VOTATE i racconti finalisti di STORIE VAGABONDE

Ciao,

sono Elena e ho partecipato al concorso con il racconto "Nova Mambone dentro e fuori", esperienza di un campo di lavoro in Mozambico.

Penso che non sia per niente semplice dover scegliere tra 178 racconti. Faccio fatica io a decidere quale votare tra i finalisti! Inoltre un viaggio è un'esperienza capace di muovere nel viaggiatore masse incontrollate di sentimenti, portando a veri e propri cambiamenti dell'anima. Riuscire a concentrare tutto questo movimento in poche righe, cercare di trasmettere emozioni e di farle toccare a chi legge non è impresa da poco! Leggendo i racconti dei finalisti, mi è capitato  di trovarne alcuni che mi hanno totalmente colpito: ho percepito subito il ritmo del racconto e ho sentito una connessione con ciò che l'autore voleva trasmettere. Altri invece mi sono piaciuti meno, racconti ben scritti, ma nessun contatto. Nella scelta di un racconto, conta anche il parere personale, il vissuto del lettore e gli argomenti a cui si è più sensibili. Non sono una scrittrice e non avendo particolari riferimenti tecnici per valutare, ho votato proprio seguendo la sensazione immediata lasciata dal racconto appena letto.

Mi è piaciuto partecipare a questa esperienza. Avevo già iniziato a scrivere quel racconto in altre occasioni, una piccola parte è anche inserita nell'introduzione della mia tesi di laurea! Il concorso mi ha dato lo stimolo per riprendere in mano le emozioni di quel viaggio e concludere il racconto. Qundi, per quanto mi riguarda, l'importante è stato scriverlo perché avevo proprio bisogno di farlo!

Complimenti a voi dello staff per la bella iniziativa e complimenti ai finalisti e a tutti quelli che hanno partecipato!

Essere membro di una giuria in un concorso, specialmente per una persona come me che odia giudicare, è un compito veramente arduo (penso che essere nella giuria di un processo sia davvero orribile, anni fa ero stata estratta come possibile giurato, ma poi per mia fortuna non mi hanno mai chiamato...). Poi i racconti erano davvero tanti, molti buoni, tanti bellissimi, francamente ne avrei premiati volentieri almeno una quarantina.
E' anche il motivo per cui mi sono data molto da fare a cercare uno sponsor che ci permettesse di aumentare il numero dei premi.
A proposito, Vagabondi romani, votate e.... mandate i vostri amici a comprare scarpe! Se la cosa funziona potrebbe essere decisamente più facile per noi trovare sponsor per i prossimi concorsi (ne abbiamo già in mente diversi).
Ciò detto, faccio a tutti i voi i miei complimenti, siete dei viaggiatori curiosi, sensibili, osservatori, e, nell'insieme, capaci di raccontare le vostre esperienze in maniera avvincente e interessante.
Votare prima per i finalisti e poi scegliere i 3 da premiare per me è stato davvero difficile, ero anche via via tormentata dal dubbio di aver valutato i racconti sotto l'influenza dell'umore di momenti diversi, per cui la maggior parte li ho letti due volte.... e sono convinta che il risultato finale non sarà davvero quello giusto in assoluto, ma solo uno dei molti possibili.
Comunque sono davvero felice che tutti i vostri racconti renderanno sempre più interessante Vagabondo, la nostra creatura che ha festeggiato il suo decimo compleanno con un totale rinnovamento. E a tutti i Vagabondi: votate, votate, votate!!!

Io vorrei solo ringraziare l'autore del racconto sulla Transnistria per le risate che mi ha fatto fare, davvero bravo, nonchè fare i miei complimenti per le foto (in particolare) agli autori dei racconti sulle Isole Orcadi ed il Sudan, davvero bravi, nonchè a tutta la giuria del concorso che ha avuto la pazienza di leggere e giudicare 178 racconti, davvero brava, ciao Elia

Anch'io vorrei ringraziare chi mi ha selezionato - ritrovarmi tra i finalisti è stato davvero ..emozionante  - e fare i complimenti a tutti i finalisti! :D i racconti selezionati sono molto belli, tutti diversissimi tra loro- per stile, modi di viaggiare, Paesi visitati..- ma proprio per questo permettono a noi lettori di fare un "giro del mondo" virtuale..

Per quanto riguarda me sono innamorata dell'Africa e secondo me raccontarla, "spiegarla" soprattutto a chi non c'è stato è davvero impossibile, puoi riuscire a coglierne dei tratti, ma non puoi dire "l'Africa è così, il tale stato è così, perchè riuscirà a smentirti sempre.. Ecco perchè nel mio racconto "Di polvere e sabbia" tra tutte  le cose che ho visto, le storie che ho incrociato, le sensazioni che ho provato ho scelto di cercare di restituire un pò di quel senso di libertà, di infinito che ho provato e che mi ha stregato..

"In Namibia down in the south the horizon is so far away it seems you can see forever.."  mi ha detto la propietaria di una guest house dove abbiamo dormito, e questa frase l'ho portata con me. You can see forever: niente più limiti, solo tu e la strada che si perde all'orizzonte. E si va...

Notavo una cosa, invece: come mai tra i 23 finalisti solo 4 donne? Forse che viaggiamo meno? O siamo meno brave a raccontare?  

In bocca al lupo a tutti e buone votazioni...

In effetti la quasi totale assenza di racconti scritti da donne aveva colpito anche me. Pensavo che semplicemente ne avessero inviati pochi, ma se Sarita dice che erano in principio circa il 50% del totale...

Non sono comunque d'accordo con l'analisi fatta da Fiamma, non credo cioè che una donna tenda -rispetto a un uomo- all'utilità del racconto piuttosto che al suo lato emotivo, anzi. Confesso di non aver letto tutti i 178 racconti, erano proprio troppi, ho però letto tutti quelli arrivati in finale e ho deciso di mettere il mio sassolino nel cesto di "Kibera", uno dei pochi scritti da una donna, appunto. È semplicemente quello che mi ha trasmesso le emozioni più genuine. E in questo credo che le donne abbiano per natura un talento superiore al nostro.

Marco

PS: Preciso che oltre ad aver votato per "Kibera", ho votato anche per il mio racconto, perché se essere giusti è una qualità, essere masochisti lo è molto meno :-)