Rajastan e Varanasi Freak Style
18 Giorni - 17 Notti

3 Agosto 2019

Viaggio passato

Rajastan e Varanasi Freak Style - 3 Agosto

Viaggio Passato: 03 August 2019

gange

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

3 Agosto 2019    18 Giorni - 17 Notti

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PimPumPam

PimPumPam

In risposta a di antog777

Yeah!

Ciao Anto!

Anche a me ha attirato molto l'estensione Varanasi... E' da tempo che mi preparo "umanamente" a questo viaggio e Varanasi per me ne rappresenta proprio il culmine.

Speriamo ti confermino in fretta le ferie, così inizia a formarsi un gruppetto! *DANCE*

A presto

Pamela

 

Mer 27/03/2019 - 10:28 Collegamento permanente

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antog777

antog777

Mi sono iscritta!! *yahoo*

Ven 29/03/2019 - 11:10 Collegamento permanente

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Idste

Idste

Bene!!!*biggrin*

Ven 29/03/2019 - 15:40 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Buonasera ragazzi!

Benvenuta Antog777 e piacere di conoscerti! ;)

Che bello,sta iniziando a formarsi il nostro gruppetto di viaggio!!! *yahoo*

Ragazzi scusate se vi ho risposto un pò in ritardo,ma fino a due giorni fa ero in Cina e li sono  rimasta isolata dal mondo,non riuscivo ad utilizzare alcun tipo tipo di social e manco ad accedere all'email!Ora sono in Thailandia e direi che va molto meglio :)

Io lavoro come guida ed accompagnatrice turisca e la scorsa settimana avevo nel mio tour una famiglia di Indiani,ho parlato con loro di questo viaggio e mi hanno detto che Varanasi è un posto davvero magico,è decisamente un valore aggiunto a questo viaggio!!!

La scorsa volta vi ho parlato un pochino dell'India in genarale,nei prossimi giorni vorrei approffondire anche la parte storica,per darvi un idea più completa di questo stato,ovviamente cercherò di non essere prolissa! ;) (deformazione professionale *pardon*)

Buona serata

 

ciauuuu  :ciao:

 

 

 

 

Gio 04/04/2019 - 17:32 Collegamento permanente

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raffy

raffy

se parti da Milano i voli sono questi:

Da Milano Malpensa (con Air India) AI 138  H SA03AUG  MXPDEL  2100 0825+1                                                      

AI 137  T TU20AUG  DELMXP  1415 1930  

Se vuoi partire da altri aeroporti devi inviare una mail a [email protected]

Lo Staff

Gio 11/04/2019 - 07:57 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Buongiorno vagabondi,

come vi ho anticipato l'ultima volta oggi vi parlerò della storia dell'India,ho deciso però di dividerla in  puntate;) perchè ci sono davvero molte cose da dire ...oggi partirò dalle origini (antiche civiltà) fino all'invasioni arabe,mentre la prossima volta parlerò di quelle europee

 

DALLE ORIGINI ALL'ETA' DEI GUPTA

 Abitato sin da epoche remote, il subcontinente indiano fu sede della fiorente civiltà della valle dell'Indo, che si sviluppò a partire dal 3° millennio a.C. nella parte nordoccidentale del paese. Essa tramontò intorno alla metà del 2° millennio a.C., quando si fecero più profonde le incursioni delle popolazioni indo-ariane provenienti dall'Asia centrale, che dalla pianura del Gange si spinsero nei secoli successivi fino al Bengala e alla penisola del Deccan. Originariamente seminomadi, queste popolazioni diedero vita alle prime formazioni politiche dell'India antica. È in tale contesto che si svilupparono gradualmente l'induismoe il sistema delle caste. Le dottrine del buddismo e del giainismo sorsero più tardi, nel 6°-5° secolo a.C.

Per diversi secoli l'India rimase frammentata ed esposta alle invasioni straniere, tra cui quelle dei Persiani con Dario primo (6°-5° secolo) e poi dei Greci con Alessandro Magno (4° secolo). Essa fu in gran parte unificata per la prima volta tra il 4° e il 2° secolo a.C. dalla dinastia dei Maurya, che ebbe in Asoka (morto nel 232 a.C.) il suo più grande sovrano e fece del buddismo la religione dello Stato. L'Impero dei Maurya si dissolse al principio del 2° secolo a.C. e l'India tornò a frammentarsi in una serie di regni minori e a essere meta di incursioni straniere, che in alcuni casi diedero vita a durature dominazioni. Tra il 4° e il 6° secolo d.C. si affermò infine l'Impero dei Gupta, che nel periodo della sua massima potenza si estese su tutta l'India settentrionale. L'Impero gupta fu presto minato da conflitti interni e da nuove invasioni. Con esso, tuttavia, la civiltà indiana raggiunse un grande splendore e l'induismo finì per imporsi definitivamente sul buddismo come religione dominante del paese.

                                 

                   

                                                                    


                                               

Alla dissoluzione dell'Impero dei Gupta seguì un periodo di instabilità, durante il quale sorsero e tramontarono diverse formazioni politiche spesso in contrasto tra loro. Una svolta importante si ebbe con la conquista musulmana. Essa cominciò nell'8° secolo, quando gli Arabi iniziarono a stabilirsi nella valle dell'Indo. Ma divenne un fattore di effettiva trasformazione degli equilibri dell'India soltanto tra il 12° e il 13° secolo, quando la dinastia musulmana dei Guridi, affermatasi in precedenza in Afghanistan, penetrò nel subcontinente e fondò il sultanato di Delhi, che giunse a controllare gran parte dell'India settentrionale. Il sultanato, in seguito governato da altre dinastie turche e poi afghane, tra il 13° e il 14° secolo riuscì a sottomettere quasi tutta l'India, con l'eccezione delle regioni meridionali. Troppo vasto per essere governato in modo unitario, esso entrò presto in crisi e tra il 14° e il 15° secolo si frammentò in un'ampia serie di piccoli potentati musulmani di fatto indipendenti, che solo con grandi difficoltà riuscirono a integrarsi con le popolazioni indù.

Come già il sultanato, l'Impero moghul consolidò l'elemento islamico nel subcontinente indiano, anche se l'induismo rimase la religione prevalente del paese.

 

 

 

per oggi direi è tutto,

vi auguro buona giornata

see you soon

:ciao:

 

 

 

Ven 12/04/2019 - 10:05 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Buonasera vagabondi,

Stasera proseguirò a raccontarvi (in modo sintetico)la storia del'India,dalle Invasioni europee all'indipendenza.

L'Invasione europea

Gli inizi della penetrazione europea nel subcontinente indiano risalgono alla fine del Quattrocento, quando i Portoghesi stabilirono i primi insediamenti commerciali nel paese. A essi seguirono gli Olandesi, gli Inglesi e i Francesi, che nel 17° secolo fissarono i propri avamposti attraverso l'opera delle potenti Compagnia delle Indie. Furono tuttavia i Britannici, con la guerra europea dei Sette anni (1756-63), a stabilire definitivamente la propria egemonia sull'India. Nei decenni successivi essi estesero il proprio dominio su gran parte del subcontinente, che fu gradualmente sottratto al controllo della Compagnia delle Indie e sottoposto direttamente all'autorità della Corona e del governo.

Il punto di arrivo di questo processo, durato oltre un secolo, fu la creazione dell'Impero indiano (1876), di cui fu proclamata imperatrice la regina Vittoria. Durante questo lungo periodo la Gran Bretagna introdusse nel paese importanti elementi di modernizzazione economica e sociale, diede impulso ai processi di integrazione tra Britannici e Indiani e concesse loro alcune limitate forme di autogoverno. Lo sfruttamento delle risorse locali, il progressivo sradicamento delle culture tradizionali e il carattere talora brutalmente repressivo del dominio imperiale alimentarono tuttavia crescenti richieste di autonomia, di cui si fecero portavoce i nuovi ceti medi sviluppatosi sotto il dominio britannico.




 

L'indipendenza: nascita dell'Unione Indiana e del Pakistan

 

È in questo nuovo contesto imperiale che maturò il nazionalismo indiano, che ebbe il suo principale punto di riferimento nel Partito del Congresso, fondato nel 1885. Su di esso, però, pesarono sin dal principio le divisioni tra gli indù e i musulmani, che nel 1906 si diedero una propria organizzazione politica con la creazione della Lega musulmana. Nel 1914 l'India partecipò con la Gran Bretagna alla Prima guerra mondiale.

 

Proprio in quegli anni emerse la più grande figura del nazionalismo indiano, Mohandas Gandhi. Egli divenne il leader del Congresso, riuscì a legare indù e musulmani nella prospettiva dell'indipendenza e contrappose ai metodi terroristici delle frange più radicali del movimento nazionalista il ricorso a forme di lotta ispirate ai principi della non violenza, della resistenza passiva e della disobbedienza civile. Negli anni Venti e Trenta, sotto la sua leadership carismatica, la consistenza del movimento crebbe in modo rilevante. E quando i Britannici, nel 1935, introdussero pur significative riforme nel senso dell'autogoverno, i nazionalisti erano ormai proiettati verso la prospettiva dell'indipendenza. Ripresero peraltro a crescere i contrasti tra indù e musulmani, e iniziò a farsi strada l'idea di dividere in futuro il paese secondo linee religiose e confessionali. Lo scoppio della Seconda guerrra mondiale diede la spinta finale alla lotta per l'indipendenza, che fu infine concessa dallaGran Bretagna nel 1947. Il paese fu diviso in due Stati (entrambi membri del Commonwealth): l'Unione Indiana, a maggioranza indù, e il Pakistan, a maggioranza musulmana. I Britannici si ritirarono quindi dal paese, che fu sconvolto da gravissimi scontri tra le due comunità e da un esodo di enormi proporzioni tra i due nuovi Stati. In questo quadro Gandhi fu assassinato il 30 gennaio 1948 da un nazionalista indù che si opponeva alla sua politica di conciliazione tra le due comunità.

 

 



 

 

 

 

Dopo queste ultime riflessioni di questo grande uomo vi saluto e vi auguro la *smile*  buona notte!

A presto  :ciao:  

Ven 19/04/2019 - 22:50 Collegamento permanente

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Cla85

Cla85

Buonasera ragazzi,stasera concludo la storia dell'India.

L'India di Nehru

L'India giunta all'indipendenza era un paese segnato da una drammatica arretratezza, sovrappopolato, povero, ostacolato nel suo stesso sviluppo dal perdurare di secolari tradizioni premoderne. Fu Javaharlal Nehru, leader del Partito del congresso e capo del governo fino al 1964, ad affrontare per primo i suoi gravi problemi economici, sociali, religiosi e politici. Egli dovette innanzitutto procedere all'integrazione nell'Unione Indiana dei vecchi principati che si erano consolidati durante la dominazione coloniale. In molti casi ‒ primo fra tutti quello del Kashmir, dove un sovrano indù governava su una maggioranza musulmana e in relazione al quale si aprì un primo conflitto con il Pakistan (1947- 49) ‒ questa riorganizzazione fu estremamente complessa e pose le premesse di durature tensioni. Sul piano politico e istituzionale nel 1950 fu varata una nuova costituzione che fece del paese una repubblica democratica e federale, con 27 Stati confederati e 6 Territori.

Il terreno più difficile per il governo fu quello della modernizzazione economica e sociale. In questo campo, Nehru avviò un significativo processo di sviluppo economico, controllato in ampia misura dallo Stato. Nello stesso tempo abolì il sistema delle caste (che però sopravvisse nelle aree del paese più legate alla tradizione), introdusse il divorzio e una maggiore eguaglianza di diritti per le donne e affermò principi laici nella vita pubblica. Questi risultati, di grande rilievo, non eliminarono tuttavia la profonda arretratezza del paese. In politica estera, Nehru fu uno dei principali artefici del neutralismo e del non allineamento e ottenne consistenti aiuti sia dai paesi del blocco occidentale sia da quelli socialisti. Egli dovette affrontare però ripetute tensioni con il Pakistan, ma anche con la Repubblica Popolare di Cina, che talora sfociarono in guerra aperta




Il nuovo secolo

Dopo le elezioni del 1996 iniziò una fase di instabilità politica dominata dalla destra induista moderata. Seguì, nel 1998, l'ascesa al potere del partito nazionalista e integralista indù Bharatiya janata party (BJP), che inasprì il contrasto con il Pakistan e le tensioni nel Kashmir. Dopo una nuova vittoria del Congresso alle elezioni del 2004, divenne primo ministro Sonia Gandhi, vedova di Rajiv. Contestata per le sue origini straniere (italiane), Sonia rassegnò subito le dimissioni e le subentrò Manmohan Singh. Sotto il suo governo i contrasti con il Pakistan hanno iniziato a stemperarsi in seguito a un importante accordo siglato dai due paesi nel 2005.


Negli ultimi anni, nonostante il permanere di enormi sacche di arretratezza, l'India ha conosciuto un assai rilevante sviluppo nei settori delle tecnologie più avanzate, dell'informatica e delle comunicazioni. Si tratta con ogni probabilità di uno sviluppo destinato a consolidarsi nei prossimi decenni e, in prospettiva, a mutare in modo significativo il profilo tradizionale di questo paese di antichissima storia.


Per questa sera ho concluso,spero di non avervi annoiato,ma di avervi un pò incuriosito,L'india è una paese pieno di contrasti,ma la sua cultura è estremamente affascinante.

Le prossime volte vi parlerò della cucina,della religione e dei costumi indiani

Vi auguro una buona serata

:ciao:



Dom 28/04/2019 - 22:30 Collegamento permanente

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