Ruta Guatemala, un'idea speciale
20 Giorni - 19 Notti

15 Febbraio 2011

Viaggio passato

Ruta Guatemala, un'idea speciale - 15 Febbraio

Viaggio Passato: 15 February 2011

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

15 Febbraio 2011    20 Giorni - 19 Notti

A richiesta di 2 vagabondi apriamo una data fuori stagione per Ruta Guatemala.

Le quota di Ruta Guatemala versione lunga (3 settimane) sono:
Primi 9 giorni di viaggio (fino a Flores) USD $ 860
a persona
Primi 17 giorni di viaggio (fino ad Antigua inclusa ultima notte) USD $
1475 a persona.
Tutta (20 giorni) USD $ 1750 a persona.

Ecco il programma:

Giorno 1 – martedì 15 febbraio – Antigua –
ascesa al vulcano Pacaja - Antigua

Si parte da Antigua con il pulmino di Ruta Guatemala. In un’ora arriviamo alle
pendici del vulcano Pacaya. Via, in marcia! Ci si mette due ore a salire. Si
può fare benissimo con le scarpe da ginnastica ma calcolate che si cammina per
l'ultima ora affondando i piedi nella sabbia nera. Niente Superga bianche (a
meno che non vogliete poi buttarle). Si arriva sul cratere. Se il vulcano non è
in eruzione ci si può sporgere (ma bisogna proteggersi la bocca e il naso dai
fumi), se il vulcano sta eruttando si rimane a distanza e ci si porta le
bistecche da cuocere sui rivoli di lava in raffreddamento, come abbiamo fatto
l'anno scorso. I panini con bistecca migliori del mondo!
Un brindisi sulla sommità del vulcano e poi si scende.
PS Se qualcuno ha problemi a camminare può salire a cavallo!
Si torna a dormire ad Antigua.

Giorno 2 – mercoledì – Antigua - Panajachel - gita in barca al lago Atitlan -
Panajachel

Oggi ce ne andiamo a fare una bella gita di tutta la giornata in barca sul
mirabile lago Atitlan, protetto dei suoi due vulcani.. Facciamo tappa in 3 dei
paesini che costeggiano il lago. Sono dei pueblos davvero interessanti, perché
popolati da indios che tuttora mantengono le loro tradizioni. Le donne qui
indossano gli huipiles tradizionali, ricamati con stormi d'uccelli in volo. In
particolare Santiago Atitlan è famoso per Maximon, uno strano idolo, un
incrocio tra un dio maya e il san Simon cristiano. La sua statua è di legno, ha
gli occhiali scuri, la cravatta e il doppiopetto e due cappelli in testa. Ogni
anno, a Pasqua, lascia la famiglia che lo ospita e passa ad una nuova, che
appronta per lui una stanza cerimoniale ed un'orchestra perpetua. I pellegrini
sfilano chiedendo favori e miracoli in cambio di offerte di candele, birra,
sigarette e rum. L'idolo ligneo Maximon, placido, osserva questa umanità in
trasformazione. Il fumo del suo sigaro sale al cielo mescolandosi alle
esalazioni dei vulcani che minacciano e proteggono questa terra. Nel pomeriggio
si torna a Panajachel. Un po' di relax, un aperitivo di fronte al lago.
Dormiamo a Panajachel.

Giorno 3 – giovedì - Panajachel - Chichicastenango  - Panajachel
La mattina non ci perdiamo la visita al famosissimo mercado indio di
Chichicastenango, dove vagabondi e vagabonde riempiranno la loro borse di
oggetti fantastici.
Rimontati sul pulmino arriviamo torniamo al lago Atitlan. Si dorme una seconda
notte a Panajachel.

Giorno 4 - venerdì -  Panajachel - mercato di Sololà - Antigua

Dato che oggi è venerdì ce ne andiamo al mercato di Solola, che non è turistico
come quello di Chichi ma è ugualmente bellissimo da vedere.
Nel pomeriggio torniamo nella bellissima Antigua Guatemala, dove si dorme.

Giorno 5  - 19 feb - Antigua –  Copan

Partiamo presto per il lungo trasferimento a Copan, in Honduras. Ma la strada è
buona e a parte un po’ di traffico sulla circonvallazione di città del
Guatemala si viaggia veloci. Nessun problema per il passaggio della frontiera.
Se tutto va bene per l’ora di pranzo siamo a Copan, dove si visita il
bellissimo sito archeologico che contiene alcune delle opere di scultura più
famose ed importanti del periodo classico maya. È il sito più noto
dell'Honduras ed è stato proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Copan
è un sito enorme ma poco fin'ora è stato strappato alla giungla. Gli archeologi
stanno ancora scavando sotto le costruzioni. Si dorme nel vicino villaggio di
Copan Ruinas.

Giorno 6  - domenica 20 feb - Copan – Quiriguà - Rio Dulce - Livingston
Torniamo in Guatemala e andiamo verso est, attraversando chilometri e
chilometri di piantagioni di banane. E’ d’obbligo una breve sosta al sito
archeologico di Quiriguà, dove possiamo ammirare splendide stele scolpite. Poi
la vegetazione si infittisce e arriviamo a Rio Dulce, dove lasciamo il pulmino
e ci imbarchiamo su una lancia che ci fa scendere il grande fiume. Un bagno
nelle sorgenti calde e poi via, tra muri di alberi che si chiudono sulla nostra
testa, in questo piccolo ecosistema che ricorda la foresta amazzonica.
Possibili avvistamenti di caimani, bradipi, tucani e altri animali di cui
ignoravate l'esistenza. Alla fine approdiamo su Livingston, una lingua di terra
stretta tra il delta del fiume e il mar dei Caraibi. Qui dormiamo una notte,
approfittando della vita notturna che è sempre varia e simpatica (la
popolazione, interamente di origine caraibico giamaicana, si diverte
parecchio). A Livingston l’atmosfera è rilassata e la civiltà lontana, le
posadas non sono il massimo del confort e nel vostro bagno non ci sarà l’acqua
calda. Ma vi divertirete!

giorno 7 - Livingston - Rio Dulce - Finca Ixobel
Oggi in barca torniamo a Rio Dulce, risaliamo sul pulmetto e in un paio d'ore
di strada siamo alla Finca Ixobel, un tipico agriturismo guatemalteco in mezzo
alla natura. Con il temine “finca” si intende una fattoria, una azienda
agricola. Qui assaporerete una parte importante della vita rurale
centroamericana, con i suoi tempi e i suoi orari scanditi dalla natura. Finca
Ixobel è in campagna, a 600
metri di altitudine, ai piedi delle montagne. Il fiume e
la jungla tutto intorno creano un paesaggio idilliaco. Si dorme in casette di
legno, con o senza bagno privato, tutte molto carine, dotate di amaca e di
candele per chi si è stufato della solita corrente elettrica (che comunque è
presente). Si mangia tutti insieme nell’area ristoro, dove le donne della finca
preparano un sacco di buon cibo a prezzi davvero contenuti. E’ un posto dove
socializzare con altri viaggiatori, che in genere sono ragazzi guatemaltechi e
nord europei (pochissimi gli italiani, praticamente ci sono solo i Vagabondi).

Giorno 8 - Finca Ixobel - Tikal – Flores

Sveglia prima dell'alba per arrivare a Tikal prima dei torpedoni di turisti.
Per fortuna il sito archeologico è grande e la massa di visitatori si disperde
per la jungla. Non vi stiamo a descrivere la magnificenza del sito archeologico
di Tikal, perché ci sarebbe davvero troppo da dire. Sappiate solo che è una
meraviglia unica al Mondo! La nostra guida ci porterà su e giù per le piramidi
più nascoste. Se sentite urlare tra gli alberi potrebbe essere un gruppo di
giapponesi oppure un gruppo di scimmie urlatrici, chissà. Attenzione anche ai
pizotes che vi rubano la merenda!
Nel primo pomeriggio si torna a Flores. Dormiamo a Flores.

Giorno 9 – mercoledì - Flores - BELIZE CITY/ MARE
La prima parte di Ruta Guatemala è finita.
Nei prossimi 3 giorni il pulmino aspetta qui a Flores. Per chi ha voglia di
mare consigliamo di trascorrere 3 giorni sugli splendidi isolotti beliziani.
Quella del Belize è la seconda barriera corallina del mondo. Nello spirito di
Ruta Guatemala vi consigliamo cayo Caulker, isolotto giovane e simpatico. Se lo
volete vi prenotiamo la corriera per Belize city (il biglietto lo pagate
direttamente in biglietteria). Il bus vi porterà a 500 metri dal porto di Belize
city, da dove partono le barche pubbliche che in un'ora vi scaricano su cayo
Caulker o cayo San Pedro. Lì è molto semplice trovare da dormire (tanti gli
alberghetti, anche per chi non ha prenotato) e da mangiare (ristorantini sulla
spiaggia).

Chi non va al mare può organizzare da solo o con noi un'alternativa
archeologica oppure un piccolo trekking.

Giorno 10 - MARE o altro
 
Giorno 11  - MARE o altro
 
Giorno 12 - sabato 26 feb - MARE (o altro) - Flores

Giornata di trasferimento per chi torna dal Belize e per chi arriva da altre
parti del Guatemala. L'appuntamento è nel primo pomeriggio (ore 15:00) a
Flores. Scesi dalla vostra corriera ritroverete… il mitico pulmino di Ruta
Guatemala!
Si dorme tutti a Flores.

Giorno 13 – domenica - Flores – Ceibal – Laguna de Lachua
Partiamo all’alba e dopo qualche ora di strada di nuovo abbandoniamo il nostro
pulmino per… una barca. In due ore di lancia risaliamo il rio de la Pasion, che scorre in mezzo
alla jungla, ed arriviamo al sito archeologico di Ceibal.
Ceibal non è frequentata dai turisti, che non sopportano le sue zanzare (non
malariche ma fameliche!). A noi invece piace perché qui ci sentiamo degli
Indiana Jones, ci sentiamo come si è sentito il primo uomo che è arrivato da
queste parti e ha capito che sotto la jungla c’era una città: in mezzo ad una
fittissima vegetazione, tra le grida di invisibili animali (scimmie
soprattutto) appaiono come in sogno stele di pietra e piramidi.
Torniamo al pulmino e ripartiamo verso la  laguna de Lachua, in una zona
del Guatemala poco nota ai turisti e perciò assolutamente intatta. Prima di
arrivare compriamo del cibo per i prossimi giorni. Qui non ci sono ristoranti!
Si cucina tutti insieme nella grande cucina a nostra disposizione dal parco.
Arrivati nei pressi del lago nel pomeriggio, lasciamo il pulmino e lì il grosso
dei bagagli. Partiremo a piedi con uno zainetto con il minimo indispensabile,
le provviste e l’acqua. In un'ora e mezza di cammino (in piano, quindi non
impegnativo) raggiungiamo la laguna. E’ un lago perfettamente circolare immerso
nella jungla. Ci sono molte teorie riguardo alla sua formazione: c’è chi
sostiene che sia vulcanico e chi lo attribuisce a un gigantesco… meteorite!
Qui al parco di Laguna de Lachua i turisti sono ridotti al minimo ed è difficile
avere i permessi per entrare. A noi Vagabondi, per fortuna, i rangers li danno,
perché sanno che ci comportiamo bene e siamo dei veri ecologisti. L'alloggio
nel parco è spartano ma il posto è davvero fantastico. Si dorme in capanne di
paglia, sono molto carine e con zanzariere sui letti. Il bagno è in comune e la
doccia è fredda (ma l’acqua della laguna è bella calda!). E’ uno di quei parchi
ancora non scoperti dal turismo perciò sbrigatevi ad andare. E se le regole del
parco vi sembrano troppo rigide (non si può fumare, la sera non si deve far
rumore, i bagni ecologici provocano stitichezza) pensate che questo è uno dei
pochissimi posti del Centro America dove vive ancora il giaguaro e dove aria e
acqua sono pulite al 100%. Se non ci credete nuotate nel lago, in quest’acqua
calda e trasparente, e guardatevi intorno.

Giorno 14 - lunedì 28 feb - Laguna de Lachua
Un'intera giornata nel parco della Laguna de Lachua. Per vivere la foresta e i
suoi abitanti, ovvero 3 persone (i rangers) e infiniti animali.

Giorno 15 - 1 marzo - Laguna de Lachua - Coban
Dopo l’ultimo meraviglioso bagno nella laguna si riparte e si torna al pulmino.
Saliamo sulle montagne e facendo un lungo viaggio tra strade sterrate e
montagne andiamo a dormire a Coban, una cittadina situata a 1320 metri di
altitudine. E' famosa per il suo Vivero Verapaz, un giardino pieno zeppo di
coloratissime rare orchidee, che visitiamo.

Giorno 16 – mercoledì - Coban – Semuc Champey - Biotopo del Quetzal
Oggi partiamo per le meravigliose cascate di Semuc Champei. L’ultima mezz’ora
di strada per raggiungerle non è delle migliori e ricorriamo ad un pick up che
si arrampica su queste montagne verdissime. Arrivati a Semuc Champei abbiamo
tutto il tempo di rilassarci e di fare un bel bagno più tuffi nei suoi freschi
laghetti dove. Il panorama dal mirador in alto (ci vuole una mezz’ora di salita
a piedi) è davvero spettacolare.
Nel pomeriggio ripartiamo e con il nostro pulmino andiamo a dormire al Biotopo
del Quetzal.

Giorno 17 - 3 marzo - Biotopo del Quetzal – Salto del Chilasco - Antigua

Al Biotopo del Quetzal ci si sveglia all’alba per sperare di vedere il celebre
uccelletto Quetzal, tanto caro sia ai guatemaltechi antichi (ovvero la
popolazione maya) che agli odierni (che hanno addirittura scelto il suo nome
per la loro moneta). C’è chi pensa che sia estinto ma… non è vero! Il gruppo di
Sarita dell’estate 2009 è riuscito ad avvistarlo e a fotografarlo, come anche
altri vagabondi. Grazie all'esperienza di Walter sus companeros come
avvistatori speriamo proprio di vederlo.
Le foreste di questa zona sono anche popolate da bradipi, pizotes, scimmie,
pappagalli, tucani e altri uccelli (sono 87 le specie di volatili che si
possono ammirare in questo parco!). Per non parlare di piante aeree e felci.
Dopo colazione ripartiamo e ci fermiamo a camminare nel parco del Salto de
Chilasco, una impressionante cascata alta 130 metri in mezzo alla
jungla. Dicono sia la cascata più alta di tutto il centro America. Per
arrivarci c'è da fare un piccolo trekking, 3 ore circa di camminata andata e
ritorno durante i quali speriamo si incrociare gli  animali che popolano
questa foresta pluviale.
Stanchi, ma spero soddisfatti, torniamo a dormire ad Antigua Guatemala.

Giorno 18 – venerdì 4 marzo - Antigua - Monterrico
Giornata di spiaggia e relax in questo piccolo villaggio sul Pacifico. Visita
al biotopo delle tartarughe marine, bagni, relax e, per i più avventurosi,
surf. E' possibile anche visitare un progetto di volontariato nei dintorni, una
piccola scuola i cui giovani studenti vi accoglieranno a braccia aperta.
Notte a Monterrico.

Giorno 19- Monterrico
Una bella giornata di spiaggia qui a Monterrico. Quando cala il sole facciamo un bel falò di fine viaggio in spiaggia.

Giorno 20 - domenica 6 marzo - Monterrico – Antigua
Lasciata Monterrico vi riportiamo ad Antigua. Per alcuni la Ruta Guatemala è finita, ma il pulmino continua a girare…

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Se arrivate qualche giorno prima possiamo provvedere a venirvi a prendere all'aeroporto e farvi dormire ad Antigua.

Se volete possiamo prenotarvi il bus per Belize city puerto.

Forum del viaggio

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ARTICOLO DI

Rosuccia

Rosuccia

Ciao ragazzi! I due vagabondi che parteciperanno saranno: Rosuccia e Stefano66

Un grazie a Sarita che ci ha "accolti" :-) e a quanti decideranno di dividere con noi questa splendida avventura!

Gio 11/11/2010 - 10:13 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Rosuccia

Rosuccia

Ciao ragazzi! I due vagabondi che parteciperanno saranno: Rosuccia e Stefano66

Un grazie a Sarita che ci ha "accolti" :-) e a quanti decideranno di dividere con noi questa splendida avventura!

Gio 11/11/2010 - 10:13 Collegamento permanente

Bene, allora sarete in 4 a partire, se non si aggiunge nessun altro.

Mi avete mandato qualche domandina via mail ma rispondo qui, così tutti possono leggere:

"ho visto che troveremo una tensione elettrica diversa dall'Italia;
asciugacapelli, caricabatterie, ecc., funzionano lo stesso o, oltre
all'adattatore per la presa, serve qualcos'altro?
"

Ormai tutti gli apperecchi elettronici funzionano con la doppia tensione. Vi basta una presa/adattatore per le spine americane (a lamelle piatte), che potete acquistare in qualsiasi negozio al modico costo di 1 euro.

Bè ragazzi, salutatemi tanto Walter. L'ho sentito al telefono qualche giorno fa e s'è quasi offeso nel sentire che quest'anno vado in Nicaragua e non da lui :) Però gli ho promesso di tornare. Magari l'anno prossimo.

Mar 01/02/2011 - 13:20 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Stefano66

Stefano66

E noi non vediamo l'ora di incontrarlo!!!

Grazie Sarita.

A presto

Mar 08/02/2011 - 21:05 Collegamento permanente

ARTICOLO DI

Dag

Dag

Ciao

anche noi siamo pronti. Ti saluteremo il Guatemala!!!!

ciuuuu

dag

Mer 09/02/2011 - 16:19 Collegamento permanente

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