Come essere veramente "gnocche" in un viaggio Freak Style?

Come essere veramente "gnocche" in un viaggio Freak Style?

Testo e foto di: 
Teresa Buffa - Vagabonda Doc -Terry-

Se me lo chiedevate tre anni fa, sicuramente era impossibile che fossi io quella che adesso vedo riflessa in una vetrina luminescente dell'aeroporto di Milano.

Accanto a me c´è Zhu la mia vicina di sedile in aereo, una ragazza che viene da Hong Kong per visitare l´Italia, guardo anche lei riflessa e penso che abbia volato per almeno venti ore, di cui solo le ultime sette accanto a me. Indossa dei jeans blu stretti fino alle caviglie, un bellissimo paio di stivaletti scamosciati con tacco di media altezza, si avvolge in un delizioso cappottino trapuntato con fantasia autunnale e il tutto lo completa con un con un enorme fiocco al lato in stile reale di Inghilterra. Anche in viso è radiosa ha la pelle candida, nemmeno una borsetta sotto gli occhi o un segno di affaticamento. Niente. 

Rassegnazione numero uno: è assolutamente perfetta. 

Arrivano i primi bagagli, ovviamente lei prende il suo maxi trolley, mi fa un sorriso e un segno che mi aspetterà.
Sposto ancora lo sguardo su di me: ho un paio di leggings che erano blu, ma sono più tendenti allo slavato; una maxi felpa grigia tutta sgualcita e un paio di scarpe da ginnastica ancora sporche di fango. Sul volto delle splendide occhiaie da panda e un solco sulla guancia destra creato dal poggiatesta in aereo, credo almeno di non essere totalmente maleodorante! Spunta sul rullo il mio zaino azzurro fata turchina, tutto incellofanato che sembra un grande baco da seta. Lo scarto dall´involucro e lo indosso sulla schiena e tengo lo zainetto piccolo sul davanti. Nell´operazione faccio il tragico errore, di riguardarmi riflessa.

E arriva la rassegnazione numero due: questa mattina per me non ha proprio l´oro in bocca.

Nessuno mi ha mai detto che sarebbe stato un duro colpo per il mio sex appeal viaggiare Freak Style, perché ammettiamolo prima di partire per l´altra parte del mondo forse noi donne non consideriamo una serie di fattori... 

1) La nostra conformazione genetica non ci permette di avere capelli sempre perfetti!
Per quanto vi possiate sforzare, non lo saranno mai, quindi dimenticatevi le attese più rosee per le fotografie, scordatevi che tutto quello che avete infilato nel beauty case vi salverà e soprattutto che la coda sia davvero una buona idea. Armatevi di forcine e tanta autoironia e rassegnatevi al fatto che la giapponese di turno che si fa il selfie accanto a voi sarà sempre e comunque più gnocca! 

2) Le mutazioni sono repentine e sempre in agguato
Non è raro in viaggio andare a letto tranquille e svegliarsi al mattino con un mega brufolo in faccia; oppure depilarsi benissimo per andare in spiaggia, e alle ore tredici sembrare un lupo mannaro; o avere un attacco di Tutankhamon (detto volgarmente cagotto), ed essere preferibilmente più lontane possibili da un bagno praticabile.
Se si dice che il corpo sia una macchina straordinaria, sappiate che in viaggio a volte s’inceppa!

3) Le catastrofi naturali lo sono ancora di più
Perché diciamocelo, saremo anche un po’ bruttine, eppure qualcuno non resisterà al nostro sapore di vissuto e dopo tanta strada ci sentiremo finalmente desiderate.
Adoni dal fascino esotico? No, ma vi assicuro che zanzare, mosche, altri insetti pungenti di nomi e provenienze sconosciute e piante orticanti, non aspetteranno altro che il vostro passaggio. Addirittura se portate pazienza e tenete vivo il prurito, saranno dei bellissimi trofei da mostrare alle vostre amiche al ritorno! Altro che succhiotti! 

4) I vestiti nuovi non servono a niente
Sì perché anche se avete comprato dei pantaloni a fantasia perfetti per quel tipo di viaggio, quando meno ve lo aspettate, si romperanno. Ecco perché sono una promotrice della politica di lasciare spazio nello zaino per le cose che si comprano in loco. Sono rare le volte in cui io non abbia mai buttato niente o in cui non abbia mai smontato un capo d´abbigliamento. La cosa negativa e che in quel capo ci avevate creduto, quella positiva e che nessuno avrà mai la vostra stessa t-shirt con quel bellissimo attore indiano sconosciuto!

5) Non avrete mai l´attrezzo giusto al momento giusto 
Sempre per la politica meno è meglio, non avrete mai uno spingi cuticole quando serve, ago e filo per un bottone saltato, la pinzetta per un pelo cresciuto storto, la crema solare nei punti giusti per non uscire a strisce, uno smalto quando si sbeccherà il vostro o un rossetto color lampone da abbinare ai nuovi sandali.
Arrendetevi la triste verità è che il viaggio andrà avanti comunque nonostante queste piccole tragedie... (Per fortuna).

Così riosservo Zhu e stranamente non mi viene la voglia di infilarmi nel primo bagno a rimettermi in ordine, e per la prima volta non invidio per niente quel suo essere perfetta.
Ci vuole un sacco di fatica a esserlo.
Vi dirò anche che non m’importa molto se uscita da quest’aeroporto mi guarderanno tutti un po’ come se fossi un marziano, nel mio zaino e sulle mie occhiaie ci sono storie che non si possono raccontare guardandomi semplicemente dall´esterno. Forse se mi fossi ostinata anch’io, a essere sempre perfetta, non mi sarei permessa tutte le esperienze che ho vissuto e quelle che ancora farò da quando ho deciso di rilassarmi e di viaggiare con lo zaino in spalla.

Alzo la testa per congedare Zhu, che nel frattempo si lamenta di sentirsi molto stanca e provata, la guardo e le dico: “Non ti preoccupare sei sempre bellissima, arrivederci!”; a lei gli s’illuminano gli occhi e ricaricata mi risponde: “ Anche tu sei molto forte! Buona fortuna”.

E con quest’affermazione Zhu mi ha insegnato il fattore più importante: c´è un'altra bellezza oltre a quella del rossetto, che è ben visibile a chi ci osserva, cioè quella che viene da dentro di noi. 

Questa storia è stata scritta e vissuta dalla Vagabonda Doc -Terry-
Terry è così come la si vede, genuina, spigliata e solare, ama stare in mezzo alla gente ed è una trascinatrice per natura . Nella vita si camuffa da responsabile per la sicurezza sul lavoro, ma appena può, come un supereroe sveste i panni da timida impiegata e veste i panni di viaggiatrice, alla ricerca di esperienze nuove da portare nel cuore e da condividere con gli altri.
La passione per il viaggio la accompagna sin da piccolina, muovendo i suoi primi passi in un lungo tragitto in treno, ovviamente da quel momento non si è più fermata. 
Se volete scrivergli, qui trovate il suo profilo: https://www.www.vagabondo.net/it/viaggiatore/terry-0