

29 Maggio 2019    12 Giorni - 11 Notti

Vagabondo DOC

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Viaggiatrice curiosa e sempre con lo zaino pronto, Valeria parla inglese in modo quasi istintivo, francese con la mente e spagnolo con il cuore. In lei convivono due anime: “metropolitana” e “campagnola” e di solito la seconda prende il...
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Ciao a tutti cari vagabondi, sono Valeria, la vagaDoc di questo stupendo viaggio in Tanzania e Zanzibar.

Siete già stati in Africa? Quella VERA intendo...


quella in grado di regalare infinite emozioni

quella che ci fa perdere nei suoi paesaggi sconfinati

quella che ci fa avvistare tutti i Big 5 a distanza ravvicinata

quella che ci fa tremare un po' all'interno di una tenda *shok* sentendo in vicinanza il ruggito di un leone o il barrito di un elefante

quell'Africa che come me avete sempre sognato?


E il mare? In Tanzania è splendido! Proprio quello che ci vuole per rilassarsi dopo giornate intense di safari fra elefanti, giraffe, gnu, zebre, leoni e tanti altri animali. 

Ebbene, questo è il momento giusto! Che ne dite di vivere insieme queste bellissime emozioni?  Vi lascio intanto qualche foto di questo splendido Paese e nei prossimi post inizierò a condividere con voi un po' di informazioni e tanta bellezza!

E fin d'ora, se avete domande fatevi avanti e facciamo due chiacchiere intanto che ci prepariamo alla partenza *yahoo*


Mar 15/01/2019 - 17:06 Collegamento permanente

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Esiste davvero il mal d’Africa?  Ne avete solo sentito parlare?

Bene, vi invito a cercare la vostra risposta! Per me è assolutamente sì, ed è una sensazione che si presta a mille interpretazioni soggettive ma tutte con un denominatore comune, una struggente e fortissima nostalgia per i paesaggi spettacolari che solo questa terra regala.

In Africa davvero percepisci l'esistenza di una entità superiore, di un artista in grado di creare quadri naturali meravigliosi che nemmeno il genio più raffinato saprebbe realizzare.


E poi i colori dell'Africa..

Il rosa pallido e il viola più intenso di un'alba e un tramonto

Il nero profondo del cielo

L'oro delle stelle che brillano indisturbate, senza altri fasci di luce

Il giallo intenso del sole della savana

Il verde brillante degli immensi baobab


Ma per questo male per fortuna esiste una cura! Prendere un volo e lasciare (solo) le nostre impronte in Tanzania!


Vi lascio una foto che ho scattato nel 2011 quando sono stata a Zanzibar e dall'aereo ho potuto ammirare il maestoso monte Kilimangiaro.

Spero di tornare nuovamente molto presto in questo continente dove la natura, in tutte le sue espressioni, la fa da padrona.


*cuore* *cuore*



Ven 18/01/2019 - 15:02 Collegamento permanente

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E allora iniziamo con i nostri safari nel profondo nord della Tanzania!

Il primo parco che visiteremo è il Tarangire, che si trova a poco più di 100 km da Arusha. Questo parco oltre ad ospitare, durante la stagione secca, la seconda concentrazione di fauna selvatica (dopo quella del Serengeti, altro parco che visiteremo) di tutti i parchi nazionali della Tanzania, con il suo fiume e alcune altre zone umide è il luogo ideale per l’avvistamento di immensi branchi di elefanti, zebre, gnu, alcelafi, eland, orici, antilopi d’acqua, kudu minori, giraffe e bufali. 

Ma è anche un parco pittoresco e "disordinato", regno di elefanti e giganteschi baobab. 

Si può distinguere il parco in tre aree:

Nord - attorno all'ampia ansa del fiume Tarangire. Un paesaggio che inizialmente è piatto come nella parte più a sud ma poco dopo si susseguono dolci colline, belle in ogni stagione. E qui gli enormi e secolari baobab la fanno da padrone! Ci impressioneremo per la loro dimensione.

 

 

Che dite facciamo un cerchio per provare ad abbracciarne uno? Quanti dovremmo essere? *help*

Non sono solo belli e maestosi, ma hanno molteplici usi: i gusci dei semi vengono utilizzati come contenitori per l'acqua, dalle foglie e dalla polpa dei frutti si ricavano medicinali, dalla corteccia si ricavano funi, carta e stoffa. Gli elefanti usano affilare le zanne strofinandole contro i fusti e durante i periodi di siccità utilizzano i tronchi cavi dei baobab come riserve d'acqua.


Centro - attorno alle paludi di Silale. Zona anch'essa molto panoramica e perfetta per gli avvistamenti, in particolare durante la stagione secca quando le paludi in parte si prosciugano e rimangono solo piccole pozze d'acqua attorno alle quali si raccolgono gli animali. Queste parti sono frequentate anche da molte specie di uccelli, e la stagione in cui andremo noi è perfetta in quanto nella cosiddetta stagione "verde" le piste potrebbero non essere percorribili.



Sud - questa è la zona più remota, poco frequentata, ma anche selvaggia e incontaminata ed anche più difficile da raggiungere. 

Potremmo anche raggiungere il lago Burunge, lago salato al confine occidentale del parco molto suggestivo, con la scarpata della Rift Valley sullo sfondo. Durante la stagione secca il lago si prosciuga completamente lasciando posto ad una distesa di sali luccicanti.

Sapete poi che il Tarangire è l'unico parco nazionale all'interno del quale alcuni campi possono condurre safari a piedi?

Io ne ho fatto uno 10 anni fa e vi posso dire che è assolutamente una esperienza da non perdere! Si vedono anche animaletti più piccoli, che ovviamente sfuggirebbero ai nostri occhi a distanza.

 

Preparate binocolo e macchina fotografica e tanta voglia di osservare, siete pronti? *clapping*

Ecco la mappa delle nostre esplorazioni! 

 

Gio 24/01/2019 - 16:21 Collegamento permanente

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"Avevo una fattoria in Africa ai piedi delle colline Ngong"...

Chi di voi ricorda quale film inizia così? Vi dico solo che sono passati più di 30 anni da quando questo film cult del XX secolo è uscito nelle sale cinematografiche ed ancora invita viaggiatori da tutto il mondo a visitare queste zone in Africa.

Indovinato?

Ok ok ... non è ambientato in Tanzania, bensì nel vicino Kenya, ma in questa parte di mondo i confini sono più che altrove convenzioni dell'essere umano, non trovate? 

 

Guardate la mappa sotto: una linea tirata diritta segna il confine tra i due Paesi. E sopra e sotto questa linea ci sono i parchi nazionali più celebri d'Africa, molti dei quali saranno parte del nostro itinerario.

 

 

Ma torniamo al nostro film, che a questo punto avrete senz'altro ricordato...tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Karen Blixen (Out of Africa):

 

 

Pronti a sfoggiare il vostro personale look da safari e andare alla ricerca di bestie feroci? *dirol*

Non so come mi vestirò, ma senz'altro tra gli accessori non potrà mancare un bel binocolo, non tanto per vedere gli animali di grossa taglia, che da queste parti ed in questo periodo si osservano facilmente da vicino, ma magari per avvistare qualche forma felina in mezzo all’erba, per ammirare i dettagli di una scena di caccia nella natura, per buttare l'occhio al di là degli arbusti spinosi. 

Eccolo il mio fedele compagno di viaggio, ha i suoi anni (molti più del film...) ma fa ancora il suo dovere.


E voi, quale accessorio non lascereste mai a casa dovendo partire per un safari? 


Mer 30/01/2019 - 23:32 Collegamento permanente

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Ben ritrovati vagabondi,

oggi vi parlo ancora del Tarangire, il primo dei parchi che visiteremo.

Sapete che la stagionalità varia anche da parco a parco, pur essendo tutti nel nord della Tanzania? 

Abbiamo anche qui una stagione secca ed una stagione umida (detta anche verde per ovvie ragioni), ma nel Tarangire le stagioni sono più marcate che altrove, perché l’unica fonte d’acqua disponibile nella stagione secca è il fiume omonimo che attraversa tutto il parco.

Anche se non si possono prevedere con certezza le piogge, Maggio segna normalmente l'inizio della stagione secca per il nord della Tanzania. Nel caso del Tarangire questa tendenza è ancora più marcata e raramente si verificano piogge dopo la prima metà del mese di Maggio.

E questo cosa vuol dire per le nostre esplorazioni?

Eland ed orici iniziano a rientrare nel parco per primi seguiti da elefanti, zebre, gnu e predatori.

Gli avvistamenti sono facilitati dal fatto che la vegetazione inizia a lasciar cadere le foglie a causa della siccità.

Il risultato è che troveremo un’altissima concentrazione di animali (seconda solo a quella del Serengeti e di Ngorongoro, ma si sa, il nostro viaggio sarà un “crescendo” di emozioni visto che vedremo bene tutti e tre questi parchi).

 

Nel Tarangire si possono incontrare famiglie matriarcali composte da oltre 100 elefanti!

Qui, a differenza del cratere di Ngorongoro, troviamo soprattutto elefanti giovani, in quanto sono nati in gran parte dopo la fine del bracconaggio degli anni '80.

 

E poi gli erbivori, come gnu, giraffe, zebre, gazzelle di thompson, gazzelle di grant, impala, reedbuck, eland , antilopi d'acqua, orici dalle orecchie frangiate, alcefali, struzzi, facoceri, kudu, duiker, dik dik, klipspringer ed altri ancora.

E dove ci sono le prede certo non mancano i predatori… tra i carnivori troviamo leoni, leopardi, ghepardi, iene maculate, sciacalli, caracal, gattopardi, tassi del miele, otocioni ma anche iene striate, aardwolf e licaoni seppure questi ultimi siano molto elusivi e quindi difficili da avvistare.

 

Voi conoscete tutti questi animali? Io ne ho visti alcuni, ma solo una piccola parte di quelli che potremo vedere in Tanzania!

Qualcuno pensavo fosse solo un famoso gruppo musicale (dik dik), qualcuno solo un romanzo (gattopardo)...

Iniziamo allora a familiarizzare un po' con qualcuno di questi magnifici animali!

Vista anteriore dell'eland...

 

e vista posteriore dell'orix...*lol*

 

Due generazioni di tasso del miele...

 

e altrettante generazioni di iena (ma non vi fa tenerezza? Sì, è proprio una piccola iena!)

 

E poi tre cuccioli di otocione, o volpe dalle orecchie di pipistrello, ma che teneri *cuore*  *cuore*  *cuore* 

 

E ora veniamo alla cosiddetta stagione verde, indicativamente da Novembre a metà Maggio.

Con l'arrivo delle piogge e la disponibilità d'acqua e di pascoli anche lontano dal fiume, molti animali si disperdono oltre i confini del parco nel raggio di circa 20.000 kmq: gnu e zebre si muovono in direzione nord e nord-est verso il lago Manyara, Ngorongoro e Natron; bufali, gazzelle ed antilopi si spostano a sud e sud-est nelle aree di caccia controllate e nelle steppe masai; la maggior parte degli elefanti si sposta sia verso sud sud-est che verso nord nord-est.

In questi mesi quindi pur continuando ad offrire un grande spettacolo naturale il parco ospita un numero ridotto di animali. Restano una minima parte di elefanti, antilopi d'acqua, impala, facoceri, giraffe e kudu che tuttavia diventano più difficili da avvistare sia perché non devono scendere al fiume sia perché la vegetazione, ora rigogliosa, tende a nasconderli.

 

E a proposito di migrazioni, c’è migrazione e migrazione…

Mentre la migrazione del Serengeti è visibile per la maggior parte dell'anno in zone diverse del parco, la migrazione del Tarangire si concentra nella stagione secca quando gli animali si riuniscono nella valle del fiume all'interno del parco nazionale. E' la nostra stagione ragazzi!

Inoltre mentre la grande migrazione del Serengeti è composta quasi esclusivamente da gnu e zebre, la migrazione del Tarangire include un gran numero di specie animali che si spostano in direzioni diverse ed in tempi diversi.

 

Insomma, abbiamo tutti gli ingredienti giusti perché il nostro viaggio sia indimenticabile, non credete?

A presto vagabondi!

Ven 01/02/2019 - 22:05 Collegamento permanente

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Una delle “sette nuove meraviglie del mondo”, così è stata definita la grande migrazione degli Gnu.

Proviamo a vedere di che si tratta, dove si "localizza", cosa si può vedere, ma poi perché è così bella lo dovremo scoprire del vero!

 

Enormi mandrie di gnu sono costantemente alla ricerca di pascoli più verdi e quindi si spostano dal Serengeti meridionale e orientale in stagione piovosa al nord nella stagione secca. 


Attraversano fiumi, due nazioni (Tanzania e Kenya), e intanto mettono al mondo cuccioli, si corteggiano, si accoppiano, sopravvivono (non tutti...) alle acque infestate da coccodrilli e altri predatori affamati sempre in agguato. Insomma, un “grande trekking” per la lotta alla sopravvivenza!

In pratica le mandrie compiono un grande circolo, scandito dalle stagioni, e l'evento può fornire esperienze diverse a seconda di dove ci si trova durante il processo di migrazione. 

In verde sotto vedete il grande parco Serengeti, che sconfina in Kenya e diventa qui il Masai Mara.

Nel periodo del nostro viaggio il grosso delle mandrie si troverà nella regione centrale del Serengeti e attraverseranno il fiume Grumeti

 


Vi dirò presto qualche dettaglio in più...ma non siete un po' tentati? *biggrin*

Mar 05/02/2019 - 17:25 Collegamento permanente

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Ben ritrovati vagabondi!

Ecco come si muovono le mandrie di gnu nei mesi vicini al nostro viaggio; chiaramente ogni anno può esser diverso, molto dipende dall'abbondanza delle piogge e da quando inizia la stagione secca, ma indicativamente possiamo orientarci così:


APRILE-MAGGIO

Questo è il periodo dell’anno in cui le mandrie sono in piena modalità trekking. Si può essere abbastanza fortunati da vederli formare colonne fino a 40 km! Questo è il modo in cui si spostano dal sud del Serengeti nelle zone centrali e occidentali del parco. 


GIUGNO-LUGLIO

Questo è il periodo dell’anno che è spesso considerato il punto culminante del calendario della migrazione – il periodo in cui le mandrie attraversano le acque infestate da coccodrilli del fiume Grumeti. Guardare gli gnu attraversare nervosamente il fiume – sfuggendo dalle mascelle di coccodrilli, e’ una scena che toglie il respiro!



AGOSTO-SETTEMBRE

I fortunati che sopravvivono la traversata del fiume Grumeti si dirigeranno poi nel Serengeti settentrionale. La mandria comincerà a rompersi in gruppi più piccoli mentre iniziano a muoversi verso la Riserva Nazionale del Masai Mara, in Kenya. Mentre alcuni rimarranno nel Serengeti, altri andranno a pascolare nel Masai Mara. Qui sono ancora una volta vulnerabili ai predatori.

 

Pronti a partire? Questa sarà una delle più grandi emozioni del viaggio!

A presto °O°  °O°  °O°

Mer 06/02/2019 - 09:21 Collegamento permanente

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Forse il parco che più rappresenta la nostra idea di savana è il grande Serengeti, nel nord della Tanzania al confine con il Kenya. 

Nella lingua delle popolazioni masai locali Serengeti significa pianura sconfinata e quando ci si arriva si capisce il perché: occupa un’area di circa 15.000 km² ed è una delle più importanti aree naturali protette dell’Africa orientale.

Qui è possibile avvistare tutti e 5 i “big five”: l’elefante, il leone, il leopardo, il rinoceronte e il bufalo.

Il Serengeti ospita tra l’altro la più grande concentrazione di leoni al mondo, circa 3.000 esemplari, non male eh?

Ok noi saremo anche fortunati, ma qui davvero non faremo fatica ad incontrare questo stupendo felino.. *yahoo*




Qualche curiosità su questo immenso parco, studiamo un po':

Il sottosuolo delle vaste savane è fatto soprattutto di masse di granito e tufo vulcanico e questo impedisce alla vegetazione robusta di radicare. La mancanza di una densa vegetazione e di fogliame rende molto più facile l'individuazione degli animali *furtivo*

La grande migrazione di zebre e gnu (con 1.7 milioni di gnu e 250.000 zebre!), è uno spettacolo unico ed emozionante da queste parti!

Anche durante la stagione verde (da Novembre a metà Maggio circa) quando gli erbivori tendono a disperdersi la migrazione è un vero e proprio catalizzatore di predatori. E quindi arrivano anche leoni, leopardi, ghepardi, iene, sciacalli e avvoltoi al seguito di gnu e zebre.

Noi ci saremo nella stagione secca, quindi gli avvistamenti saranno ancora più agevoli.

Passeremo giorni interi nei parchi, e anche le notti saranno un'esperienza che ci rimarrà impressa: in tenda, con tutti i rumori intorno della natura più selvaggia!

 

 

E forse anche un po’ di timore? Ma sarà bello anche per questo e saranno tutte emozioni da condividere. Ci sentiremo piccoli nella natura sconfinata, ma saremo felici di esserci, lì, proprio lì.

 

Ci renderemo conto che la natura fa il suo corso, i predatori cacciano e le prede fanno il possibile per sopravvivere.

Ci sentiremo in un documentario, sì perché molti documentari vengono girati proprio nei grandi parchi della Tanzania.

 

Pronti anche voi a vivere questo parco sconfinato? Forza partiamo vagabondi!


Ven 08/02/2019 - 09:20 Collegamento permanente

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... anche se partiremo l'indomani per i grandi parchi, che ne dite di iniziare già ad avvicinarci alla cultura africana partendo da questa città?

 

Arusha è un perfetto mix di culture Swahili, Masai, Hazdabe e molte altre che qui convivono pacificamente. 

Non perderei un giro al Mercato Masai, con molti negozi e bancarelle che vendono un po' di tutto, soprattutto artigianato locale, statue, maschere, quadri.

Ci sono poi diversi altri mercati in città, "specializzati" per così dire in base ai prodotti che vengono venduti. A me di solito piace vedere soprattutto i mercati di frutta e verdura, per i loro colori, per come viene disposta la merce, ma anche ovviamente per poter subito assaggiare qualche frutto delizioso...

 

 

E poi non so se sapete che da queste parti viene coltivato il caffè e a pochi km dalla città si possono vedere le piantagioni; qui raccolgono ancora le bacche di caffè a mano, scegliendole una ad una, in modo da coglierle quando sono mature al punto giusto. Ve le immaginavate così le bacche di caffè?


Ok ok, mirate a portare a casa qualcosa che faccia veramente colpo...sapete che non lontano da Arusha ci sono le famose miniere di tanzanite, dove si estrae questa pietra preziosa dal particolarissimo colore azzurro?

In città si possono comprare le pietre che poi si fanno montare su anelli, orecchini o collane. Pronti a stupirvi già al vostro arrivo?

 

Ven 15/02/2019 - 00:03 Collegamento permanente

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Cosa si metterà mai nel bagaglio perfetto per un safari, evitando cose inutili e non dimenticando quelle necessarie? La domanda che tutti si fanno prima della partenza.

E allora vediamo un po' di fare una cernita semiseria delle 10 cose principali:

1) Binocolo. Questo lo avevo già scritto, sarà il nostro fedele compagno di viaggio. Ci darà tante soddisfazioni e ci farà vedere ciò che l’occhio umano può solo immaginare. Ci appariranno nitidi i profili appena percepiti e godremo della bellezza unica dei piumaggi dei volatili. Non dimenticheremo poi la nostra macchina fotografica!

2) Cappello e occhiali da sole. Servono in tutte le occasioni, per il sole, per il vento, per la polvere o la pioggia. Gli occhiali poi servono anche per non farsi notare troppo se ci cade la palpebra...



3) Scarponcini da trekking e ciabattine in gomma. I primi sono versatili e adatti a qualunque tipo di situazione, si tratti di fango, polvere, acqua o terra e proteggono la caviglia. Le ciabattine sono utili per lasciare comodo il piede durante lunghi tragitti in auto e per docce in totale sicurezza. Ecco, come quelli della foto sotto per intenderci ... :-P


4) Cipolla. Ovvero…abbigliamento multistrato. Porteremo pochi cambi (durante il tragitto sarà semplice fare qualche bucato), con colori neutri e poca paura per macchie o strappi.


5) Crema solare. Necessaria in tutte le attività all’aria aperta. Non si sa mai che ci scottiamo…

6) Libro flora e fauna. Fondamentale per distinguere le specie avvistate e capire l’ambiente che ci circonda. Esistono anche valide app, ma vuoi mettere l'albumino di carta dove segnare gli avvistamenti?


Questo è il mio! Ma ne prenderò anche uno direttamente sul posto!

7) App stellare. Con il nostro smartphone potremo leggere il cielo immenso e luccicante dell’Africa, riempendo di magia le quiete serate con l’individuazione delle costellazioni più straordinarie e apprendendo le loro antiche storie.

8 ) Borraccia. Non è un oggetto necessario, ma che consiglio vivamente. Riempendo la nostra borraccia prima di ogni uscita, eviteremo di portare rifiuti in zone remote della terra, riducendo il consumo di plastica.

9) Repellente. Potremo spruzzarlo sia sul corpo sia sui vestiti, così da tenere a digiuno le zanzare affamate.


10) Tutta la vostra carica ed entusiasmo!


Ce le avete tutte queste cose? Allora siete prontissimi! *yahoo*

Mer 27/02/2019 - 16:16 Collegamento permanente

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