NOVITÀ
Venerdì, 7 Ottobre 2016

Tributo ai gruppi sorridenti e ai nuovi amici 



Alla fine è bello raccontarsi e raccontarvi e quindi eccovi i pensieri di una Vagabonda Doc al suo rientro. Così. Semplici. Senza filtri o pretese, puri.

ARTICOLO DI

Vagabondo

Tributo ai gruppi sorridenti e ai nuovi amici 



Testo e foto di:
Articola - Vagabonda Doc Articola

Questo raccontino sarà un raccontino un po’ diverso da quei raccontini che faccio di solito per descrivere un viaggio. Niente descrizione di montagne, monumenti, pesci colorati, voli aerei. Descriverò i miei compagni di viaggio, che si sa: sono loro che fanno di un viaggio un BEL VIAGGIO.

Quando ho cominciato a fare la Vagabonda DOC (allora ci chiamavamo tour leader) avevo tanto entusiasmo e poca esperienza: ho cominciato col botto con un gruppo pazzesco, la metà dei partecipanti sono diventati i miei migliori amici di oggi.

Poi si sono susseguiti i gruppi, i viaggi, le esperienze. Ho imparato tanto, mi sono migliorata, ho avuto grandi delusioni.
Viaggi andati bene, altri meno, ma sono cresciuta.
Dopo ogni viaggio andato così così mi sono rialzata e ho fatto tesoro dei miei errori, e ho cercato di migliorare per la volta successiva.

LA VOLTA SUCCESSIVA è arrivata in una calda sera di agosto quando sono partita da Malpensa alla volta di Kuala Lumpur. Preceduta da uno smodato utilizzo del forum, soprattutto da parte di Antonio (!), ed un cambio in corsa che ci ha fatto guadagnare la compagnia di Federica.

In aereo ho fatto le chiacchiere con Sandra, abbiamo riso, abbiamo mangiato ma soprattutto abbiamo dormito, e disturbato un po’ Michele.
Lo abbiamo svegliato apposta mentre dormiva e lo abbiamo ammorbato col nostro ciciarare… chi avrebbe mai detto che poi in viaggio sarebbe stato lui ad ammorbare noi con le sue canzoni? (Si, OK, io l’avrei detto perché Michele è uno dei BFFs che era con me anche nel primo famoso viaggio, però all’inizio, tutti credevano fosse proprio a modo e io ho mantenuto il segreto). 

A metà viaggio, mentre mangiavamo fette di torta e tè nero seduti per terra all’aeroporto di Doha ci siamo (ri)congiunti con la parte del gruppo che arrivava da Roma e lì è iniziata la nostra avventura. Questa avventura fatta di ragni giganti dai quali Antonella puntualmente mi salvava ogni sera in camera, febbri fulminanti passate il giorno dopo, febbri fulminanti passate il giorno dopo ma sostituite da improbabili sfregi sugli scogli (poi raccontate da Giovanni come «quella volta che in Malesia ho attaccato uno squalo»!), furti di cassa comune durante il bagno di mezzanotte, o delle cinque), trekking che dovevano essere lunghi 8 chilometri e invece diventavano di 18 (ed Ezio che era l’unico che aveva capito che «EITY» voleva dire «eighteen» è stato anche oggetto del nostro scherno), con conseguenti borbottii miei e di Chiara.

Ci sono state foto, video di tutorial (più o meno utili), video di canzoni, video di comizi, canzoni e comizi di Alberto, viaggi notturni, viaggi notturni con autisti pazzi, Mattia che dormiva per terra sul pullman durante il viaggio notturno con autista pazzo, bagni in piscina, Sara che diventava la vittima di «schiaccia sette» nel bagno in piscina, sigarette scroccate a Carolina (che nel frattempo nel trekking si era fatta mangiare da una formica gigante), i balli notturni di Ezio e Daria, Enzo che a volte era chiamato Ezio e quindi sono diventati Zenzio, Luca e la fantastica idea del giro sul mezzo anfibio a Malacca (però Luca quante volte ci hai salvati dall’oblio quando non capivo più quale era il nord e quale il sud) e poi tutte le risate e i momenti passati insieme che a volte si scordano ma appena si riguardano le foto non possono che riaffiorare e farci sorridere.

Insomma, non so se questo è un vero e proprio raccont(in)o di viaggio, forse è solo un tributo.
Ai viaggi belli, ai gruppi sorridenti, ai nuovi amici.
Alla prossima avventura tutti insieme!


Se volete partire anche voi, qui c’è il prossimo gruppo in partenza per la MALESIA: MALESIA E KOH LIPE FREAK STYLE DEL 26/12


Questa storia è stata scritta e vissuta dalla Vagabonda Doc Articola
Nasce a Milano l’8 febbraio 1987, alla tenera età di mesi 4 viene infilata dai coraggiosi genitori in una Peugeut 205 e trasportata, insieme al fratello, il biberon, il cavallo a dondolo e ombrellino anti-sole, in giro per l’Europa, in lungo e in largo. Sarà stato forse un colpo di sole (?), ma da allora pare non essere stata più lasciata dalla FERNWEH che, come la prof. di Tedesco insegnò qualche anno più tardi, letteralmente e poeticamente significa "Nostalgia dell'altrove, intesa come forte bisogno di viaggiare per esplorare il mondo". Parla bene l'inglese, il francese, un po' di tedesco e un po' di spagnolo.
Se volete sciverle, qui trovate il suo profilo: https://www.www.vagabondo.net/it/viaggiatore/articola


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