Tanzania e Zanzibar
12 Giorni - 11 Notti
29 Maggio 2019
Viaggio passato
Tanzania e Zanzibar - 29 Maggio
Viaggiare in Tanzania significa ammirare sconfinate distese di savana, fotografare solitari baobab e immergersi in uno dei parchi più famosi al mondo: il Serengeti. Ma significa anche spiagge bianche e mare cristallino, che ci aspettano a Zanzibar.
Viaggio Passato: 29 May 2019
Vagabondo DOC
Forum del viaggio
Per poter commentare o dialogare con i partecipanti al viaggio è necessario accedere o registrarsi al sito.
ARTICOLO DI
vale_pell
Che traffico
Stanchi del solito traffico cittadino?
Questa è l'ora di punta al parco Ngorongoro. Eh sì, ci vuol pazienza, ci si ferma e si aspetta che la "strada" sia libera, poi si riparte. Con calma, senza fretta, piano piano, o come dicono in swahili, polepole...
P. S. qua semafori non ce ne sono, ma è chiarissimo chi ha la precedenza..
ARTICOLO DI
vale_pell
Natura e bellezza
Avete anche voi una voglia incredibile di natura e bellezza condita con un pizzico di avventura? Io stasera condivido con voi qualche foto di Ngorongoro, e conto di ammirare dal vivo dal bordo del cratere alcune delle vedute più belle del continente africano. Forza vagabondi, l'Africa ci aspetta! :yahoo:
ARTICOLO DI
vale_pell
Ingredienti del viaggio
Mettete insieme un po' di tutto questo:
Camping a Ngorongoro
Camping nel parco Serengeti
Camping al Tarangire
Immersione nella natura, parco Tarangire
Lingua di sabbia, Zanzibar
Colobo rosso nella foresta di Jozani (anche questa è Zanzibar): si riescono ad avvistare facilmente (sperimentato di persona!)
Forza allora, manca solo un gruppetto di vagabondi che amino il contatto con la natura e abbiano BISOGNO di Africa!
Dosate bene il tutto, unite tutti gli ingredienti e cosa ne uscirà? Una esperienza magnifica, e i nostri occhi e cuore pieni di immagini e di emozioni!
Avete qualche dubbio?
Non vi resta che provare. Chi farà il primo passo?
Forza vagabonda/o che stai leggendo, interrompi il mio monologo e fatti avanti, seguiranno altri dubbiosi che si chiedono se partirà questo viaggio ed intanto esitano attendendo che qualcun altro faccia il primo passo. Dai che l'Africa ci aspetta!
°O° °O° °O°
ARTICOLO DI
vale_pell
E alla fine arriva Zanzibar...
Ci siamo vagabondi, abbiamo fatto diversi giorni di safari fotografici nei parchi del nord, abbiamo percorso in lungo e in largo le piste e gli sterrati e ci siamo rifatti gli occhi vedendo innumerevoli animali e la sconfinata savana, abbiamo fatto vita da campeggio, ci siamo impolverati ben bene e ci abbiamo fatto su quattro risate. Ora ci vuole qualche giorno di relax, ma sempre immersi nella natura africana.
Si vola a Zanzibar! Dopo un breve volo interno arriveremo in questa isola dell'Oceano Indiano. Anzi, sapete che Zanzibar è il nome dell'arcipelago, mentre quella che per noi è comunemente "Zanzibar", l'isola principale,si chiama in realtà Unguja? Infatti ci sono anche diverse altre isole e alcuni isolotti, e qualcuno lo potremo esplorare facendo qualche escursione.
Così per darvi un'idea, questo è l'isolotto di Mnemba...che ne dite di nuotare in un mare così? L'ho fatto e lo rifarei subito!
Alcune escursioni si possono fare con le imbarcazioni tipiche zanzibarine, i dhow, tradizionali barche in legno e con una grande vela triangolare, realizzate con i tronchi di casuarine e studiate per navigare sempre col vento dalla stessa parte, asimmetriche...
Queste barche sono state introdotte sulla costa dell’Africa già nel X secolo dai mercanti arabi. Dall’Asia Minore i mercanti venivano fino a qui per caricare schiavi, avorio, oro, legno, in cambio portavano tela, profumi.
Il monsone permetteva ai dhow di navigare: quello di nord est spingeva le imbarcazioni fino alla costa dell’Africa, poi si doveva aspettare quello di sud ovest per tornare a casa con le stive piene di merce o di uomini.
Insomma erano studiate proprio per questo meteo così fortemente influenzato dal fenomeno dei monsoni.
E poi...c'è anche molto di più a Zanzibar! Non ci credete? Provare per credere!
*dirol*
ARTICOLO DI
vale_pell
Jambo jambo
Le andiamo a vedere le tartarughe giganti?
Si trovano su un'isoletta che si raggiunge facilmente da Stone Town, la capitale di Zanzibar.
E qui potremo vedere le gigantesche tartarughe importate dalle Seychelles (isola di Aldabra), che popolano l’isola da più di 150 anni.
Pare che il sultano di Zanzibar Majid bin Said nella seconda metà del 1800 fece portare dalle Seychelles alcune tartarughe per farne dono alla prima moglie nella reggia in stile arabo che volle far costruire sull’isola.
Secondo altre fonti, sarebbero state portate qua nel XIX secolo per proteggere la specie dall’estinzione e dal bracconaggio. Sarà questa la versione corretta? Un po' meno poetica ma per nobili motivi...
Altre fonti ancora dicono invece che potrebbero essere discendenti delle tartarughe che i marinai che navigavano nell’Oceano Indiano portavano con sé come riserva di carne fresca. Ecco, questa è decisamente poco poetica, io la scarterei a priori...
Altre ancora ritengono che l’arrivo delle tartarughe sia molto più recente, e che sia riconducibile a un dono fatto dal governatore britannico delle Seychelles nel 1919. A me non piace neanche questa, troppo politica...
Fatto sta - e per qualunque ipotesi di provenienza voi facciate il tifo - che è molto interessante andare a visitare questa colonia di pluricentenarie tartarughe; ce ne sono un centinaio e di ogni dimensione e peso (alcune superano i 2 quintali!).
Ecco un esemplare intento a porgere un bel sorriso sdentato! L'età si fa sentire, anche tra le tartarughe... *lol*
ARTICOLO DI
vale_pell
Africa e ancora Africa
Ciao vagabondi,
ho appena rivisto un pezzetto di Africa, il Marocco, con un bel gruppo di simpatici vagabondi, e anche se ben diverso dalla Tanzania già non vedo l'ora di tornare in questo continente!
Fatto sta che sto rifacendo il passaporto, e tra un appuntamento e l'altro dovrei finalmente averne uno bello nuovo tra qualche settimana. Pronto per essere inaugurato proprio con la Tanzania *clapping*
Nei nostri giorni a Zanzibar avremo tempo di esplorare sia la parte nord sia la parte sud.
Jambiani a me è rimasto nel cuore; si trova a sud dell'isola ed è un piccolo e sonnolento villaggio di pescatori.
Cosa si fa a Jambiani? Non solo bagni e mare! Belle passeggiate per ammirare il fenomeno delle maree presente in questa zona.
Per centinaia di metri il mare si ritira lasciando un’immensa distesa di bianca e soffice sabbia bagnata da acque turchesi che assumono tante tonalità diverse, un gioco di colori che rende questo posto unico e diverso ad ogni ora della giornata.
E poi si possono percorrere tranquillamente le vie del villaggio a piedi, e avremo modo di scambiare qualche timida frase in swahili con i locali :shy:
Naturalmente non mancherà lo snorkeling nella barriera corallina utilizzando i dhow, le barche locali che prenderemo direttamente dai pescatori.
E che dite di prendere un dalla-dalla (camioncini che trasportano di tutto) e arrivare fino al famoso “The Rock Restaurant”? E' costruito in cima ad una roccia che affiora dall’oceano e si può raggiungere a piedi nei momenti di bassa marea e con delle piccole imbarcazioni di legno durante l’alta marea.
L'Africa vera ci aspetta vagabondi *DANCE*