Giordania Easy Style
8 Giorni - 7 Notti

10 Maggio 2020

Viaggio passato

Giordania Easy Style - 10 Maggio

Viaggio Passato: 10 May 2020

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

10 Maggio 2020    8 Giorni - 7 Notti

Forum del viaggio

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Ciao Vagabondi!

Sono riuscita finalmente a farmi assegnare questo viaggio meraviglioso che tanto desideravo *yahoo* La Giordania

Leggo che ci sono già due iscritti, fantastico! *DANCE* *DANCE* Vi pregherei di scrivere qualcosa di voi sul forum, le vostre opinioni e le vostre aspettative per questo viaggio: fatevi sentire :si:

Sarò la vostra doc e vi accompagnerò alla scoperta della Giordania, una terra meravigliosa, prevalentemente desertica, con un piccolo lembo di terra lungo 27 km che si affaccia sul Mar Rosso, dove potremo fare snorkeling nella barriera corallina o semplicemente rilassarci in spiaggia.

La Giordania è un paese che custodisce tesori archeologici antichissimi quali Petra

e tesori paesaggistici unici al mondo come il Mar Morto, il punto naturale più basso della superficie terrestre a 400 metri sotto il livello del mare

e il deserto Wadi Rum dove trascorreremo una notte in tenda

Visiteremo anche Al Maghtas, il luogo dove avvenne il battesimo di Gesù

Avrò modo, nei prossimi mesi, di descrivervi più accuratamente questi luoghi.

Non pensiate che sia troppo presto per iscrivervi a questo viaggio perché la Giordania è una meta molto ambita dal turismo internazionale e quindi le prenotazioni devono essere programmate con largo anticipo!

Vi aspetto su questo forum per rispondere alle vostre domande e per qualunque scambio di opinioni.

A presto :ciao:

Gio 27/02/2020 - 19:57 Collegamento permanente

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Eccomi con una frase:

« Non tutti gli uomini sognano allo stesso modo … Io intendevo creare una Nazione nuova, ristabilire un'influenza decaduta, dare a venti milioni di Semiti la base sulla quale costruire un ispirato palazzo di sogni per il loro pensiero nazionale … » (Thomas Edward Lawrence).

Possiamo parlare della Giordania senza ricordare i pensieri e le gesta di Thomas Edward Lawrence, detto d’Arabia, immortalato nel film di David Lean?

Archeologo dell’Università di Oxford, grande stratega militare, uomo di profonda cultura, agente segreto al servizio di Sua Maestà Britannica e contemporaneamente amico inseparabile dello sceriffo beduino che guidava la rivolta araba contro i turchi…

Fu un paladino del nazionalismo arabo: viene ricordato come uno dei più controversi e discussi protagonisti della insurrezione delle tribù arabe contro la dominazione ottomana ad inizio del Novecento nella zona compresa fra l'Higiaz e la Transgiordania. 

Fu egli un traditore o un eroe della causa per la quale combatteva? E per quale causa in realtà lavorava, quella di re Giorgio V oppure quella dei beduini arabi della cui ribellione era diventato simbolo?

Resterà sempre un mistero. Ma quest’uomo, che tra un’azione spericolata e l’altra trovò persino il tempo di tradurre in lingua inglese l’Odissea di Omero nel 1917, convinse lo sceriffo della Mecca, Husayn ibn 'Ali, a unirsi agli Alleati. Si pose alla testa delle forze arabe comandate dal figlio Faysal, futuro re dell'Iraq, e conquistò il porto di Aqaba, il porto più grande sul mar Rosso, la città dai quattro confini: Giordania, Arabia Saudita, Israele, Egitto.

Con la presa di Aqaba, cadde di fatto l’Impero Ottomano, si aprì la via verso Damasco e si cambiò il destino del Medio Oriente.

L’Aqaba che noi vedremo ha sicuramente perso il fascino misterioso che ci ha travolti nel film di David Lean, è una città turistica con locali alla moda, spiagge, diving center ..

ma il potere evocativo di certi luoghi non cessa mai del tutto… vero? E poi le spiagge e i fondali sono stupendi!

Si parte? *DANCE* *DANCE* *DANCE*

Ven 28/02/2020 - 09:38 Collegamento permanente

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Giorno dopo giorno vi descriverò le varie tappe del nostro intenso viaggio in Giordania, oggi inizierò con il parlarvi dell'antica Gadara

E' una sito archeologico sulle colline a nord-ovest della Giordania con una gran vista sul Lago di Tiberiade, sul fiume Yarmouk e sulle alture del Golan

È associata con la storia di Gesù che cacciò i demoni mandandoli in un allevamento di maiali, e che poi precipitarono giù da un ripido pendio e annegarono nel lago , ma non si conosce la posizione esatta dove ciò avvenne

Gadara nell'antichità era famosa per la sua ricca vita intellettuale e come il luogo di nascita di alcuni famosi poeti e filosofi del mondo antico. Pare che nell'antichità fosse molto frequentata anche per le sorgenti calde presenti in zona. Secondo la testimonianza di Strabone, i Romani venivano qui per le cure termali ed assistere a spettacoli teatrali.

La prosperità continuò per tutta l’epoca bizantina, quando Gadara fu la sede di un vescovato. La sua associazione con uno dei miracoli di Gesù elevò il suo stato a luogo di pellegrinaggio, e la basilica a cinque navate fu costruita per ospitare i pellegrini

Pur continuando a prosperare dopo la conquista islamica del 636, la città iniziò il suo declino dopo la sconfitta nel 750 degli Ommayyadi.

Molti oggetti qui rinvenuti dagli scavi archeologi documentano la vita quotidiana dei cittadini, la loro religione, le loro tendenze politiche, le abitudini culturali, lo stato dell'arte e della tecnologia dell'epoc

A presto! Non perdetevi la prossima tappa che sarà Jerash, la pompei d'Oriente :ciao::ciao::ciao:

Ven 28/02/2020 - 09:49 Collegamento permanente

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Proseguo con la descrizione del nostro itinerario che prevede la visita di siti antichi legati sia alla storia che alla religione. L'archeologia sarà spesso presente nelle nostre giornate della prima parte del viaggio, poi non dimenticatevi che, negli ultimi giorni, faremo anche dei bei bagnetti nelle acque calde del Mar Rosso e del Mar Morto :si:

Oggi vi parlerò del sito archeologico di Jerash, anticamente chiamata Gerasa, che è considerato tra i più importanti e meglio conservati in Medio Oriente e sorge vicino alla nuova città moderna costruita in seguito al violento terremoto del 1747 che distrusse quasi completamente la città antica.

Le rovine di Gerasa per due secoli furono coperte dalle sabbie del deserto e tornarono alla superficie a partire dal 1925, grazie a una squadra di archeologi inglesi: la parte scoperta è pari al 5% dell’antica città e si continua a scavare per riportarne alla luce il fasto.

Il complesso di scavi ospita numerosi monumenti, la maggior parte dei quali sono in ottimo stato e conservano ancora le tracce dell'antico splendore: una maestosa piazza ovale, un ippodromo, due templi principali, imponenti porte cittadine,

fontane, due bagni termali, un Ninfeo, due teatri

Camminare tra queste rovine sarà emozionante, ci stupirà non solo per la bellezza, ma anche perché ci racconteranno la sua lunga storia di ininterrotti insediamenti umani nel corso dei millenni.

Sebbene l’area fosse abitata fin da epoche remote, la città cominciò ad acquistare importanza durante il periodo di Alessandro Magno (332 a.C.), e poi con la conquista romana, avvenuta nel 63 a.C.

In questo periodo iniziò l’età dell’oro della città e Gerasa divenne quella che vediamo oggi, una delle province romane meglio conservate al mondo.

E intando ci stiamo preparando per quando visiteremo Petra ....  una delle meraviglie del mondo!

A presto :ciao::ciao::ciao:

 

 

 

Ven 28/02/2020 - 09:53 Collegamento permanente

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Cosa mangeremo in Giordania? Lo so che avete qualche dubbio *unknw*

Non ve ne ho ancora parlato, ma non pensiate che io non sia amante della buona tavola e del buon vino. Mi piace cucinare e anche mangiare. Soprattutto adoro sperimentare sempre nuovi accostamenti. Per me viaggiare è anche scoprire nuovi sapori. Il medioriente è una grande fonte d'ispirazione....

Vi descrivo brevemente alcuni piatti tipici in Giordania:

Mansaf: è un piatto a base di carne tenera ricoperto da fette pane sottile e grandi mucchi di riso aromatico, tradizionalmente servito in un grande piatto da cui tutti i commensali attingono. Il piatto è guarnito con noci o semi tostati e mangiato con l’ausilio del pane arabo. Per arricchire il gusto, si aggiunge un po’ di jame, una salsa di yogurt piccante.

Considerato il piatto nazionale della Giordania, il mansaf affonda le radici nella cucina beduina e, come fanno le tribù nomadi del Levante, la sua tradizione esce dai confini nazionali, ispirando ricette che vanno da Israele all’Iraq. Per prepararlo in genere si utilizza carne d’agnello, ma è comune trovarlo anche a base di pollo.

Maqluba: è un piatto a base di riso, pollo, patate e verdure… rovesciato. Il tutto sta nella bravura del cuoco e la sua capacità di servirlo rovesciandolo al momento. Oltre che buono da mangiare è anche bello da vedere.

Il termine maqluba, infatti, significa sottosopra ed è una preparazione antica, che risale al XIII secolo quando apparve per la prima volta in una raccolta di ricette proveniente da Baghdad. Si tratta di un piatto più che altro casalingo, ma ormai non è difficile trovarlo anche in qualche ristorante tipico.

Zaarb: è un piatto di carne marinata e verdura, cotto in una fossa nella sabbia. Il risultato è una carne cotta lentamente e, quindi, molto tenera.

Per assaporarlo in vero stile beduino bisogna tenere la mano sinistra dietro la schiena e raccogliere i pezzi di carne con le dita della mano destra.

Fattet hummus: è una versione davvero speciale del tradizionale ed onnipresente hummus. Si tratta sempre di un purè di ceci ma che, in questo caso, viene mescolato con pezzi di pane pita, pinoli e la tahina.

Il tutto viene condito con abbondante olio extravergine di oliva. Si mangia con il cucchiaio insieme a erbe piccanti e cipolla.

Tahina è un paté a base di semi di sesamo bianchi tostati, molto utilizzata come accompagnamento a verdure e ... un po' a tutto

La Tahine si trova anche da noi in comdi vasetti.

Kunafa: un dessert a base di formaggio e sottile pasta kataifi.

Pare che questo piatto sia stato introdotto dagli Ottomani ed è ottimo accompagnato da una fumante tazza di caffè arabo.

Pasta kataifi: è una pasta di origine greca, a base di farina e acqua, che trova uso in numerosissime preparazioni, dal dolce al salato.

Ecco tutto, stiate certi che mangeremo bene :si::si::si:

Sab 30/11/2019 - 20:08 Collegamento permanente

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State pensando che c'è ancora tanto tempo per iscriversi? Non aspettate all'ultimo momento perchè potrebbero anche esserci degli aumenti causati dal cambio dei prezzi dei voli. Inoltre il viaggio si conferma con 4/5 partecipanti + il doc quindi, se vi interessa, iscrivetevi subito così si accorceranno i tempi di attesa per avere la certezza della conferma del viaggio!

Tocca a qualcuno rompere il ghiaccio, poi arrivano tutte le altre iscrizioni di chi ci sta leggendo, ma è ancora indeciso perché non vede iscritti.

Considerate che Vagabondo chiede il pagamento dell’acconto solo a viaggio confermato e, se il viaggio non venisse confermato, non è prevista nessuna penale per chi si era iscritto. Si viene cancellati e basta.

Vi aspetto :ciao::ciao::ciao:

Mar 10/12/2019 - 12:47 Collegamento permanente

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Nell'itinerario della Giordania non può mancare una visita, anche breve, ai Castelli del Deserto, splendidi esempi dell'arte e dell'architettura islamica dell'antichità. I due castelli che visiteremo sono abbastanza vicini tra loro e di strada per il nostro programma.

Chiamati castelli per la loro imponente mole, costruiti lungo antiche direttrici commerciali, avevano in realtà vari scopi e fungevano da stazioni per le carovane, centri agricoli e commerciali, punti di ristoro e avamposti utili ai lontani regnanti per stringere legami con i beduini locali.

Vennero costruiti tra il 660 e il 750, sulla base di un unico modello di derivazione romana.

l più importante in assoluto è il castello di Qusayr Amra 

che è anche una delle strutture meglio conservate. Al suo interno si possono ammirare bellissimi affreschi e mosaici a pavimento

è piccolo, intimo e grazie ai bellissimi affreschi sulle pareti è stato inserito tra i Patrimoni dell’Unesco.

L’altro castello che visiteremo è la fortezza Qasr Kharana.

Si tratta di un edificio un po’ enigmatico, imponente, su due piani, con le apparenze di una vera e propria fortezza molto ben conservata, ma di cui non si è ancora certi di quale fosse la sua reale funzione. Quel che è certo è che si tratta di una delle prime costruzioni dell’era islamica e che venne edificato intorno al 700 d.C., in un sito già occupato da altre costruzioni romane o bizantine

Sono luoghi affascinanti che ci preparano allo stupore di quando visiteremo Petra.

A presto :ciao::ciao::ciao: 

 

Ven 28/02/2020 - 09:54 Collegamento permanente

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BUONE FESTE A TUTTI!

Mar 24/12/2019 - 15:54 Collegamento permanente

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Buon Anno Vagabondi! Trascorse bene le vacanze?

Inizierò il forum del 2020 con qualche curiosità sulla nostra bella Giordania.

Ovviamente il suo nome deriva dal Fiume Giordano che, a sua volta, deriva dall'ebraico lor e Dan e significa “scorre presso Dan”, antica città biblica.

Il Giordano è il fiume in cui furono battezzati Gesù e i primi cristiani.

La bandiera della Giordania è composta da tre strisce colorate: una nera che rappresenta il Califfato Abbasside, una bianca per il Califfato Ommayade e una verde per il Califfato Fatimide ed un triangolo rosso a ricordare la Grande Rivoluzione Araba del 1916. Al centro di questo triangolo rosso si trova una stella con sette punte che simboleggiano le sette sure (i versetti) che aprono il Corano.

Ma come può essere? Non ho ancora scritto niente su Amman, la capitale della Giordania, la città in cui atterreremo e dove trascorreremo un paio di giorni.

Amman fu costruita su sette colli, ma oggi si estende su ben diciannove alture che prendono il nome di Jebel o montagna: il centro storico è ai piedi di queste colline.

Molti dei distretti di Amman prendono il nome proprio dalle caratteristiche dei sette colli. Amman è una città affascinante e ricca di contrasti in cui antico e moderno si mescolano, ed è situata tra il deserto e la fertile Valle del Giordano.

Larghi viali, sottopassaggi e strade sopraelevate garantiscono lo scorrimento di un traffico intenso, mentre il vecchio nucleo della città ha strade strette e vicoli caratteristici. I nuovi e moderni quartieri costruiti sulle alture circostanti ricalcano un pò lo stile americano.

Tutti i luoghi di lusso, ristoranti, alberghi, negozi, sono concentrati a Jebel Amman, la collina principale.

Magari potremmo fare un giro per i mercati e i Souk che popolano la zona Amman Downtown

o, se il tempo lo consente, andare a visitare la Cittadella o l’Anfiteatro Romano dove ancora oggi si tengono spettacoli e concerti.

Ai tempi dei Romani Amman portava il nome greco di Philadelphia ed era, assieme a Jerash e Gadara, parte della Decapoli romana (decapoli = 10 città) che formava la frontiera orientale dell'Impero Romano.

Cinquemila anni di storia alle spalle. Tradizione, dunque e, allo stesso tempo, modernità. Caos e traffico compreso.

E’ una città dinamica, tollerante e di mente molto aperta considerando che si trova in uno stato arabo, culla di una cultura pacifica che ha visto, anche in questi difficili ultimi anni, una convivenza di religioni e culture differenti. Una sorta di oasi del Medio Oriente.

A me incuriosisce molto e a voi?

Ven 28/02/2020 - 10:05 Collegamento permanente

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E’ arrivato il momento … paliamo di Petra, il pezzo forte del nostro viaggio: la città rossa scavata nella roccia, Patrimonio dell'Unesco, uno dei siti archeologici più vasti del mondo, una vera e propria città in cui abitavano forse 30.000 persone, di cui sono state riportate alla luce per il momento solo tombe ed edifici pubblici, cioè circa il 20% della città originale. Tutti i quartieri residenziali della città sono ancora nascosti sotto la sabbia.

Petra è stata costruita dai Nabatei un popolo originario dello Yemen nel IV secolo a.C., ma il sito era già abitato da secoli.

I Nabatei erano abili commercianti e accumularono enormi ricchezze che resero Petra una delle più gloriose città dell'antichità. In questo periodo furono edificate le costruzioni più famose di Petra: la casa del Djin, la tomba dell’obelisco, il Siq, il palazzo El Khazneh.

Nel 106 a.C la città venne annessa al governato romano in Siria e venne modellata secondo gli schemi romani, quindi con una nuova viabilità e nuove strade, venne costruita la strada colonnata, la porta Traianea, un anfiteatro ed anche il Grande Tempio

Il cristianesimo giunse a Petra attorno al IV secolo d.C., durante il periodo dell'imperatore Costantino e i monumenti più antichi vennero trasformati in chiese. Risalgono a questo periodo la chiesa al Deir e la chiesa di Petra con i pavimenti in mosaico bizantino.

Successivamente in Giordania arrivò l'Islam che però non riuscì a penetrare fino alle gole di Petra, lasciando quindi la città isolata e ancora sotto il dominio cristiano.

Dopo di che Petra venne completamente dimenticata e le ultime notizie arrivarono dai pellegrini del 1.200.

Per quasi cinque secoli il sito venne attraversato solo da nomadi di passaggio che consideravano Petra una città infestata da demoni e chiamarono l'arco d'ingresso alla gola di Petra “la porta del Diavolo”.

Petra venne riscoperta nel 1812 da un viaggiatore svizzero, Johann Ludvig Burckhard che, percorrendo vestito da arabo la strada tra Damasco e l'Egitto, sentì parlare di una sorta di fortezza naturale dalla bellezza straordinaria. In questo periodo la regione faceva parte dell'Impero ottomano, un regime poco propenso ad incoraggiare gli stranieri in cerca di antichità.

Burckhard, con il pretesto di voler fare un sacrificio propiziatorio, riuscì ad attraversare la città antica accompagnato da una guida, senza però potersi fermare, ma questa passeggiata gli permise di rendersi conto dell'entità della scoperta.

Al suo rientro diffuse la notizia tra gli occidentali residenti in medio oriente così, nel 1818, un gruppo di persone provenienti da Gerusalemme riuscì ad ottenere il permesso di restare sul posto per un paio di giorni.

Le prime missioni archeologiche incominciarono nel 1828.

Da allora a Petra, a periodi alterni, si è sempre scavato e si scava ancora.

Nel 2016 sono stati portati alla luce dei magnifici giardini monumentali con incredibili fontane e una piscina lunga 44 mt alimentata da un acquedotto che trasportava acqua proveniente da una sorgente. Questa immensa opera idrica ci fa immaginare Petra come una vera oasi in mezzo del deserto, percorsa da strade ombreggiate da alberi e palme da dattero...

Sono sicura che il fascino di questo imponente sito archeologico ci lascerà senza fiato, di notte poi?

La vedremo illuminata da centinaia di lucine ...

Come si fa a non andare?

Ven 28/02/2020 - 10:10 Collegamento permanente

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