SilviaRapizza

Mi chiamo Silvia, ho 40 anni e vivo tra Milano e la provincia di Bergamo, almeno per il momento, ma il futuro potrebbe avere in serbo piacevoli cambiamenti.

In passato ho anche vissuto un anno a Bruxelles e per qualche mese a Londra.

 

Mi occupo di associazionismo, lavoro in un centro di servizi dove seguo sotto il profilo giuridico e fiscale  diversi tipi di associazioni. Appena posso però, mollo tutto e parto.

È in viaggio che mi sento davvero a casa… andare, andare verso… entrare in contatto con paesaggi e persone diverse…trovo tutto questo appassionante e naturale insieme, come se fosse una dimensione che mi appartenesse da sempre.

Studio danza contemporanea (un sogno che avevo da bambina e che ho potuto realizzare solo da grande :-) ) e di tanto in tanto mi diletto con la magia del gioco del teatro.

Amo stare all’aria aperta e all’aperto corro, vado in bici, faccio trekking in montagna e quando posso, anche se non così spesso come vorrei, vado a vela.  

Che posso raccontarvi ancora? Ho un paio di progetti importanti da realizzare dopo i 40 anni…

mettermi seriamente a studiare l’arabo e partire per un lungo lungo viaggio intorno al mondo.

 

Viaggiare, viaggiare, viaggiare…

Andare alla scoperta di nuovi luoghi, di persone ancora da incontrare, di punti di visti differenti.

Il viaggio, come percorso di conoscenza, di ricerca e confronto…  guardare e cercare di capire, andare oltre la superficie…

Anche se il tempo talvolta è poco, il mio ideale di viaggio resta sempre quello che cerchi di cogliere, soprattutto attraverso il contatto con le persone che si incontrano strada facendo, qualche elemento che riporti alla dimensione più autentica del paese che si sta visitando, agli usi e ai costumi della popolazione locale. Ed anche quando non è possibile andare troppo a fondo, ci sono molti modi per percepire qualcosa di speciale… i sapori della cucina locale; la musicalità o la durezza della lingua parlata; la modalità con cui le persone gesticolano; i colori e le fogge degli abiti della gente e molto altro ancora.

 

Un altro aspetto importante che vorrei non mancasse mai nei miei viaggi è quello paesaggistico e naturalistico... che si tratti di boschi (adoro gli alberi) o di lagune colorate a 4000 metri di altitudine; che si tratti di ghiacciai imponenti o di dune dorate in un silenzio di sabbia, mi sorprendo ogni volta a pensare come la natura rappresenti, forse, la più grande opera d’arte di tutta la storia dell’umanità. E allora via, a camminare, fare trekking, o semplicemente a perdersi e contemplare la bellezza struggente dei luoghi.

Tengo spesso un diario di viaggio, un quadernetto dove annoto un po’ di tutto…descrivo quello che più mi colpisce, indirizzi e nomi di persone incontrate, nomi di luoghi che non voglio dimenticare… la memoria è labile e ci vuole poco a confondere i ricordi, ma basta leggere poche righe scritte e il puzzle si ricompone in pochi istanti… tutto sembra tornare nitido.

Ho viaggiato sola, in coppia e in gruppo e ognuna di queste modalità mi ha regalato qualcosa di bello e speciale. È tempo di ripartire ora, e di viaggiare insieme.

Serve qualche vestito, un quaderno e poco altro.

Partiamo allora? Cosa aspettiamo?