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Lunedì, 31 Gennaio 2005

Ventotto giorni in Ecuador

Alla scoperta dell

ARTICOLO DI

Vagabondo0



Alla scoperta dell'Ecuador per 28 giorni.... e non sono bastati !

Già perché solitamente ogni anno cerco di ritagliarmi dal quotidiano più giorni possibile da dedicare al mio viaggio nella considerazione che molto probabilmente in quel paese non avrò modo di tornare più: troppe sono le mete in lista di attesa.

Occorre pertanto un programma ben studiato per non perdersi nulla.

Per L'Ecuador , vista la stagione invernale, stagione delle piogge per la zona orientale, abbiamo scartato a tavolino tutta la zona amazzonica e quella nord pacifica che prevedevano una opportuna profilassi antimalarica e che comunque erano già similari ad altre esperienze già fatte o ad altri nostri programmi a breve termine.

In effetti il territorio dell'Ecuador si divide in quattro zone distinte ed egualmente degne di visita:

  • la sierra ( tutto il percorso andino)
  • la selva (foresta amazzonica dell'est )
  • la costa (tutta la costa pacifica)
  • le Galapagos


ma vorrei aggiungere un ulteriore “zona” ancora diversa ed interessantissima: le città: Quito, Cuenca, Guayaquil : le abbiamo trovate tutte e tre interessantissime, per architettura, culture ed etnie e valgono assolutamente una sosta accurata.

Davvero restringere il programma su 28 giorni è stato arduo ed onestamente non capisco chi riesce ad accontentarsi di una toccata e fuga di due sole settimane, il viaggio infatti è stato intensissimo e faticoso anche per le altitudini.

In pratica escludendo le ultime due giornate passate sulla costa pacifica il nostro itinerario si è concentrato su Ande , città e Galapagos.

Ed ecco non un racconto, né un resoconto, ma una serie di segnalazioni (con asterischi indice del livello tutto personale del nostro gradimento - devo precisare che non abbiamo avuto un solo giorno di pioggia, i cieli erano sempre limpidi e le viste sui vulcani perfette, ovviamente il livello di gradimento risulta molto condizionato dalle condizioni meteo )

Ho segnalato alcune località con dei punti interrogativi sono quelle che avremmo voluto inserire, ma per economia di itinerario sono rimaste fuori, ma per notizie apprese sul posto sembra fossero degne di visita.
Quito ****

Verso nord:



  • Otavalo**(tessuti),
  • S.Antonio di Ibarra*( legno),
  • Cotachachi *(cuoio)
  • Laguna Cuicocha**,
  • Ibarra*,
  • El Angel ed il suo paramo****,
  • Mitad del Mundo mezzo asterisco e non di più,
  • Calderon* (figurine di pasta di pane).









Verso sud:

  • Latacunga*,
  • mercato di Saquisilì***,
  • escursione al Cotopaxi**** (non siamo andati al rifugio per il “percorso turistico” ma per un itinerario alternativo lungo il canalone della lava fino alle cascate “latte e cioccolata” per un totale di tre ore in salita e due in discesa!!),
  • mercato di Zumbahua****,
  • laguna Quilotoa****,
  • mercato di Pujilì* (deludente rispetto alle aspettative, forse perché “modernizzato” di recente ha perso ora il suo fascino) e santuario de Isinche*,
  • Baños**, cascate di Baños**2 (Ayagutan, Ines Maria, Piallon del Diablo) , terme di Baños (deludenti),
  • vedute sul Tunguraua in eruzione****,
  • Riobamba ?,
  • treno di Riobamba**** (noi lo abbiamo preso ad Alausì, cosa sconsigliata da tutte le guide perché si rischia di non trovare posto sul tetto, ma era un mercoledì di bassa stagione e ci è andata benone evitandoci le 5 ore da Riobamba ),
  • Alausì * (cittadina fantasma: vive solo tre volte alla settimana al passaggio del treno per il resto non c'è nulla e nessuno in giro, solo pochi alberghi cari e squallidi, troverete difficoltà a cenare dopo le 20, graziosa la zona restaurata intorno alla stazione ),
  • Ambato ?,
  • vulcano Chimborazo: vedute ****,
  • escursione al vulcano ?,
  • Cuenca****, mercati di Cuenca****,
  • Ingapirca * (è il sito Inca, ci ha deluso un po' anche se la strada per arrivarci è bellissima -2 ore da Cuenca- ed il posto è fantastico....le rovine un po' meno ),
  • parco nazionale del Cajas****,



Guayaquil****

( le guide la sconsigliano, i resoconti in rete la saltano, noi siamo rimasti sorpresi ed affascinati : da non mancare il Malecon**** e la collina de Las Peñas****, purtroppo le avevamo destinato troppo poco tempo e credo sia stato un errore, consiglio di aggiornarsi un po' prima di partire perché da città malfamata quale era è ora evidente un'opera di “recupero” imponente e di classe.)

Piccolo assaggio di costa pacifica:

Puerto Lopez** (raccomandabile da giugno a settembre per l'avvistamento delle balene...negli altri mesi è un posto anche troppo tranquillo e di relax, anche i dintorni valgono però la gita: a nord il parco nazionale di Machalilla, a sud alcune belle spiagge deserte, rammento che in inverno il mare è caldissimo, in estate gelato), tornando verso Guayaquil abbiamo voluto toccare con mano l'orribile Salinas -la Rimini dell'Ecuador- e ne siamo fuggiti rapidamente, forse è solo il posto giusto per chi è in cerca di qualcosa da fare la sera, visto che in tutto l'Ecuador dopo le 21 non c'è altro da fare che andare a nanna, ma non ve la consiglio egualmente).

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Galapagos******

Assolutamente da non mancare e da programmare senza tempi ristretti. E' veramente qualcosa di speciale ed irreale, non sciupate il viaggio con il “toccata e fuga” che vi propinano le agenzie, molto probabilmente nella vita non ci tornerete un'altra volta ed allora non lasciatevi rimpianti. Premesso che è un'esperienza costosa visto che solo per toccare il loro suolo vi serve un biglietto aereo -costoso per noi turisti- e ben 100$ di tassa di ingresso, cerco ora di darvi un po' di consigli validi però alla sola condizione che voi viaggiate in bassa stagione (ma la regola del buon viaggiatore è sempre di viaggiare in bassa).









  • Evitate i mesi estivi: c'è il pienone di europei, i prezzi sono più alti, il mare è mosso e l'acqua gelata.
  • Non prenotate niente dall'Italia, e nemmeno da Quito, l'ideale è iniziare la ricerca di un volo da Guayaquil : cercate un last minute per Baltra (l'isola di Santa Cruz e non per San Cristobal).
  • Arrivati a Santa Cruz ( aeroporto sull'isoletta adiacente di Baltra) dopo aver pagato i vostri 100$ senza scampo, con un bus, un traghettino ed un altro bus arriverete a Puerto Ayora e già vi sentirete immersi nella magia delle isole: aironi, sule, pellicani, iguane, fregate diventeranno i vostri fedeli compagni a distanze ravvicinate... e la sera tardi passeggiando sul molo.. incontri di tutti i generi animali immaginabili.
  • Calma e senza fretta, dico questo perché il metodo tutto ecuadoreño di fregarvi è quello di mettervi fretta.... Cercate un alberghetto economico ( ce n'è molti noi siamo stati al residence Flamingo- bagno privato ) e fate un primo giro del pueblo ( scoprite la stradina dei chioschi- ristorantini ) ed adocchiate le varie agenzie....ma attenti agli squali di terra!
  • Ed ora attenzione vi diranno che le isole sono parco naturale e non si può andare in giro liberamente senza guida... non è del tutto vero: nei dintorni di Puerto Ayora ci sono diverse spiagge bellissime libere di accesso , potrete fare snorkeling ed ho visto anche surfisti, una è Tortuga Bay che vale una visita, ancora un'altra ( molto piccina ma con un mare antistante molto popolato) è nei pressi del centro Darwin - che potrete visitare gratis e per tutto il tempo che vi pare - ed ancora un'altra si raggiunge con il taxi-boat dal molo ed è la playa de los Alemanos. Detto questo ed aggiungendo che Puerto Ayora ha anche gelaterie, caffè, pizzerie, ristoranti italiani ( cercate ecuador il Palermitano spenderete un po' di più ma....ecuador vale la pena è uno show-man, cucina e canta benissimo) capirete perché non dovete avere fretta.
  • Ed ora parliamo del mercato/businnes delle crociere. Mentre dall'Italia e da Quito vi parlano di crociere di 4,5 o 8 giorni, a Puerto Ayora le stesse diventano di 3,4,7 giorni e già abbiamo fatto un passo avanti considerando che ogni giornata a bordo vi costerà dai 65/75$ minimi a prezzi per nababbi. Ma c'è di più:ogni crociera prevede anche una intera giornata per visitare l'isola di Santa Cruz, ma se voi ve la visitate da terra mai vi costerà quanto una giornata a bordo. (E' consigliabile l'escursione a terra per circa 20$ per andare a vedere le tartarughe giganti**** , un paio di crateri vulcanici , una galleria lavica *) Tutte le barche sostano almeno una giornata intera nella baya di Puerto Ayora. Ed allora , fatevi proporre dalle agenzie tutte le varie partenze nei giorni successivi ed i vari prezzi last minute, prendete accurata nota del nome delle barche e poi via di corsa al molo salite sul taxi-boat e fatevi portare (0,5$) a bordo delle singole barche. A bordo potrete contrattare il prezzo direttamente col capitano, verificare la sistemazione, accertarvi dell'itinerario-visto che spesso lo cambiano e le agenzie nemmeno lo sanno- non solo , ma vi imbarcheranno solo dopo cena così voi risparmierete ancora un'altra giornata sul salato conto; ed ancora il capitano sarà lieto di cedervi anche la sua cabina ( a noi è successo proprio così ), trovando per lui un'altra sistemazione.
  • Viste le spiegazioni che vi ho dato mi sembra ovvio consigliarvi la crociera di 8 giorni che poi non sono nemmeno 7, perché quelle più brevi non vi compensano nemmeno di tutto quello che avete già speso di aereo ed ingresso e soggiorno alle isole ).
  • Ancora.... A fine crociera, cioè alle nove del mattino dell'ultimo giorno , vi scaricheranno all'aeroporto di Baltra, dove arriva il carico di nuovi polli da spennare , noi, avendo scelto di passare ancora due notti a Puerto Ayora, abbiamo chiesto di poter sbarcare solo al tramonto godendoci così un'altra intera giornata a bordo senza extra ma questo dipende dall'itinerario della barca e da quanto.... avrete fatto amicizia col capitano. ( Il nostro era fantastico: la barca ANTARTIDA -decisamente non di lusso e decisamente non in piena forma- era allegra ed accogliente con un cuoco super e soprattutto piena di allegri ragazzi di tutta Europa e non di ricconi con scarpe nuove e puzza sotto al naso come si rischia di trovare sulle barche più in !!)

E' tutto sulle Galapagos.

Ora per finire una serie di brevi flash su aspetti che ci hanno colpito

  • “qué le vaja bien” è il saluto più frequente
  • Gli jugos sono ottimi ( anche di tomate)
  • I bambini sono belli, ma i lama sono più puliti!
  • Dai bus si sale e si scende in corsa, la destinazione non è quasi mai scritta, ma gridata dal bigliettaio appeso fuori al bus.
  • Sui bus vendono di tutto
  • I diminutivi sono abituali sentirete “dollarito” “centesimino” ma il più bello è stato “basurita”!
  • Posti telefonici tanti (ed economici per l'Italia) anche internet quasi ovunque.
  • Può convenire mangiare nei mercati ( Baños il più nuovo e pulito) anche perché potete vedere prima il cibo che vi sarà servito.
  • Non ponete mai il vostro zaino nei vani alti del bus e nemmeno sotto il sedile: tenetevelo in braccio.
  • La “fritada” non è una frittata ma tocchetti di maiale fritti in padelloni d'olio (!?!) e serviti con mais fritto e patate lesse ( si mangia con le mani ed è buona)
  • Gli hotel sono soliti tenere il portone rigorosamente chiuso anche di giorno occorre suonare per entrare.
  • Nella stanza dell'hotel di Guayaquil il televisore era inserito in una gabbia di ferro con lucchettone, il condizionatore d'aria anche, ma la cosa che più ci ha colpito è stata che il portacenere era........“inchiodato” al comodino !!


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