Mance nei viaggi di gruppo: sì? No? Perché?

Ci sono argomenti che vedranno sempre le persone dividersi.
Discutere.
A volte, ovviamente, dibattere con calore...
E sicuramente nei viaggi di gruppo uno dei momenti più a rischio è questo. Il famoso momento.
Per alcuni famigerato. Quell’istante in cui si sente dire: “Quanto vogliamo dare alla guida? E agli autisti?”.

Vi è già capitato?
A noi,sì. Al punto che ci sono stati gruppi che non hanno mai litigato, ma quando arrivava il momento di scegliere quanto dare nelle mance si schieravano in due fazioni opposte (ricordate i ghibellini e i guelfi? *biggrin* ).

E allora abbiamo pensato di parlarne apertamente.

Qual è la vostra opinione in merito alle mance in viaggio?

Abbiamo letto articoli finanziari a riguardo. Ascoltato pareri di guide locali. Confrontato le loro opinioni con quelle degli abitanti e poi parlato con la mamma che non c’entra niente, ma provate a dire una cosa sulla quale la mamma non ha la sua idea? ;)
Scherzi a parte... Non c’è nessuna regola universale o giusta in ogni situazione. Ma la nostra idea ce la siamo fatta e ve la spieghiamo nel dettaglio.

Non è un dovere!
Dare le mance in seguito a un viaggio con una guida o con gli autisti non è una regola. Anche se nel corso dei viaggi di gruppo sembra esserlo diventata, noi di Vagabondo crediamo nella meritocrazia. Sempre e comunque.
Se capita di trovare una guida pessima che non sa fare il proprio lavoro, per quale ragione va lasciata una mancia?

Importanza degli autisti.
La prassi vuole che si dia la mancia maggiore alla guida e in piccola parte agli autisti. Ci sono addirittura delle proporzioni precise che vengono indicate da alcuni tour operator.
Ma siamo certi che sia giusto ragionare per equazioni?

Quanto dare di mancia?
Questo il punto più delicato quando si va in Paesi poveri e lontani culturalmente dal nostro (in Europa e in Paesi come gli USA o l’Australia il problema non si pone in questi termini).
“Poverini, guadagnano poco, noi no... siamo in vacanza, dai non fare il tirchio!”

Ebbene no. Non è questione di tirchieria, ma di economia.
Non personale, bensì del Paese.

Il primo errore che spesso si fa, è esattamente quello di ragionare in euro. “Cosa vuoi che siano 15 euro a testa?”.
Alle volte 15 euro sono lo stipendio MENSILE di un professionista.
Avvocati, notai o medici, in alcuni Paesi, prendono 15 euro al mese. Gente che ha studiato per anni, faticato e conseguito una laurea nel proprio Paese e che lavora per il proprio Paese.
Di conseguenza dare ad un autista che lavora con i turisti 100 euro nel giro di una settimana, non è bontà o altruismo, ma è sbagliato.

Un’inchiesta aveva portato alla luce di come in Cambogia si stesse creando una situazione che spingeva i giovani a voler diventare guidatori di tuk tuk (quelli presi dai turisti) a discapito di ruoli amministrativi o politici... Solo che uno Stato ha bisogno delle proprie figure interne. Non trovate?

Altro dettaglio: dare a una guida una mancia non proporzionata ai costi di vita, significa consegnargli in mano un potere di arricchimento facile che non ha realmente guadagnato.
Se lo stipendio mensile medio del Paese è di 300 euro, dare in una settimana 200 euro di mancia alla guida o agli autisti, è sproporzionato.
Volete sapere i termini usati da chi compie le ricerche economiche? Danno all'economia. Anziché aiutare, si rischia di danneggiare il Paese che ci ospita.

Per questo, noi preferiamo informarci prima.
Sapere i reali costi del Paese che visitiamo e adattarci ai costi della vita locale, perché contribuire al turismo è una gran cosa, ma creare disequilibri, è tutt’altra roba.

Discorso diverso invece per le mance a quelle figure professionali che traggono parte del loro stipendio da questa prassi, vedi i camerieri in India per dire. Qui il discorso è più ampio, ma per farla breve: dalla nostra mancia dipende una parte del loro stipendio visto che là, e non solo là, lo stipendio è formato anche dalle mance. Come in America per sommi capi… E qui direi che siamo tutti d’accordo sul fatto che serve rispettare le diverse culture e le loro regole?

Formule per donare ce ne sono sempre tante. Le occasioni, le associazioni o le scuole o le realtà che ne hanno un gran bisogno, non mancano.
Ma donare nel modo sbagliato, può far del gran male.

Voi, cosa ne pensate?