Nepal e Tibet Easy Style
17 Giorni - 16 Notti

13 Giugno 2015

Viaggio passato

Nepal e Tibet Easy Style - 13 Giugno

Viaggio Passato: 13 June 2015

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

13 Giugno 2015    17 Giorni - 16 Notti

Questo è il forum del viaggio Nepal & Tibet dal 13 al 29 giugno 2015.

Con il vagabondo DOC Sergio callitrix

Sergio è un tour leader toscano giramondo che ogni tanto parte e... torna dopo un bel po', come quando ha girato l'Asia con i mezzi pubblici per 6 mesi. Parla diverse lingue (inglese, francese, spagnolo e tedesco)  e ha studiato scienze naturali e psicologia. Ha inoltre un interesse speciale per l'antropologia e da qualche anno è un appassionatissimo podista. 

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Ciao a tutti,

mi chiamo Sergio e avrò il piacere di accompagnare questo itinerario di Vagabondo che unisce due tra le destinazioni asiatiche più "classiche" e affascinanti. Due paesi vicini geograficamente ma molto differenti per storia e cultura. Percorreremo via terra la strada da Lhasa a Katmandu attraverso i passi himalayani.

Per me sarà la prima volta in Tibet mentre si tratterà di un ritorno in Nepal. Due anni fa avevo programmato un viaggio simile a quello che faremo insieme. Ero arrivato a Shangai da un amico che vive lì e insieme dovevamo volare a  Xining e prendere il treno per Lhasa. Con noi anche suo padre. Tutto sembrava a posto ma proprio all'ultimo passo la sfiga si mise di traverso: a causa di non meglio precisati problemi interni, la Cina chiuse le frontiere del Tibet agli stranieri proprio un paio di giorni prima della nostra partenza da Shangai! Così dovemmo cambiare i piani in corsa e da Xining visitammo la regione del Qingai, anch'essa tibetana per storia e cultura ma oggi separata amministrativamente dal Tibet. In Nepal, dove sarei dovuto arrivare via terra, arrivai con un volo da Xining via Lhasa, dove non mi era permesso neanche uscire dall'aeroporto! E' stata comunque una bella esperienza ma capirete come la voglia di Tibet mi sia rimasta dentro e quindi di come sia davvero felice di questa seconda opportunità.

Per qualunque informazione relativa al viaggio potete scrivermi qui e qui possiamo anche scambiarci impressioni, suggestioni, esperienze e sogni sull'itinerario che ci aspetta.

A presto,

Sergio

Sab 07/03/2015 - 19:40 Collegamento permanente

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Ciao Vagabondi!

Quando si decide dove andare in vacanza è sempre utile dare un'occhiata al clima del paese che si vuole visitare. Ogni luogo ha una stagione ideale nella quale mostra la sua faccia migliore, anche se vi sono luoghi affascinanti in ogni periodo dell'anno. E quindi, per le nostre mete preferiteNepal e Tibet, giugno che mese sarà?

Secondo me abbastanza favorevole, anche se non ideale. In Tibet non fa freddo, la media delle massime a Lhasa è sopra i 20 gradi, delle minime a 9. E' un mese tra i più piovosi ma relativamente, in Tibet piove comunque poco, ci possiamo aspettare un paio di giorni di pioggia e magari solo per alcune ore. Chiaro che salendo a 5000 metri le temperature saranno più fredde ma mai freddissime.In Nepal farà caldo, media delle messime a 29  e delle minime a 20, e abbastanza umido. A giugno c'è il passaggio dalla stagione calda al monsone, quindi ci possiamo aspettare pioggia ma niente di drammatico e comunque il caldo sarà mitigato dall'altitudine (la valle di Kathmandu è a 1300 metri circa).La visibilità migliore delle vette si ha in maggio e ottobre, quando però fa molto più freddo. Tutto sommato mi pare una buona stagione, fermo restando che non esiste un periodo ideale sia per il Tibet che per Il Nepal. A presto,Sergio

Mer 25/03/2015 - 00:23 Collegamento permanente

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Credo che uno dei motivi principali che spinge a visitare Nepal e Tibet sia la presenza di due grandi tradizioni religiose come induismo e buddismo, rispettivamente. Anche chi, come me, è ateo non rimane insensibile al fascino dei templi, dei rituali, dell'abbigliamento e dei milioni di storie che si possono ascoltare. Nel mio scorso viaggio in Nepal ho acquistato un libro che consiglio vivamente a chi legge l'inglese: What makes you not a buddhist, di Dzongsar Jamyang Khyentse. L'autore dall'impronunciabile nome è un'autorità religiosa bhutanese ma il libro è molto scorrevole e tutt'altro che dottrinale. Credo non sia difficile reperirlo via internet. Per invogliarvi e come consolazione a chi non sa l'inglese vi propongo il test con cui esordisce il testo. Vi elenco 4 affermazioni: se non potete rispondere si, senza esitazioni, non potete essere buddisti.

1) Potete accettare che tutte le cose siano impermanenti e che non esistano sostanze essenziali o concetti che siano permanenti?

2) Potete accettare che tutte le emozioni portino dolore e sofferenza e che non esistano emozioni completamente piacevoli?

3) Potete accettare che tutti i fenomeni siano illusori e vuoti?

4) Potete accettare che l'illuminazione sia oltre i concetti, che non sia un paradiso perfetto e benedetto ma piuttosto una liberazione dalla delusione?

A parte la prima che posso condividere, ho qualche problema con la 2 e la 3, la 4 la capisco poco.

Ma ve l'ho detto, sono ateo, politeista ma ateo ;)

E voi che ne pensate?

Gio 02/04/2015 - 00:33 Collegamento permanente

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Ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Terzani, Un'idea di destino. E' costituito dalla trascrizione dei suoi diari personali e quindi esprime giudizi molto meno diplomatici di quanto facesse nei libri ufficiali. E' una buona introduzione a un viaggio in asia, anche se personalmente preferisco i suoi libri più vecchi, quelli precedenti la "svolta mistica". Qui comunque non si parla di Nepal e poco di Tibet, tra l'altro visto da Dharamsala, la capitale in esilio del Dalai Lama.

C'è poco ma quello che c'è è interessante. A Dharamsala Terzani incontrò nel 1996 l'esule tibetano Rinpoche e ne riportò alcune frasi che mi sono parse stimolanti e che ripropongo qui

"Strana situazione: una folla di stranieri che in pellegrinaggio vengono qui a cercare una loro salvezza  nell'idea del Tibet, e una piccola comunità in esilio che è sempre più in crisi con la sua causa, col modo in cui viene perseguita e che vede nell'immagine che gli stranieri hanno di loro un peso, una prigione. Loro vorrebbero progredire, avanzare, non essere presi solo per dei cavalcatori di yak, dei meditatori." "Sopravvivono vendendo una immagine di sé che alla fine impedisce loro di perseguirela causa per la quale sono qui. La pubblicità uccide la causa."

Ho un ricordo personale di almeno vent'anni fa. Andai a una pallosissima proiezione di diapositive sul Tibet (centinaia di immagini) e il pedante fotografo a un certo punto, facendo vedere un villaggetto sperduto, commentò che purtroppo tutto era cambiato dalla sua ultima visita, era arrivata l'elettricità! Purtroppo per lui che col suo moderno proiettore in una sala riscaldata poteva fare solo un po' meno la parte del grande viaggiatore...

Che ne pensate?

Mar 07/04/2015 - 19:19 Collegamento permanente

Ciao Sergio,

mi sono appena iscritta al viaggio. Ora dovrò cominciare a studiare.

E' vero, il progresso per noi viaggiatori che andiamo in vacanza in giro per il mondo è un pò una sfortuna. Facile dirlo guardando i video e le foto sul divano di casa. Però in realtà spero anche io di trovare ancora nei popoli che visitemo un pò di autenticità e di fierezza nell'essere quello che sono.

A presto

Ilenia

Gio 09/04/2015 - 09:45 Collegamento permanente

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Benvenuta nel gruppo, che spero cresca velocemente per confermare il viaggio prima possibile.

Abbiamo due mesi per studiare il viaggio e di roba da leggere o da vedere ce n'è veramente un'infinità.

Io qualche suggerimento l'ho dato e ne darò molti altri nei prossimi giorni, spero che altri vagabondi abbiano voglia di discutere ma soprattutto di viaggiare con noi *biggrin*

Gio 09/04/2015 - 22:58 Collegamento permanente

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T-rain

T-rain

buongiorno a tutti...sto valutando il viaggio come possibile meta...ma non sono un grande trekker con esperienza, quindi mi frena un attimo,

anche se la destinazione mi affascina molto......tanto per sapere eventualmente da che aeroporto partireste voi? *boh*

Ven 10/04/2015 - 13:25 Collegamento permanente

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Ciao T-rain,

benvenuto sul forum! Questo non è assolutamente un viaggio da trekker. Anche se siamo sull'Himalaya, gli spostamenti sono tutti in arero e pulmino con autista. Al massimo ci potrà essere qualche camminata alla portata di tutti, soprattutto per le visite delle città e dei monasteri. Se leggi il programma del viaggio è chiarissimo. Potrei dire che si tratta di un viaggio facile, ci sono solo due aspetti che possono complicarlo, ma solo un po'. Il primo è la presenza di un paio di giorni di lunghi spostamenti con molte ore in pulmino su strade di montagna. Si tratta però di 2-3 giorni su 17 quindi niente di terribile. Il secondo aspetto che può complicarci la vita è l'altitudine, in Tibet soltanto. Il fiato corto e il cerchio alla testa sono effetti frequenti, a volte capita di avere sintomi un po' più fastidiosi ma partiremo con una scorta adeguata di medicinali (il diamox soprattutto) e sul pulmino c'è la bombola di ossigeno per ogni evenienza). Ma credo e spero che non servirà.

E soprattutto sono sicuro che queste piccole difficoltà saranno ampiamente ripagate dalla meraviglia della natura, dalle città impregnate di storia e cultura millenaria, dal cibo così diverso dal nostro ma eccellente sia in Nepal che in Tibet, dalla gente che incontreremo.

Insomma, spero di averti fatto venire più voglia di partire con noi!Per qualunque altro dubbio scrivimi qui quando vuoi o se preferisci con un messaggio privato.

Per quanto riguarda gli aeroporti, io e Cinzia partiremo probabilmente da Roma (siamo più o meno nel mezzo), Ilenia sicuramente da Milano.

A presto,

Sergio

Sab 11/04/2015 - 00:03 Collegamento permanente

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Il Nepal è uno degli stati più poveri del mondo, molto più povero del grande vicino indiano a cui assomiglia per molti aspetti sociali e culturali, primo tra tutti la religione induista a cui aderisce la maggioranza della popolazione. Fino a pochi anni fa (2008) era una delle pochissime monarchie assolute rimaste sulla terra, poi il regime dell'ultimo re Gyanendra è stato abbattuto dai guerriglieri che lo combattevano da qualche decennio. La particolarità è che questa guerriglia era guidata da un partito comunista maoista che poi è stato anche il più votato alle elezioni democratiche del 2008, che hanno trasformato il paese in una repubblica parlamentare. Tra i partiti più forti c'è anche un altro partito comunista, di ispirazione marxista leninista. Insomma, mentre il vento della storia pare tirare da tutt'altra parte, il Nepal è decisamente controcorrente! Purtroppo pare che per i nepalesi più poveri le condizioni di vita non siano migliorate molto e negli ultimi anni sono iniziate le polemiche sulla degenerazione dello spirito rivoluzionario. Ci sono molti siti internet su cui trovare informazioni e commenti. Se tutto questo vi sembra incredibile, vi posto uno scatto del mio recentissimo viaggio in Nepal, dalla città di Bakhtapur!

 

 

 

Lun 13/04/2015 - 23:23 Collegamento permanente

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La prossima volta vorrei parlare un po' di cosa si mangia in Nepal...come antipasto vi metto la foto del mio ultimo pasto a Kathmandu prima di ripartire...murgh (pollo) tikka masala con riso bianco, birra ghiacciata e libro.

Ciao a tutti,

Sergio

 

Lun 13/04/2015 - 23:30 Collegamento permanente

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