NOVITÀ
Martedì, 22 Luglio 2014

Come perdere una valigia può farti trovare te stessa

Questa è una bella storia, di quelle che ti migliorano la giornata dopo che le hai lette.

ARTICOLO DI

Aroundtheworld

E’ una storia talmente bella, questa, che ci ha messo un anno e mezzo a uscire e venire raccontata. Ma meglio tardi che mai, Smarro me l’ha rivelata recentemente e io ora la racconto a voi.

Nel dicembre 2012 la ventenne Antonella preparava la valigia per il Kenya, un viaggio di gruppo fatto con Smarro e altri vagabondi, un’esperienza nuova e un continente lontano. Cosa portare? Antonella pensò: tutto. E fece un valigione allucinante con dentro ogni tipo di vestito e cremetta conosciuti dall’uomo e – soprattutto – dalla donna. Non solo, i suoi amici e parenti per Natale le avevano regalato ogni sorta di tecnologico articolo da campeggio, dalla torcia al depuratore d'acqua.

All’aeroporto la sua valigia spiccava tra le altre per essere la più alta, la più larga e la più pesante. Smarro ci fece anche dell’ironia.

All’arrivo a Nairobi, sul nastro trasportatore, uscirono tutte le valigie. Tranne, ovviamente, quella di Antonella. Il destino ha il senso dell’umorismo.

Antonella non aveva nulla con se. Un attimo di panico la assalì. E ora? Ma quando si viaggia in gruppo è come avere 10 cervelli e 10 valigie e quindi subito i compagni di viaggio le prestarono delle cose. I giorni passavano tra mervigliosi parchi, notti equatoriali in tenda e avvistamenti di animali e la valigia non arrivava. Era finita in un altro aeroporto, come se avesse deciso di fare un altro viaggio, diverso da quello della sua proprietaria.

Smarro, che al ritiro bagagli aveva tremato all’idea di Antonella senza vestiti, si stupì piacevolmente del fatto che l’ansia da valigia scomparsa non sfiorava neppure questa ragazza, che anzi stava vivendo una vacanza bellissima con le poche cose avute in prestito dai compagni di viaggio.

Alla fine del viaggio la valigia Antonella l’aveva addirittura dimenticata. Un giorno andarono a visitare un orfanatrofio. Fu un’esperienza intensa per tutti. All’uscita una sorpresa: la nostra guida kenyota li aveva raggiunti e teneva in mano… la valigia!

A quel punto, e qui sta la forza straordinaria di questa storia, e di questa ragazza, Antonella camminò verso la valigia. Senza una parola la mise su un tavolo dell’orfanatrofio e la aprì. Ma non per controllare che ci fosse tutto. La aprì per prendere un paio di pantaloncini, che le servivano. Lasciò tutto il resto, compresa la valigia, alle bambine dell’orfanatrofio. Tutto.

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Avevo già ringraziato Antonella per il bellissimo feedback che ci mandò al ritorno. Ma allora non sapevo la storia della sua valigia, così me lo sono andata a rileggere oggi.

Ve lo copio e incollo qui

Il viaggio in Kenya va fatto con la consapevolezza che una volta li non vi saranno concesse lamentele o indecisioni , bisogna cogliere istantaneamente tutto quello che il territorio puo offrire , da una leonessa che sfama i suoi cuccioli con una zebra , a un popolo masai che sacrifica un capretto . E'un viaggio intenso , un viaggio che vi riempirà gli occhi di colori intensi e il cuore di puro calore . Io nella mia Africa ci manderei tutti coloro perennemente insoddisfatti affinché" possano apprezzare quel che hanno e vivere senza invidia, poi ci manderei le donne superficiali , quelle che basano tutto Sull apparire e sul narcisismo e che dispensano sentimenti facili al fine che possano capire l importanza dell umilta" e del vero calore umano , ci manderei chi non sa stare da solo al fine da capire che c e" chi di solitudine vive e sopravvive, ci manderei tutta quella gente che mette il muso ,che si offende e che non riconoscere i sentimenti buoni, ci manderei chi non sorride mai, chi dispensa malumore e chi non ti chiede come stai?! ... Ci manderei chi pensa di essere triste e poco capito , perché sarei sicura che una volta li si sentirebbe la persona più fortunata del mondo .. !! Ci manderei ognuno di voi...... Perché sarei sicura che al vostro ritorno vi troverei di gran lunga migliori!! ;-)

Antonella

PS Smarro mi ha anche raccontato che Antonella qualche mese dopo ha riviaggiato con lui nel gruppo California. Aveva una valigia piccolissima.

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Risposte

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Grazie per avere raccontato questa bellissima storia! :)

Mer 23/07/2014 - 17:19 Collegamento permanente

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_Nur_

_Nur_

Bellissima! Grazie.

Gio 24/07/2014 - 15:37 Collegamento permanente

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la kida

la kida

bellissima storia, grazie :)

Ven 25/07/2014 - 11:21 Collegamento permanente

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mar67

mar67

grazie a Sarita per aver condiviso questa storia

e complimenti ad Antonella per come ha affrontato l'imprevisto

e soprattutto per la sua generosità

max

 

 

Ven 25/07/2014 - 16:16 Collegamento permanente

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LoredanaM

LoredanaM

Grazie! 

Sab 26/07/2014 - 16:28 Collegamento permanente

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liz91

liz91

Questa storia mi ha emozionato davvero tanto e mi ha anche fatto riflettere...

Gio 07/08/2014 - 12:01 Collegamento permanente

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