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Mercoledì, 9 Marzo 2016

Il Festival di Woodstock in Serbia: conoscete Guča?

Siete mai stati nel Festival considerato la Woodstock d'Europa? La nostra Vagabonda Doc Fransiscalidia sì e ci racconta cosa succede...

ARTICOLO DI

Vagabondo

Il Festival di Woodstock in Serbia: conoscete Guča?

Testo di:
Francesca Lidia Aggio Mattone - Vagabonda Doc Fransiscalidia


Guča che? Come si pronuncia? 

Gucia! Chiamala come ti pare, sappi che è la Woodstock d'Europa; ad inizio agosto di ogni anno dal 1961 ad oggi, nel mezzo della Morava Occidentale serba si riuniscono le maggiori gipsy band dei Balcani e la festa è grande, che dico, spaziale!

Qualcosa di simile può forse essere lontanamente paragonata ad un ritrovo di Alpini in giro per l'Italia, ad un Oktober Fest di Monaco. Bisogna aggiungerci tutto il resto però: ventiquattro ore non stop di rakija, tipica grappa di prugne, carni alla brace, tsunami di birra, orde barbare di ubriaconi nemmeno troppo molesti, nostalgici nazionalisti serbi e musica a profusione, ininterrotta, dall'alba alla notte per giorni interi.
I musicisti, in questa settimana di delirio legalizzato, sono i protagonisti indiscussi, professionisti nati dalla strada, di quelli che il ritmo ce l'hanno dentro, non perché titolati in conservatorio. Per noi che veniamo dall'altra parte dell'Adriatico sono nomi ignoti, ma lì sono star conosciute, in grado di trascinare un'inarrestabile tachicardia musicale tutta ad ottoni che non ha cessato di battere nemmeno durante la guerra degli anni '90. 


Sappi che, prima di entrare in paese, c'è il posto di blocco, sia in un senso che nell'altro e si paga il pedaggio, l'equivalente di un euro. E che fai, non lo dai al ragazzone tutto agitato che in serbo ti dice “ Muoviti dai, non vedi le macchine dietro?”. Almeno così mi è parso ci dicesse. Poi, dal nulla, dalla quiete della campagna serba, la confusione totale d'un tratto. La viabilità è deviata, c'è una fiumana di gente per strada ed i vari poliziotti non sono in grado di dare indicazioni reali, per l'occasione vengono richiamati da tutto il circondario. Quindi, prima o poi, si riesce ad arrivare nelle aree di parcheggio apposite, a pagamento anche quelle, al di là del torrente.

Ci sono servizi di bus diretti da e per Belgrado che da qui dista circa 160 chilometri. Probabilmente la soluzione migliore insieme ad una tenda dove dormire.
Le tende danno un effetto macchiaiolo, Guča non sarebbe tale senza di esse. C'è anche chi si accampa dentro il torrente, lo stesso dove ci si lava, dove si mangia e si fa anche ben altro!

foto di Irene Rondina 


L'altra soluzione è dormire nelle case e nei cortili della gente del luogo. Sono gli unici giorni d'affari a Guča e tutti si premuniscono per adibire letti, giacigli vari, molto fantasiosi, tanto il tempo si passa per strada e lì si collassa.
A noi sono capitate due stanze: una proprio da letto con qualche branda in aggiunta, l'altra era la cucina-salone dove sono stati montati due letti a castello, con i proprietari che entravano ed uscivano senza proferir parola. Non eravamo i soli, ovviamente. Un unico bagno e prezzo esorbitante per essere nel cuore della Serbia: 36 euro a persona, la notte più cara di tutto il viaggio! Col senno di poi, possiamo affermare che ne sia valsa la pena, bisogna però stare attenti alle truffe e noi ci siamo capitati in pieno.
Il sito di riferimento è www.guca.rs e nei contatti si può chiedere alloggio per tempo. Ma torniamo a noi...

 

Andare a Guča perché? 


Se ti piace ballare fino allo sfinimento la musica balcanica, è scontato.
Se hai voglia di vivere un film di Kusturica data la delirante e surreale energia che si riversa per le strade... oppure se ti va di cogliere particolari eccentrici di questa cultura, in parte  ancora sconosciuta.

Per le bancarelle, ad esempio, si trovano magliette con ritratti di Milosevic e Putin, immancabili i cappelli dei cetnici, le truppe monarchiche serbe che combatterono durante la Seconda Guerra Mondiale contro i partigiani di Tito, poi banditi in epoca comunista. Ma lì, anche questo lato cupo della storia balcanica diventa teatro di strada, i vecchietti indossano le uniformi con a fianco le ragazze scosciate che ballano e si fanno una foto con loro.

Tutto confluisce verso lo stadio: le orchestre di ottoni che si contendono il titolo annuale, il palco grande, la festa di massa, le guardie di sicurezza più slave che abbia mai visto, le scene più inenarrabili lì si trovano. Quel che è difficile trovare al mattino dopo, invece, è la colazione. Una sana colazione, perché bar, chioschi e bancarelle vendono solo carne, contorni ed alcolici. Alle nove del mattino si trova la gente seduta a bere caffè corretto o birra, sempre nel pieno della musica di strada.

A quell'ora un solo panettiere e davanti il mercato della frutta, mentre trombe, tromboni, bombardini e grancasse risuonavano quanto gli stereo altisonanti onnipresenti. Altra scena e nuovo ciak, andate a Guča e ballate!


Per chi vuole vivere questa esperienza, scoprire la Serbia, godere appieno di questi luoghi e magari vedere anche il Festival... 
Eccovi il viaggio di Vagabondo di cui Fransiscalidia ha raccontato un episodio: Balcani on the road  

 

Guca Trailer - Promo from Red Earth Studio on Vimeo.

 


Questa storia è stata scritta e vissuta dalla Vagabonda Doc - Fransiscalidia
Francesca vive sul lago di Como ed è laureata in Conservazione dei beni culturali ad indirizzo musicologico. Insomma mangia pane, viaggi e musica! Ha un sogno nel cassetto: completare la sua collezione di strumenti musicali, li raccoglie in tutto il mondo e cerca sempre di imparare a suonarli!
Se volete sciverle, qui trovate il suo profilo: https://www.www.vagabondo.net/it/viaggiatore/fransiscalidia 

Risposte

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Torniamoci!

Ven 11/03/2016 - 11:20 Collegamento permanente

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tessy982

tessy982

Serbia e Bosnia, sono paesi veramente sottovalutati! Io ci tornerei domani ( tra l'altro il festival mi manca...quasi quasi...)

Mar 29/03/2016 - 14:48 Collegamento permanente

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Riccardo89

Riccardo89

Ciao ragazzi! Io ho intenzione di andare al festival e stò cercando dei compagni di viaggio! Sono delle Marche e avevo contato di prendere il traghetto dal porto di Ancona per poi arrivare in Croazia e da lì, tramite treni o bus, arrivare al Guca! Ovviamente oltre al festival vorrei godermi il viaggio, quindi fare qualche stop almeno nelle città principali! Chiunque fosse interessato mi faccia sapere! *biggrin*

Gio 07/07/2016 - 21:42 Collegamento permanente

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