Nepal Easy style
14 Giorni - 13 Notti

3 Dicembre 2017

Viaggio passato

Nepal Easy style - 3 Dicembre

Viaggio Passato: 03 December 2017

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

3 Dicembre 2017    14 Giorni - 13 Notti

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Lo so, lo so. Di tempo ancora ce n'è. Dicembre è lontano, molto lontano. Ed infatti vi starete chiedendo: ma come, dobbiamo ancora uscire dalle (gioiose) fatiche estive, che già dobbiamo pensare a quelle invernali? La mia risposta potrebbe essere: dipende. Per come sono fatto io, non riesco a concludere un'esperienza di viaggio che già un'altra si affaccia alla mia mente. E' un continuo susseguirsi di spunti e suggestioni che, scorrendo sottotraccia, contribuiscono infine a far maturare idee ed itinerari. Son sicuro che anche fra voi, occasionali o assidui frequentatori del sito, vi siano persone affette e afflitte da tale sindrome da fantasticheria viaggiante. E allora, perché non fantasticare fin da ora? Perché non gettare un amo tutto colorato oltre l'orizzonte delle stagioni e attendere che la giusta ispirazione abbocchi?

Io sono Graziano, sono di Mantova, e ho un'inguaribile predilezione per tale fantasticheria. Vi accompagnerò, se vorrete, in questo splendido viaggio di misticismo concreto in Nepal, un viaggio che a molti ha allargato le menti e ad alcuni ha regalato l'illuminazione.Che dite, lo gettiamo quest'amo colorato fin laggiù?3 dicembre 2017, non ci si può sbagliare ;)

Gio 01/06/2017 - 10:50 Collegamento permanente

Buongiorno a tutti, ben ritrovati.

Prima di sgranare il programma a mo' di rosario e farci venire lentamente l'acquolina in bocca, vi propongo un utilissimo compendio su come funziona Vagabondo.

Pochi, essenziali passaggi chiarificatori per tutti coloro che si stanno chiedendo: chi? come? dove? perché?

Così non avete già da ora scuse. Dai che si vola verso est! ;)

Ven 09/06/2017 - 15:21 Collegamento permanente

Riporto un estratto de "Informazioni pratiche" del sito Lonely Planet, giusto per cominciare a carburare la voglia di montagna. Faccio notare come il periodo a cavallo fra novembre e dicembre sia il migliore per visitare il Nepal poiché il clima è secco, i cieli tersi e la natura rigogliosa.

Documenti

I viaggiatori di nazionalità italiana, così come quelli della maggior parte dei paesi, devono essere muniti di visto d'ingresso, che consente una permanenza di 60 giorni. L'alternativa più semplice è, al momento, quella di richiedere il visto all'arrivo in Nepal sia all'aeroporto sia ai valichi di confine terrestri. Ricordiamo che il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi. Non è possibile richiedere il visto prima della partenza. Per maggiori informazioni sui tempi, costi e procedure di rilascio dei visti contattate il Consolato generale onorario del Nepal in Italia (tel./fax 06 3081 8716; [email protected]; Via del Fontanile Nuovo 32 - 00135 Roma).

Quando andare e clima

Per andare in Nepal è importante scegliere la stagione giusta in base al clima. Il periodo migliore è per molti versi l'inizio della stagione secca, cioè ottobre e novembre: il clima è mite, l'aria è tersa, la visibilità perfetta e la natura rigogliosa, grazie all'effetto dei monsoni. Da febbraio ad aprile, quando finisce la stagione secca, la visibilità non è così buona, a causa della polvere, ma la temperatura è ottima e fioriscono i fiori più belli. A dicembre e a gennaio la visibilità non è male, ma a volte fa troppo freddo: chi fa trekking deve equipaggiarsi per la neve, ma anche chi sta a Kathmandu negli alberghi più economici batterà i denti perché non c'è il riscaldamento. Il resto dell'anno non è molto indicato: tra maggio e giugno il caldo e la polvere si fanno insopportabili, da metà giugno a settembre i monsoni oscurano le montagne con nuvoloni neri e trasformano i sentieri in piste di fango.

 

Mer 12/07/2017 - 09:47 Collegamento permanente

Questa è la data del violento evento sismico di magnitudo 7,8 che in Nepal ha causato più di 8 000 morti.

Già, 8.000 morti. Come se il mio paese natale venisse spazzato via nell'arco di poche, vibranti ore.

A distanza di due anni, il peggio sembra essere passato, ma è giusto chiedersi: com'è oggi la situazione?

Riporto di seguito un bel resoconto di Alessandro Gilioli scritto per l'Espresso. Al netto di ciò che viene raccontato, rimane sottinteso che anche noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per agevolare il processo di rinascita del Nepal. Come? Beh, facendo quello che meglio ci riesce: viaggiando e raccontando ciò che di straordinario questo Paese ha da offrire.

A due anni dal terremoto, il Nepal rinasce

Mar 01/08/2017 - 11:35 Collegamento permanente

Cominciamo a spulciare il nostro itinerario? Giusto per prendere confidenza con ciò che vedremo e che per due settimane ci circonderà. Pronti? Via! Si parte da Kathmandu, la capitale. Di lei hanno parlato mercanti, esploratori, viaggiatori. Katmandu è un luogo sacro, meta prediletta degli hippy, ed ora è una metropoli, un disordinato agglomerato urbano chiuso all’interno di una delle valli più remote. Le sue strade senza nome sono viottoli trafficati da uno stuoio di ciclisti. Agli incroci, sparsi un po’ ovunque, sorgono numerosi templi induisti, preludio al centro storico, dove sono concentrati il maggior numero di edifici religiosi del mondo.

Uno dei siti più sacri e famosi da vedere a Kathmandu è lo Stupa di Boudhanath, risalente al 600 d.C. ed edificato grazie ai rifugiati dal Tibet, che costruirono circa 50 monasteri attorno alla città. Oggi è un luogo di culto e di meditazione per i buddisti tibetani, mentre per i nepalesi ha un significato di notevole interesse: qui si celebra il Losar (il capodanno nepalese) con una cerimonia meravigliosa, famosa in tutto lo stato. 

Mar 19/09/2017 - 16:55 Collegamento permanente

Non so voi, ma a me piace fare le manovre di avvicinamento al viaggio non solo attraverso la consultazione di guide turistiche e mappe, ma anche attraverso la letteratura, il cinema e la musica del Paese di destinazione. Per quanto riguarda il cinema e la musica, ci sarà occasione di parlarne in futuro. In merito alla letteratura, c'è da ammettere che il Nepal non è che abbia prodotto chissà quali talenti di respiro internazionale, almeno in tempi recenti. Di certo il clima culturale di Kathmandu è il terreno ideale affinché quel poco possa fiorire. E proprio a Kathmandu abita e lavora Manjushree Thapa, la più celebre scrittrice contemporanea del Paese. In Italia è edito un solo suo titolo: Forget Kathmandu. Ne ho cominciato la lettura qualche giorno fa e mi sento di consigliarla a tutti coloro che vorranno, come me, approcciare al viaggio in maniera alternativa.

Abstract: È il 2001, ed è appena iniziato il mese di giugno, quando le maggiori agenzie giornalistiche internazionali diffondono questa sconvolgente notizia proveniente da Kathmandu: venerdì, come ogni terzo venerdì del mese, alle 7.30 di sera, il principe ereditario Dipendra ha imbracciato due mitragliatori e ha ucciso nove membri della famiglia reale, tra gli altri suo padre re Birendra e sua madre la regina Aishwarya. Il principe si è poi sparato un colpo di pistola alla testa... Un libro ci conduce nel paese reale teatro di questi cruenti avvenimenti; un paese che non è affatto un regno abitato da candidi campagnoli, ma una terra complessa, dove imperversano monarchi capricciosi e tiranni, ma anche guerriglieri maoisti e indù fanatici e crudeli.

Gio 21/09/2017 - 15:33 Collegamento permanente

Girando per le strade di Kathamndu, è bene ricordarsi che si è in un altro Paese e che in questo altro Paese vi possono essere norme comportamentali diverse dalle nostre. Sì, per molti di voi vagabondi esperti questa osservazione è quasi banale, vien da sé, ma secondo me non guasta stilare un breve vademecum sul bon-ton nepalese. Ci potrà esser utile quando saremo là. Tipo:

1. Mai soffiarsi il naso in pubblico. Se lo si fa, meglio evitare prolungati e sonori concerti di tromba col naso immerso nel fazzoletto. E’ maleducazione, così come starnutire in pubblico. Se il naso cola, ci si apparta e si soffia con discrezione.

2. In compenso, è tollerato emettere suoni dalla tua bocca. In soldoni, il rutto è libero. Se il tuo vicino sul bus apre la bocca per darle aria senza scomporsi, niente panico, è tutto nella norma.

3. In Durbar Square di Kathmandu può capitare di assistere all'inginocchiamento delle persone al passaggio di una bambina. Anche questo rientra nella norma. E’ la Dea vivente degli Hindu, la Kumari, venerata anche dai buddisti. Durante i tre giorni della Processione della Kumari, la dea viene fatta salire su un carro che percorre le vie di Kathmandu.

4. Si usa solo la mano destra per dare i soldi. E’ un’usanza derivante dal fatto che la mano sinistra è dedicata esclusivamente alla pulizia del corpo.

5. Nelle presentazioni, non porgere la mano. Soprattutto alle donne. Ci si presenta e ci si saluta congiungendo le tue mani davanti al petto, unendo i palmi tra di loro, abbassando la testa e dicendo Namaste, ossia “saluto il Dio che è in te”.

Lun 25/09/2017 - 11:13 Collegamento permanente

Altri utili suggerimenti di bon ton:

6. E’ normale, normalissimo mangiare con le mani (soprattutto in ristoranti un po’ più locali). Sembra facile ma ci vuole tecnica per pulire bene un bel piatto di dhal bat (lenticchie con riso e verdure). Si mangia con la mano destra.

7. In tutto il Nepal, i templi vanno sempre lasciati sulla destra, passandoci a sinistra, mentre è opportuno girare intorno a uno Stupa in senso orario.

8. Teej, la festa delle donne: nessuna sopresa nel vedere donne vestite con bellissimi sari rossi mentre si recano ai templi: vanno a pregare per il proprio sposo o per chiedere marito, celebrando l’unione di Parvati con Shiva.

9. E' buona norma togliersi le scarpe per entrare quasi ovunque, soprattutto in case e templi.

10. Contrattare è normale: comprare qualcosa in un negozio nepalese o fissare il prezzo del taxi, comporta la medesima azione: negoziare il prezzo è infatti considerata una cosa comune e accettata. Sempre più diffusi, ahinoi, soprattutto nei quartieri più turistici, i cartelli “I prezzi non sono negoziabili”!

Dopo tutto questo, siamo pronti per il nostro viaggio in Nepal!

Sab 30/09/2017 - 21:20 Collegamento permanente

...un po' di immagini per invogliarvi ad iscrivervi e convincervi in maniera definitiva che il Nepal è un Paese straordinario dal punto di vista paesaggistico. Avete ancora dubbi? Provate a guardare qui

Gio 12/10/2017 - 09:42 Collegamento permanente

Poco ad ovest di Kathmandu, c'è Dakshinkali e noi, col nostro magic bus, andremo a visitarla. Perché? Perché qui si venera la più feroce e sanguinaria forma che Parvati possa assumere: Kalì, la dea che esige sacrifici di sangue da parte dei fedeli. Ogni giorno un numero più o meno elevato di fedeli si reca al piccolo tempio Dakshinkali per offrire a Kalì polli, anatre, capre, maiali, bufali. I sacerdoti del tempio prima decapitano gli animali, poi li trasformano in tagli di carne. Una parte è trattenuta al tempio, il resto riconsegnata ai fedeli. Infatti, terminate le cerimonie, le famiglie si recano nel bosco circostante per banchettare con la loro parte di carne, cotta alla brace.

E' una macabra festa molto sentita dai nepalesi ed è soprattutto un trionfo di colori: le variopinte vesti dei fedeli e dei sandhu si mescolano ai mille colori dei fiori riposti nei vassoi ai piedi degli asceti. Imperdibile.

Mer 18/10/2017 - 11:59 Collegamento permanente

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