Giappone Freak Style
15 Giorni - 14 Notti

20 Luglio 2018

Viaggio passato

Giappone Freak Style - 20 Luglio

Viaggio Passato: 20 July 2018

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

20 Luglio 2018    15 Giorni - 14 Notti

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VittòVaga

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Benvenuti sul forum del nostro viaggio Giappone freak style!Io sono VittòVaga e vi accompagnerò in questa nostra avventura nel paese del Sol levante! *yahoo*  La vostra vagadoc è un'esperta di Cina e lingua cinese ma molti sono gli ideogrammi in comune con il giapponese: lo stesso nome che in caratteri è 日本 è scritto alla stessa maniera in entrambi gli idiomi (anche se viene letto in maniera differente) e significa letteralmente là dove il sole ha origine. Il nome fu attribuito dai cinesi in quanto il paese rispetto a loro si trova ad est.

Ma nel frattempo abbiamo già un iscritto, ciao!!Dicci chi sei :)  

Mar 27/02/2018 - 20:56 Collegamento permanente

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VittòVaga

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Salve a tutti! Ragazzi siamo carichi per questo grande viaggio in Giappone?Io sono pronta!

Oggi vorrei accennarvi qualcosa sullo Shintoismo, religione nativa del Giappone. La parola proviene da 神道 che in giapponese si legge Shinto, il termine è formato dall'unione dei due kanji ovvero due ideogrammi cinesi ossia 神 shin che significa "divinità", "spirito" e 道 to che vuol dire "via", "sentiero", la traduzione di questi due caratteri letteralmente sta a significare"via del divino".

 

In foto possiamo ammirare un torii ossia il tradizionale portale che si può trovare all'ingresso di un'area sacra shintoista. Questa religione prevede l'adorazione dei kami, cioè divinità, spiriti naturali, presenze spirituali che essendo delle forze, o dei flussi di energia, non hanno corpo o dimensioni. Per questo motivo lo shintoismo ha adottato come simbolo universale per identificarli lo specchio. Sugli altari shintoisti la presenza dello specchio indica qual è il significato dei kami, significato che risiede nel riflesso. I kami sono ciò che viene riflesso dallo specchio, e quindi tutte le cose che esistono.

La costante presenza dei torii (dal cinese 鸟居 ovvero trespolo per uccelli) nello shintoismo è dovuta al fatto che il passaggio sotto di esso è considerato una prima forma di purificazione, poi completata con le abluzioni rituali nelle immediate vicinanze del santuario. Le credenze popolari tendono ad identificarli come simbolo di fortuna e prosperità. 

....Allora chi ci segue in questa nostra via divina, ascetica verso il Paese del Sol Levante? *DANCE*

Mer 07/03/2018 - 15:32 Collegamento permanente

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VittòVaga

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Cari signori e signore vagabondi o meglio vagabondi-san *biggrin* stasera vorrei parlarvi della geografia giapponese. L'arcipelago giapponese è composto da quasi settemila isole di cui le quattro isole principali, da nord a sud, sono Hokkaidō, Honshū, Shikoku, Kyūshū, che formano un arco lungo circa tremila chilometri che si apre verso nord-ovest. L'arcipelago nipponico è stato trasformato dall'opera dell'uomo in una sorta di terra continua, in cui le quattro isole principali sono interamente percorribili dai mezzi di trasporti ferroviari e stradali grazie alla costruzioni di enormi viadotti e gallerie che le collegano. Noi conosceremo Honshū che in kanji si scrive 本州 ovvero "suddivisione amministrativa principale", l'isola più grande del Giappone. Su Honshū sono ubicate, oltre alla capitale Tokyo, alcune fra le città più grandi e importanti del paese come Hiroshima, Kawasaki, Kōbe, Kyoto, Nagoya, Nara, Osaka, Sendai e Yokohama. Eccovi una cartina per chiarirvi meglio le idee

Le isole che formano il Giappone costituiscono la parte emersa di una grande catena montuosa, in origine appartenente al continente asiatico. La caratteristica dominante del territorio giapponese è dunque rappresentata dalla massiccia presenza di rilievi, i quali occupano il 75% della totalità del territorio giapponese. A questo punto non possiamo non menzionare il monte Fuji - vulcano in fase di quiescenza dal 1708 - che con i suoi 3.776 m di altezza costituisce la montagna più alta del Giappone. 

Con la sua cima innevata per dieci mesi all'anno il monte Fuji è uno dei simboli del Giappone, nonché patrimonio mondiale dell'UNESCO. La montagna è considerata sacra dagli shintoisti in qualità di kami e viene ritenuto doveroso almeno una volta nella vita fare un pellegrinaggio sulle sue pendici. Il Fuji, essendo stato un vulcano attivo fino al 1708, ha suscitato fin dall'antichità timore e rispetto nei giapponesi finendo per essere venerato come una vera e propria divinità! Noi avremo la fortuna di ammirarlo in questo viaggio...e allora non perdete tempo e iscrivetevi! :ciao:

Mar 13/03/2018 - 21:13 Collegamento permanente

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VittòVaga

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Ragazzi so che siete tutti già proiettati per i banchetti pasquali *pleasantry* ma pensiamo anche un pochetto a come organizzarci per l'estate!:-P

Andremo a Kyōto!!

In foto possiamo ammirare il Fushimi Inari Taisha ovvero il principale santuario dedicato al kami Inari, situato a Kyōto. Inari è il kami giapponese della fertilità, dell'agricoltura e dell'industria. Inari è rappresentato come maschio, femmina o androgino e molto famose sono le sue volpi che fungono da messaggere. In alcune raffigurazioni le volpi tengono tra le loro fauci una chiave: si tratta della chiave del granaio.

 I portali rossi o torii del santuario sono stati tutti donati dai fedeli e le scritte sono tutte delle preghiere o desideri, potremo scoprire insieme la data della donazione e il nome del donatore, impressi sulla parte posteriore del portale.

Passare sotto ai torii è davvero un’esperienza suggestiva: i sentieri si trasformano in luoghi protetti, dove il cielo e l’ambiente circostante si fanno lontani, praticamente invisibili, e dove è possibile sentirsi soli con se stessi, raccogliersi, pregare, lasciare libera la mente. Sentiremo tutta la spiritualità che questo luogo emana. *cuore*

Mar 20/03/2018 - 19:48 Collegamento permanente

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VittòVaga

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Sarà pur vero che sono anni ormai che la cucina nipponica è entrata a far parte delle nostre abitudini: pranzi e cene all you can eat di sushi, sashimi, maki e nigiri saziano i nostri voraci appetiti sempre più di frequente. Ma in realtà, cosa sappiamo davvero della cultura culinaria giapponese? e soprattutto siamo pronti a provare dei veri sushi fatti da vere mani esperte e davvero nella terra dove questo alimento è stato inventato? 

La cultura culinaria del paese del Sol Levante nasce dall’interazione con la tradizione gastronomica della vicina Cina. Tra il VI e il VII secolo, a causa dei valori e dei principi buddhisti venne assunto uno stile di vita prettamente vegetariano.....ci consoliamo cari vagabondi del fatto che adesso non è più così!! *yahoo*

Oltre all'amatissimo sushi ci sono le ricette tradizionali come:

Zuppa di Miso: In Giappone le zuppe vengono consumate quasi ad ogni pasto a volte come piccolo digestivo. Il miso è una pasta di soia fermentata particolarmente utilizzata nelle cucine giapponesi talvolta servita con pezzetti di tofu.

E ancora i lamian meglio conosciuti come ramen: anche se è diventato uno dei simboli della tradizione culinaria giapponese, questo piatto trae le sue origini dalla cultura cinese. Si tratta di un tipo di pasta di frumento, simile agli spaghetti, servita in un brodo di carne o di pesce insaporito con con salsa di soia o miso. 

e tanto altro ancora...vere prelibatezze da leccarsi i baffi!!

Dobbiamo tenere a mente che l’estetica gioca un ruolo fondamentale: le fette sono tagliate in modo regolare, le guarnizioni avranno i colori giusti, le stoviglie dovranno essere adeguate al piatto e dunque piatto, cibo e utensili, in totale armonia cromatica tra di loro, saranno una vera e propria opera d’arte! :si:

Mer 28/03/2018 - 15:31 Collegamento permanente

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l’incrocio pedonale più trafficato del mondo!

Lun 23/04/2018 - 21:51 Collegamento permanente

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Cari vagabondi oggi vi parlo un po' del mercato ittico di Tokyo che è il più grande al mondo! 

Il mercato si trova dov’è adesso da più di ottant’anni, si parla però da tempo di volerlo trasferire in un'altra zona della città in vista delle Olimpiadi del 2020, i lavori per il nuovo mercato sono cominciati nel 2012 su un’isola artificiale nel quartiere di Kōtō, a una ventina di minuti in treno da Tsukiji. Infatti tra le molte infrastrutture programmate, c’è un’autostrada che dovrebbe passarci esattamente in mezzo, collegando il villaggio olimpico dove saranno ospitati gli atleti con lo Stadio Nazionale. Senza, si teme che il traffico in quelle settimane diventi ingestibile. Ad oggi però il mercato si trova ancora nel distretto di Tsukiji, e copre un'area vastissima!

Il numero di persone che, con vari turni, vi lavora, è di più di 60.000! il mercato può essere diviso in due parti la prima, cosiddetto mercato interno (jonai shijo) in cui si tengono le aste dei tonni e operano i grossisti; la seconda cosiddetto mercato esterno (jogai shijo), in cui si svolgono tutta una serie di attività commerciali quali la vendita di pesce minuto, pesce porzionato, lavorato, essiccato, conservato e così via.

Il mercato apre prestissimo, intorno alle 5 del mattino e pullula dei numerosissimi addetti che effettuano tutte le operazioni di trasporto, stoccaggio e preparazione, muovendosi sia a piedi che con i mezzi meccanici specializzati, (non creano danno o manifestano alcun fastidio nei confronti dei visitatori i quali costituiscono peraltro, dati i ristrettissimi spazi a disposizione, un bell'intralcio e normalmente non dovrebbero nemmeno essere ammessi nell'area è per questo che al momento della visita ci dividiamo in piccoli gruppi *alieno* ).

Il re di Tsukiji è il tonno. Il quale appare sotto tutte le forme. I tonni di varia pezzatura, durante l'asta, sono posti a terra, in ordine, ancora surgelati e senza testa, muniti di cartellini che indicano peso, qualità e provenienza, con le code tagliate in modo da poter visionare il colore della carne. Vedremo nei vari banchi gli addetti che procedono al sezionamento e alla preparazione delle trance già pronte all'uso che immancabilmente prevede il classico taglio a lastrine. I prezzi variano, oltre che per la qualità e la provenienza, anche per la parte. La più pregiata è quella ventrale che è più grassa e di colore più chiaro.

Il sezionamento, quando non avviene con una sega a nastro direttamente sul materiale ancora surgelato, è eseguito a mano col tradizionale oroshi hocho, una sorta di coltello lunghissimo con una lama di 150 cm in aggiunta ad un manico di 30 cm, e può sfilettare un tonno con un unico taglio, sebbene di solito occorrano da due a tre persone per maneggiare il coltello e il tonno. La lama flessibile viene curvata seguendo la forma della spina dorsale per minimizzare la quantità di carne che rimane sulla carcassa del tonno. 

Mer 09/05/2018 - 15:35 Collegamento permanente

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E dopo la caotica vita di città...una fuga rilassante agli onsen 温泉 le famose terme giapponesi!

Lun 14/05/2018 - 23:02 Collegamento permanente

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Il Kinkaku-ji 金閣寺 o Padiglione d'oro fu costruito nel 1397 ed in origine era la villa dello Shōgun Ashikaga Yoshimitsu. Alla morte di quest’’ultimo, il figlio lo rese a tutti gli effetti un tempio zen. Fu danneggiato più volte ed in particolare il 2 luglio 1950, il padiglione fu bruciato da un monaco novizio, che in seguito tentò il suicidio sulla collina dietro l’edificio.

L'edificio attuale è datato 1955 e fu ristrutturato nel 1987. E' immerso in uno stupendo parco il kaiyū-shiki回遊式, la struttura è circondata da uno stagno il Kyōko-chi 鏡湖池 dove si possono ammirare numerose isole e pietre che rappresentano la storia della creazione secondo il Buddismo.

Il tempio di Kinkakuji, patrimonio dell’UNESCO, oltre a svolgere la funzione di reliquiario per le ceneri del Budda, ha come caratteristica principale il fatto che ben due dei suoi tre piani sono completamente ricoperti di foglia d’oro - l’oro ha infatti un forte valore simbolico di purificazione da ogni tipo di inquinamento o pensiero negativo ed è inoltre funzionale a creare un particolare riflesso sullo stagno, grazie alla luce del sole. Escludendo i sotterranei, l’intero padiglione è ricoperto di foglie d’oro puro!

Mer 23/05/2018 - 15:31 Collegamento permanente

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Buongiorno vagabondi!

Vorrei suggerirvi prima della nostra partenza un libro molto affascinante che è Memorie di una geisha che narra la storia di una geisha di Kyoto di nome Sayuri.

Se invece non vi va di leggere c'è anche l'adattamento cinematografico del libro con il medesimo nome, che potete trovare in streaming!

Ma chi sono queste donne affascinanti chiamate geisha?

Sono artiste tradizionali e intrattenitrici abili in diverse arti, quali la musica, il canto e la danza. Le geisha erano molto comuni tra il XVIII e il XIX secolo, esistono ancora nel ventunesimo secolo, benché il loro numero stia man mano diminuendo. Complicate pettinature, trucco elaborato e sgargianti kimono...

Tradizionalmente le geisha cominciavano il loro apprendimento in tenerissima età. Sin da piccole si trasferivano nelle case di geisha ("okiya") che erano rigidamente strutturate, le fanciulle dovevano attraversare varie fasi, prima di diventare maiko ovvero apprendiste e poi geisha vere e proprie, tutto questo sotto la supervisione della "oka-san", la proprietaria della casa di geisha.

Gio 31/05/2018 - 12:44 Collegamento permanente

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