Etiopia Freak Style
14 Giorni - 13 Notti

27 Dicembre 2015

Viaggio passato

Etiopia Freak Style - 27 Dicembre

Viaggio Passato: 27 December 2015

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27 Dicembre 2015    14 Giorni - 13 Notti

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bianca52

bianca52

speriamo che anche  altri vagabondi apprezzino questo viaggio..

Lun 19/10/2015 - 17:16 Collegamento permanente

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uinsor

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uinsor

*drinks* Bianca, ufficialmente, hai tutta la mia stima!!

Ci saranno anche birrette, anzi ti offrirò una St Georg appena arriviamo, magari direttamente all'aeroporto!

Ci saranno anche altri tipi di alcol, volendo, l'araki che è tipo un ouzo, il tej che una specie di vino locale e la tella, paragonabile a una birra artigianale. 

L'Etiopia, pur non essendo precisamente Ibiza, è un paese dove ci si può divertire, bere, ballare, fare festa e anche farsi prendere in giro dagli Azmari, dei musicisti che cantano stornelli, in amarico ovviamente, che sono delle specie di cabarettisti. Ovviamente se li incontreremo, come tutti gli altri del resto, potremo essere oggetto della loro bonaria ironia.  

Lun 19/10/2015 - 17:30 Collegamento permanente

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bianca52

bianca52

In risposta a di uinsor

grazie, accetto con piacere l'offerta della birra; anche se non mancherò di assaggiare tutti gli alcolici locali...(io sono curiosa di natura). Mi spiace che Ezio non sarà dei nostri perchè deve essere assolutamente il 6 gennaio al lavoro..

Anche far festa non mi dispiace per niente e con un po' d'alcol in corpo mi aiuterà di sicuro. *DANCE*

 Ho chiesto a Stefy di venire anche lei ma mi ha risposto che le vacanze con la mamma non le vuole fare....e dire che son così simpatica!!! Ha le figlie!!

 Appettiamo per vedere se si iscriverà qualche altro/a temeraria..:ciao:

Mer 21/10/2015 - 17:09 Collegamento permanente

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uinsor

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uinsor

In risposta a di bianca52

Peccato per Ezio, avrei voluto vederlo alle prese coi vini Etiopi..!

Adesso scrivo io alla Stefy, per dirle che sua mamma in vacanza è molto simpatica!!

Mer 21/10/2015 - 17:15 Collegamento permanente

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uinsor

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uinsor

L'Etiopia è un paese di cui tutti sanno poco o nulla.

Se ne parlava anni fa, si vedevano foto di bambini denutriti e di gente malata. E' un luogo associato a povertà e malattie.

Tutto sbagliato! Lungi dall'essere ricco e sano, come qualsiasi altro paese africano, l'Etiopia è un paese in crescita, popolato da gente estremamente tranquilla ed ospitale, dove non si muore di fame, anzi, si mangia benissimo!

Negli anni 90 ci sono state guerre con la vicina Eritrea, per l'indipendenza di quest'ultima, e carestie associate alla siccità. Un momento difficile della storia di questo paese, ma passato.

L'Etiopia di oggi è un paese che cerca di investire, con grande sforzo, nel turismo, sfruttando l'immenso patrimonio storico- artistico e natuale, insieme a quello immateriale fatto di tradizioni, musica e folklore perfettamente conservati.

Circa 10 anni fa ho passato 4 mesi in questo paese. Facevo ricerche per la mia tesi di laurea tramite uno stage presso la sede di un grosso progetto dellla Cooperazione Italiana.

Ci sono arrivato per caso, volevo fare altro, sempre in Africa, ma più giù, in paese sul mare. Ma non è stato difficile farmi amare questo paese, di cui non sapevo nulla. Ho avuto la possibilità di esplorare bene una parte del suo territorio, quella coperta dal progetto, di venire a contatto con la gente, con le sue storie e coi suoi problemi, sia in città che in campagna. Ho apprezzato il cibo, la musica, le danze. Sono rimasto affascinato dai paesaggi e dai monumenti. Ho lavorato, mi sono divertito e ho "scoperto". 

Ho viaggiato ancora in Africa, ma non ho mai trovato un luogo così intatto seppur così a portata di mano.

 

Ecco questo è quello che vorrei provaste anche voi, futuri compagni di viaggio. 

Che restiate sbalorditi per i paesaggi meravigliosi, o per i monumenti quasi incredibili; che amiate o odiate cose tipo l'enjera, l'immancabile base della cucina locale, sperimentandola tutti insieme dallo stesso piatto, o la musica, onnipresente, che richiede un certo adattamento, o il "gimme money", di quando la gente vi verrà incontro, sorridendo, ma chiedendovi sicuramente dei soldi; che vi divertiate ciemntandovi in qualche passo di Iskista, una delle danze più difficili da imitare, ma che tutti vi aiuteranno ad imparare, o ascoltando un Azmari, una specie di menestrello/cabarettista, che forse vi prenderà bonariamente in giro, senza che voi capiate cosa dica; che vi innervosiate, forse, mentre provate a trattare il prezzo di qualche oggetto, qualche bellissimo tessuto, o delle spezie in un affollato mercato locale, mentre i passanti stanno lì a vedere che prezzo riuscirete a spuntare;

insomma, che vi lasciate travolgereda tutto,  dalla gentilezza delle persone, dalla bellezza delle donne, dalla spiritualità quasi "endemica", dalle strade polverose, dai colori, dalla fatica, dal diverimento, dalla passione per la scoperta, dallo stupore, da tutti quegli aspetti che rendono questo un vero "viaggio".

Mer 21/10/2015 - 12:34 Collegamento permanente

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bianca52

bianca52

 

Guido, di a chi di dovere di correggere subito l'età!!!!! Sai di chi..ha ha

Mer 21/10/2015 - 17:15 Collegamento permanente

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Carol

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Carol

In risposta a di bianca52

Ciao Candida, chiedo umilmente perdono a nome dello staff! :) Guido ti offrirà un'altra birra per questo ;)

Mer 21/10/2015 - 18:03 Collegamento permanente

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bianca52

bianca52

allora vi perdono....:birra:

Ven 23/10/2015 - 17:07 Collegamento permanente

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uinsor

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uinsor

riprendiamo il viaggio attraverso i bellissimi paesaggi del nord, verso Aksum, la mitica capitale di una delle civiltà più evolute dell'Africa antica, sparita misteriosamente, lasciando solo qualche traccia. 

Aksum è un importante sito archeologico, seppure solo circa il 15 per cento dei suoi "resti" siano stati riportati alla luce. 

La civiltà aksumita fu la leader indiscussa dei traffici commerciali marittimi con l'oriente dal I al VII secolo, prima di venire soppiantata dagli arabi che nel frattempo avevano imparato a navigare, e furono proprio gli aksumiti ad introdurre il cristianesimo in Africa, e primi, con gli armeni, ad adottarlo come religione di di stato.

Per quanto la grandezza del regno di Aksum sia ben attestata poco si sa sulla sua fine, che rimane avvolta nel mistero.

Noi ci aggiremo tra le rovine di questo regno scomparso  vivsitando tombe sotterranee, rovine di palazzi e le famose steli. Qualche romane potrebbe avere un deja-vu ritrovando qui "l'obelisco di Aksum" che rubato dagli italiani nel 36, per più di 50 anni ha adornato piazza di Porta Capena, al Circo Massimo a Roma, e restituito all'Etiopia qualche anno fa.

 

Aksum è anche un centro importantissimo di spiritualità per il cristianesimo Etiope poichè qui si rietirne sia conservato il "Tabot" ovvero l'arca dell'alleanza trafugata a Salomone nella notte dei tempi.

Non riusciremo a vederla, ma potremmo comunque sentirci degli Indiana Jones in erba per esserci andati così vicino...!

Lun 26/10/2015 - 19:18 Collegamento permanente

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uinsor

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uinsor

Il Tigray è una delle regioni più remote dell'atopiano Etiope, una regione di aspre montagne di roccia che strapiiombano verso la fossa della Dancalia, uno dei punti più bassi e inospitali della terra.

Tra queste montagne inaccessibili nel corso dei secoli, numerosi monaci hanno deciso di ritirarsi per una vita contemplativa in monasteri costruiti sfuttando le cavità della roccia. Per visitarli a volte ci si arrampica sulla roccia aggrapati a una corda che pende dall'alto, altre volte si cammina su percorsi scavati nella montagna. E' una delle esperienze più impressionanti e anche divertenti che l'Etiopia ci offre, e ovviamente non ce la faremo mancare. 

 

 

Dopo le fatiche della giornata potremmo anche essere ripagari, se siamo fortunati" dallo spettacolo delle "carovane del sale", lunghe processioni di cammelli carichi di lastre di sale che risalgono dalla Dancalia verso Macallè, dove il preziosissimo elemento verrà tagliato, venduto o scambiato nel locale mercato. Le tavolette di sale erano una volta usate come moneta, data la difficolta di reperirle. In ogni mercato etiope c'è una sezione dedicata al sale, pile di lastre che sembrano ghiaccio...

Gio 29/10/2015 - 13:23 Collegamento permanente

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