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Giovedì, 28 Aprile 2016

La maledizione di Montezuma: avvistamenti in Messico!

Vi siete mai chiesti se le maledizioni leggendarie siano vere oppure no? Il nostro Doc Marco J. nel corso di un viaggio in Messico, ha dovuto pensarci...

ARTICOLO DI

Vagabondo

La maledizione di Montezuma: avvistamenti in Messico!

Testo di:
Marco Morelli - Vagabondo Doc MarcoJ

Montezuma è stato l’ultimo re di Tenochtitlan, la grandiosa città azteca rasa al suolo dagli spagnoli, ora rimpiazzata dala più prosaica e tentacolare Città del Messico. Il nostro, fuorviato da una serie di segni cosmici e antiche profezie, scambia Hernan Cortes, un conquistador tra i più sanguinari, per la reincarnazione del dio Quetzalcoatl e gli apre le porte della città. Per tutta risposta, gli uomini di Cortes saccheggiano e distruggono Tenochtitlan, imprigionano Montezuma e poi lo uccidono. Tutto questo per dire che Montezuma ha ottime ragioni per essere incazzato con gli europei: infatti, la leggenda vuole che prima di morire abbia lanciato una maledizione che ci colpisce quando tocchiamo la terra messicana. 


#1 avvistamento: maledizione - vagabondi 0-0

Per una settimana buona ci siamo illusi di averla scampata. C’erano state delle avvisaglie: aerei persi, bagagli che non arrivavano, ma tutto sommato eravamo 10 vagabondi felici alla scoperta di un paese che ci stava mostrando meraviglie. Ma non era ancora il momento adatto, e cioè quello peggiore, per manifestarsi. Tutto è iniziato la mattina presto a San Cristobal. “Stanotte ho avuto mal di pancia”. “Anch’io”. “Anch’io un po’ ”. “Io l’ho proprio passata in bagno”. “Io per il momento sto bene” (questa era l’unica partecipante che il giorno prima non aveva mangiato). Brutti segni. Il programma della giornata prevedeva il trasferimento a Palenque, nella giungla, dagli oltre 2000m delle montagne del Chiapas alla giungla al livello del mare, in pulmino per una strada famosa per le sue curve. 

Il nostro autista, Antonio, sembrava uscito da un film degli anni 50: camicia bianca, pantalone nero ben stirato, mocassino con fibbia, carnagione scura, capello corvino abbondantemente brillantinato e rasatura perfetta. Antonio doveva accompagnarci a Palenque e ritornare indietro, quindi aveva fretta. Quando gli riferisco dei sintomi e chiedo conferme sulla strada mi dice “sì e’ un po’ brutta, vuoi che ci fermiamo in farmacia a prendere la xamamina?”. Gli ho risposto che sicuramente non ce n’era bisogno, e siamo partiti. 

(non è Antonio!)

#2 avvistamento: maledizione - vagabondi 1-0

Ora, si potrebbe parlare a lungo di quanto sia successo nelle ore seguenti, ma mi rendo conto che potrebbe diventare ripetitivo, quindi mi limito ai punti salienti. Prendete la peggior strada di montagna che vi viene in mente, e allungatela per circa 200km, o 6 ore, in condizioni normali. Poi aggiungete dei dossi alti 40cm che vanno affrontati a passo d’uomo, e un autista che ha fretta, e quindi accelera come un pilota di formula uno ovunque può, per poi inchiodare ad ogni dosso e ad ogni curva. Combinate con 10 persone nella fase acuta di un’intossicazione alimentare e shakerate (tanto). La parte più divertente era vedere la disperazione aumentare sull’impeccabile faccia del flemmatico Antonio. Ad ogni nostra sosta d’emergenza (in media ogni quarto d’ora), il camion che aveva superato sull’unico pezzo di strada dritta ci ripassava, e lui lo guardava sconsolato. Ogni tanto, timidamente diceva “se riuscissimo a partire alla svelta…” e poi si fermava da solo di fronte all’ennesimo conato, gli occhi da cane bastonato. 



#3 avvistamento: maledizione - vagabondi 2-0

Il lato surreale del Messico si è improvvisamente manifestato quando a metà strada, a Ocosingo, ha cercato di proporci un buffet all you can eat gestito da un amico. Solo di fronte a 10 paia di occhi che lo guardavano tra lo stralunato e l’incredulo ha convenuto che forse una tazza di te’ sarebbe stata un’opzione più adeguata. 

Antonio ha subito un altro duro colpo nello sperduto paesino di Oxchuc: era giorno di paga, e il suo attraversamento ha richiesto un’oretta buona, con i pittoreschi indios che scendevano dalle montagne a prendere lo stipendio, parcheggiando macchine e pulmini proprio in mezzo alla strada, e noi che li osservavamo attraverso i finestrini, come zebre in un safari. Man mano che la strada scendeva, il caldo aumentava, fino a diventare torrido. Proprio lì in basso, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un simpatico villaggio zapatista che aveva bloccato la strada per rivendicare qualche particolare diritto violato, costringendoci a fare la sauna per una mezz’ora, troppo stanchi per scendere dal pulmino. Antonio, con le mani nei capelli, ha appoggiato la fronte sul volante e ha finalmente capito che stava combattendo qualcosa di più grande di lui.

(Una parte del gruppo Messico Freak Style protagonista di questo racconto)

#4 avvistamento: maledizione - vagabondi... Chi ha vinto

A prezzo di grandi sforzi, siamo arrivati nella giungla di Palenque. Era il 30 dicembre, e l’unica sistemazione era una camerata in un albergo immerso nella natura. 9 posti letto, da usare in 10. E un solo bagno. Per fortuna siamo riusciti a scassinare la stanza dei vicini assenti (cingalesi) e abbiamo usato anche il loro. Finalmente, siamo crollati sui letti come cetacei spiaggiati a smaltire la nausea. Ci siamo rimasti 14 ore di fila, immobili, ma, incredibilmente, ancora sorridenti. Dal balcone, delle scimmiette nere zompettano tra i rami degli alberi. “Cosa sono?” “credo siano scimme urla…” “UAAAAAAA”, una specie di rutto con volume sirena di ambulanza ci risponde e ci allieta il riposo. 

Direi che Montezuma si è tolto un bel sassolino dal calzare. 



Questa storia è stata scritta e vissuta dal Vagabondo Doc MarcoJ
Marco nella vita fa lo scienziato, e proprio il suo lavoro l'ha portato a vivere ad Amsterdam, Glasgow, Santa Barbara ed Avignone. Non si stanca mai di girare e nel tempo libero... viaggia! Ricorda un orso bergamasco per aspetto e stazza, e con gli orsi condivide curiosita’ e attitudine vagabonda.
Se volete scivergli, qui trovate il suo profilo: https://www.www.vagabondo.net/it/viaggiatore/marcoj 


 

Risposte

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ARTICOLO DI

EleB

EleB

Io c'ero! ;)

Ven 06/05/2016 - 19:09 Collegamento permanente

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