Indonesia Freak Style
17 Giorni - 16 Notti

5 Agosto 2018

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Indonesia Freak Style - 5 Agosto

Viaggio Passato: 05 August 2018

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

5 Agosto 2018    17 Giorni - 16 Notti

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Cla85

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Lun 30/07/2018 - 23:47 Collegamento permanente

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Cla85

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Lun 30/07/2018 - 23:34 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Ragazzi ho fatto una fatica estrema a caricare le foto  per problemi di connessione,ma ce l'ho fatta!!!!!*DANCE*

domani vi parlerò di Bali

Notte

Lun 30/07/2018 - 23:51 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Ciao vagabondi,

Stasera vi racconto qualcosa sulla seconda isola che visiteremo, Bali.

Questa piccola ed eterogenea isola è una delle principali mete dell'Indonesia. Si caratterizza per le sue verdissime terrazze coltivate a riso, la sua miriade di templi hindu, le sue lunghissime spiagge frequentate dai surfisti ed infine per l'ospitalità del suo popolo!

Il boom del turismo a Bali è iniziato nei primi anni 70, ha determinato molti cambiamenti, tra cui la costruzione di nuove strade, di impianti di telecomunicazione, di scuole ed ospedali. Purtroppo questo fenomeno non ha avuto solo risvolti positivi, ma anche negativi soprattutto in campo ambientale e sociale.

La cultura balinese è unica e autentica! Spiccano: la sua peculiare interpretazione dell'hinduismo e le ferventi espressioni artistiche, che affascinano da sempre i visitatori!

La società tradizionale è caratterizzata da un forte senso della comunità, al punto che l'organizzazione dei villaggi, la coltivazione dei terreni agricoli e persino le arti creative vengono svolte in comune.
Ogni individuo appartiene innanzitutto alla sua famiglia, poi al clan, alla casta ed infine al villaggio come insieme!
Nella società balinese  c'è anche un forte senso di responsabilità collettiva. Se ad esempio una donna entra in un tempio quando è mestruata commette un'insolenza, una sorte di oltraggio agli dei che ricadrà sull'intera comunità.

A Bali l'aspetto religioso è evidente ovunque, ci sono templi in ogni villaggio, altari in ogni campo
E offerte ad ogni angolo.
La religione ha una base essenzialmente animista credono che gli spiriti siano ovunque. Gli spiriti buoni vivono nelle montagne e portano prosperità,gli spiriti maligni infestano invece i boschi e le spiagge desolate.
La parola utilizzata dai balinesi per indicare il tempio è "Pura", termine sanscrito che significa"spazio circondato da un muro".
In quasi tutti i villaggi ci sono almeno tre templi, il più importante è il pura puseh(tempio originario) che è dedicato ai fondatori della comunità. Il secondo è il pura desa, dedicato agli spiriti che proteggono la comunità nella vita quotidiana, il terzo invece è il pura dalem(tempio dei morti), in cui spesso si trova una rappresentazione di Durga, la terrificante incarnazione della moglie di Shiva

A Bali nonostante il turismo abbia portato un grande benessere economico, la coltivazione del riso continua a svolgere un ruolo fondamentale. Nel 2012 l'Unesco ha dichiarato patrimonio dell'umanità le tradizioni legate alla coltivazione del riso dell'isola compreso il sistema di irragazione noto con il nome di subak

Il vocabolario balinese non contempla nessuna parola per indicare i concetti di arte e di artista perché tradizionalmente l'arte non è mai stata considerata una forma di espressione a cui attribuire un valore di per sé stessa. Prima del boom turistico, era considerata semplicemente parte della vita quotidiana. Anche se gli sculturi ed i pittori venivano rispettati, non facevamo parte di un elite.
Oggi le cose sono notevolmente cambiate ed in ogni parte dell'isola si trovano negozi e laboratori artistici,però la maggior parte di opere d'arte si trova ad Ubud e nei suoi dintorni.

Su quest'isola la musica, la danza ed il teatro si fondano, si può quasi affermare che la danza ed il teatro siano sinonimi, anche se alcune volte prevale una delle due. Nelle località turistiche si tengono spettacoli di danza quasi tutte le sere, ma le manifestazioni più autentiche si trovano ad Ubud e nei suoi dintorni.
Anche a Bali come a Java la musica è caratterizzata da doll'orchesta gamelan.

Per stasera termino qui domani sera vi farò un piccolo rassiunto della storia di Bali e vi parlerò di Ubud e delle sue attrattive.

Buona notte

:ciao:

Mer 01/08/2018 - 01:52 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Buonasera ragazzi,

Scusate per il leggero ritardo

Come promesso continuo a parlavi ancora un pochino di Bali, in particolare della sua storia e delle attrattive di Ubud, siccome il 12 ed il 13 saremo li e non abbiamo in programma delle escursioni per quei giorni!

Un po' di storia...

Bali era abitata già in epoca preistorica, nei pressi di Celik sono stati ritrovati dei reperti risalenti a 3000 anni fa
Gli archeologi non sono ancora riusciti a stabilire in modo preciso il periodo in cui l'hinduismo si diffuse nell'arcipelago indonesiano tramite i mercanti indiani.

Le prime incisioni su pietra risalgono al ix secolo, e già in quell'epoca il riso veniva coltivato con il sistema di irragazione noto come subuk. 
Durante il regno di re Airlangaa(sovrano di origine Javanese ) nel xi secolo Bali entrò nella sfera dell'influenza di Java, la madre del sovrano dopo la sua nascita del figlio si trasferì a Bali, dove si risposo' ed il figlio riusci a creare un legame stretto tra le due isole. Si diffuse nell'isola la lingua di corte javanese chiamata Kawi. 
Dopo la morte di Airlangaa Bali rimase indipendente per due secoli, poi venne conquistata dalla dinastia dei dei Singasari e dopo 8 anni(quando fu assassinato il re) tornò ad essere indipendente con la dinastia di Pejeng, la cui capitale si trovava nei pressi del l'odierna Ubud. Ma dopo poco tempo nel 1343,tornò sotto l'influenza di Giava con la dinastia di Majapahit che trasferirono la capitale a Gelgel(nei pressi del l'odierna Semarapura). In seguito però il regno di Majapahit si didgrego' e la maggior parte dei membri delle classi colte si trasferì a Bali. Nello  stesso periodo sull'isola si stabilirono numerosi artisti, danzatori, musicisti ed attori, fu il periodo di maggiore fioritura artistica e culturale. 
I primi stranieri, gli olendesi sbarccarono sull'isola nel 1597 e né rimasero estasiati, successivamente la  conquistarano ( metà dell'800) ,approffitandosi dei  conflitti interni(malcontento della popolazione) e delle dispute tra le varie dinastie. Gli olandesi concesero ai sovrani che si erano arresi il diritto di consevervare alcuni dei loro poteri, mentre i regnanti che cercarono di ribellassarsi furono mandati in esilio.
Il dominio olandese fu breve, nella seconda guerra mondiale Bali passò in mano ai giapponesi, ottenne l'indipenza solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, il 17 agosto 1945

Spero di non avervi annoiato con la storia, ma di avervi stimolato ad approfondirla! Ora vi parlerò un pochino di Ubud..

Ubud è il posto ideale per ritrovare se stessi, per compiere una sorta di purificazione spirituale. 
Incastonata in una straordinaria cornice fatte di risaie, giungla lussureggiante, gole e fiumi. 
Anche se le sue strade principali sono di solito molto affollate e intasate dal traffico, basta fare una piccola passeggiata per ritrovarsi immersi nell'idiliaco verde che la circonda! 
Considerata come la protettrice delle arti e la culla della cultura balinese, Ubud è un palcoscenico per la danza e le arti tradizionali. 
È ricca anche di templi hindu, palazzi e santuari, è un luogo magnifico per immergersi nella vita tradizionale balinese. 
La città essendo un luogo ideale come ritiro spirituale è possibile trovare molti centri benessere e scuole di yoga(è molto diffuso). 
Possiede anche una rinomata cucina, qui si trovano alcuni dei ristoranti più creativi dell'Indonesia, a prevalere sono i piatti vegetariani a base di ingredienti biologici, ma si trovano anche piatti tradizionali della cucina balinese. 


Luoghi di interesse:

Ubud è ricca di musei e gallerie d'arte

Vi elenco i più importanti

Museum Puri Lukisan. All'interno si trovano opere d'arte che vanno dal xvi secolo alla seconda metà del xx secolo. 
Ospita una collezione di  opere pregiate di scuole artistiche balinesi costa 85000 rupie(circa 5,30 euro)

Agung Rai Museum., Fondato dal mecenate delle arti Angun Rai come museo, galleria d'arte e centro culturale. Possiede una collezione di opere di artisti balinesi, indonesiani ed europei. Comprende anche un hotel ed un giardino botanico, l'ingresso costa 60000 rupie 3,75 euro

Museum Radana. Questo imponente museo che si affaccia sui campi di riso è una creazione di Nyman Radana, un Polito locale appassionato d'arte. È composta 3 piani ed ospita oltre 400 dipinti tradizionale e anche qualche opera più moderna. Costa 100000 rupie(circa 6,25 euro)

Blanco Renaissance Museum.questo stravagante palazzo neorinascimentale è una sarta di casa museo dell'artista Antonio Blanco(1912-1919)era un artista spagnolo eccentrico, un po' alla Salvador Dali era famoso per le sue opere d'arte espressionista e per le poesie in cui fonde a diversi stili e mezzi di espressione. Sul viale d'ingresso si trovano una cascata e degli uccelli esotici, si può ammirare uno splendido panorama sul fiume. Costa 80000 rupie (5 euro).

Neka Gallery. Al suo interno è custodita una vasta collezione di opere di tutte le scuole di arte balinese, oltre ai lavori di artisti europei residenti a Bali, come il famoso Arie Smit. L'ingresso è gratuito. 

Altri luoghi interessanti...

Il Puri Saren Agung, il palazzo  della famiglia reale. È stato ricostruito dopo un terremoto del 1917.Funge ancora oggi da residenza per la famiglia reale, nonostante ciò è possibile visitare gran parte del complesso. L'ingresso è gratuito

Pura Desa Ubud è il tempio principale della comunità di Ubud. Ingresso gratuito

Pura Taman Saraswati È un tempio hindu, le sue acque alimentano un laghetto ricoperto di fiori di loto. Nei suoi pressi è possibile ammirare delle sculture  dedicate a Dewi Saraswati, la dea della saggezza e delle arti. L'ingresso è gratuito.

Ultima importante attrattiva di Ubud e a mio parere anche la più interessante è la Monkey Forest.

Si tratta di un fresco e fitto tratto di giungla popolata da un branchi di macachi balinesi dal pelo grigio e la coda lunga. Non assomigliano assolutamente alle scimmie con gli occhi dolci che si vedono sugli opuscoli pubblicitari. Non bisogna dare loro da mangiare e non mostrare loro i denti, neanche con un sorriso, perché lo interpreterebbero come un segno di aggressione.
All'interno della riserva si trovano anche tre templi, il più interessante è il Pura Dalem Agung assomiglia al set del film di Indiana Jones.

Credo di avervi elencato tutte le cose più interessanti di Ubud.

Anche oggi mi sono dilungata un po' più del previsto.

Domani scriverò ancora qualcosina sulle Isole Gili per terminare l'approfondimento sul nostro itineriario.

Notte.

A domani

Gio 02/08/2018 - 22:26 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Hi vagabondi!:ciao: Questa è l'ultima volta in cui scrivo sul forum... Domenica si parte!

Vi descrivo in breve le isole Gili, anche se  qualcosina ve lo avevo già accennato.

Le Gili sono tre piccole isole, caratterizzate da candide spiagge punteggiate da palme di cocco e  circondate  da acque turchesi.
Negli ultimi anni sono diventate molto note e stanno prosperando come nessun altro luogo in Indonesia. 
Hanno un fascino unico e sono caratterizzate da un'assoluta tranquillità e da una consapevolezza ambientalista.
La maggior parte delle strutture edilizie sfoggiano un aspetto raffinato e non esistono ecomostri di cemento. 
Ogni isola possiede una propria personalità. Gili Trawangan è di gran lunga la più cosmopolita, vanta una vita notturna vivace, Gili Air è l'isola dal carattere locale più forte, dove si respira un'atmosfera più intensa, Gili Meno è invece il posto di gran lunga più tranquillo
Vi è un servizio  di imbarcazioni che collega le tre isole, anche se non è possibile vederle tutte in una sola giornata utilizzando le imbarcazioni pubbliche. Ma è possibile usufruire di imbarcazioni private. 
Tutte le isole si possono visitare in un paio  d'ore a piedi ed hanno centri per le immersioni e per lo snorkling.

Ora vi descrivo queste piccole perle  singolarmente in modo un po' più dettagliato

Partiamo dalla nostra Ibiza indonesiana, Gili Trawangan. 
È un paradiso di fama mondiale che si annovera insieme a Bali è Borobudur, tra le località più apprezzate dell'Indonesia. 
Qui si trovano una serie di lounge bar, guesthouse alla moda, ristoranti cosmopolita e centri immersioni che si contendono l'attenzione dei turisti. 
Dietro questa sfacciata sfavillante è sempre presente il carattere bohemian dei bei tempi andati, con sgangherati waring, locali reggae che sopravvivono tra i tavoli dei raffinati cocktail bar in stile moderno. 
La costa occidentale è ancora selvaggia e frastagliata, anche se purtroppo(a mio parere)  si è avviata la costruzione di imponenti alberghi. 
Nell'entroterra invece ben poco sembra essere cambiato, i galli razzolano sempre lungo le strade, le ore del giorno sono scandite dalla voce del mezzuin(colui che richiama alla preghiera islamica) 
Fu colonizzata solo mezzo secolo fa da un gruppo di pescatori di origini Sulawesi. Negli anni 80 ha iniziato ad essere una meta per numerosi turisti stranieri e dagli anni 90 ha iniziato a svilupparsi ad un ritmo frenetico le immersioni subacquee hanno sostituito le feste, trasformandosi nell'attività redditizia più economica. 
Quest'isola è circondata da spiagge di sabbia bianca finissima, la costa occidentale e quella settentrionale solo le più solitarie

Qui si possono forse trovare i migliori centri di immersioni di tutte le Gili

Ora passiamo a parlare di Gili Meno, una sorta di isola alla Robinson Cruse, almeno fino a quando i nuovi resort non saranno completati. 
La maggior parte delle strutture ricettive sono concentrate lungo la costa orientale nei pressi della spiaggia più grande e suggestiva. 
L'entroterra è caratterizzato dalla presenza di case coloniche, piantagioni di cocco ed un lago salato. 
Vanta una tra le spiagge più belle di tutto l'arcipelago, con finissima spiaggia bianca ed acqua turchese. La costa occidentale è costituita prevalentemente da rocce e coralli frantumato,che con la bassa marea affiorano in superficie. 
Le attrattive principali dell'isola sono il suo lago salato, popolato da aironi e la riserva di tartarughe.

L'ultima isola è Gili Air, può essere definita come una sorta di via di mezzo tra le tre. Le sue spiagge sono le migliori di tutte le Gili e c'è abbastanza movimento per garantire una vita notturna. 
Qui si può fare snorkeling praticamente buttandosi dalla strada principale, un delizioso sentiero di sabbia punteggiato da bungalow di bambù e piccoli ristoranti.

Tutte e tre le isole sono circondate dalla barriera corallina, offrono splendide opportunità per chi vuole dedicarsi allo snorkeling è possibile affittare l'attrezzatura per 40000 rupie (2,50) al giorno

Bisogna tenere un atteggiamento di rispetto verso la  loro cultura, la popolazione è costituita esclusivamente da mussulmani. Non è accettabile passaggere  nei villaggi in bikini e neanche fare il bagno nudi o in topless.

Gli ultimi due giorni li passeremo a Kuta, una rinomata località situata nella parte sud di Bali, famosa per le sue spiagge da surf e la sua vita notturna.. Saranno i nostri ultimi giorni di relax prima di tornare in Italia

Ormai posso dire aver concluso.

Tra pochissimo si parte!

A presto miei piccoli vagabondi!

Sab 04/08/2018 - 03:41 Collegamento permanente

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