Vagabondando in Persia
12 Giorni - 11 Notti

15 Marzo 2015

Viaggio passato

Vagabondando in Persia - 15 Marzo

Viaggio Passato: 15 March 2015

Ehy, Vagabondo! Stai guardando un viaggio passato.

15 Marzo 2015    12 Giorni - 11 Notti

Questo è il forum del viaggio in Persia dal 15 al 26 marzo 2015.

Con il Vagabondo DOC Giampaolo Giampaolo.лев

Giampaolo, trentanni, è un tour leader pacato e gentile, deciso e con la grande capacità di trasmettere ai suoi compagni di viaggio la passione per il viaggio. Di grande cultura, si è laureato in archeologia con indirizzo Asia centrale. Si allontana dal mondo accademico per incompatibilità dalla stasi e per richiamo da questo nomade nomade Mondo (cit.). Quando non viaggia o progetta viaggi porta avanti una decina tra passatempi e passioni e si guadagna la giornata, possibilmente in corone svedesi. Parla bene inglese, francese, russo e un po' di svedese. 




Forum del viaggio

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Medi, Achemenidi, Seleucidi, Parti, Sasanidi, Ilkhanidi, Safavidi, Qagiari se questi nomi vi dicono poco o nulla ecco il viaggio che fa per voi! *DANCE* Viaggiando in Iran scopriremo come un paese oggi all'avanguardia (e formato secondo un modello di sviluppo così distante dal nostro, e così mal compreso...) possa trarre radice direttamente da diverse tra le civiltà più importanti e durature mai esistite, di cui è stato l'epicentro. 
Io sono Giampaolo, il D.O.C. che avrà il piacere di scortarvi in questa meta di indescrivibile splendore.

Il viaggio avrà inizio dalla capitale Teheran, tra moschee, suntuosi palazzi e giardini, musei e deliziose pietanze farsi... Qui saremo accolti dall'Iran più moderno e laico e troveremo anche il tempo di perderci nel dedalo di viuzze in cui da sempre operano i bazari, i commercianti.

Ecco il monumento per i 2500 anni dell'Impero Persiano, oggi chiamato Torre della Libertà.

Da qui un volo interno ci porterà a Shiraz, la città dei poeti e della cultura, capitale per lungo tempo e per questo ricca di monumenti magnifici, probabilmente tra i centri più rispettati e apprezzati dalla stessa popolazione iraniana. Nel mausoleo Aramgah-e Shah-e Cheragh, saremo abbagliati dagli incredibili giochi di luce dei cristalli e degli specchi sulle pareti.

Da visitare con gli occhiali da sole... *dirol*

E per il momento chiudiamo la preview a Persepoli, il centro celebrativo achemenide in cui ancora oggi, dopo l'incendio punitivo appiccato dalle truppe di Alessandro il Macedone ed oltre duemila anni d'oblio interrato, i popoli sottomessi dall'imperatore Dario I convergono in un'infinita fila ordinata per portare doni e tributi.


Sab 20/12/2014 - 08:08 Collegamento permanente

Il 2015 è ufficialmente l'anno dell'Iran¹. E l'anno del doppio capodanno, almeno per chi si iscriverà e festeggerà il 21 Marzo il Nauruz, il "nuovo giorno" direttamente in terra iraniana. I festeggiamenti sono interessanti, una di quelle feste in cui la tradizione millenaria è profondamente palpabile. Spettacoli musicali, aiuole fiorite e banchetti con cibi speciali sono allestiti per l'occasione ed il mercoledì precedente al 21, nel nostro caso il 18 a Shiraz, una delle più antiche città di Persia, assisteremo ad cerimonia che è puro Zoroastrismo... Tutti accendono fuochi per le strade e mentre i bambini rumorosamente scacciano la sfortuna con pentole e tamburelli si salta attraverso le fiamme recitando... "Dammi il tuo bel colore rosso. E portati via il mio pallore malaticcio"... Pura adorazione del fuoco! Un viaggio nello spazio che si fa anche viaggio nel tempo!!!

https://vagabondo.net/it/viaggi/vagabondando-in-persia

↑ Qui trovate l'itinerario con tutte le visite in programma, mentre adesso parliamo di un po' di ceramica... Come? la ceramica no!? Lo so che non è il massimo dell'avventura, ma dopo tanti anni passati a raccoglierne e studiarne² dall'altro lato del Kopet Dag (la catena montuosa a N dell'Iran) almeno due parole sono doverose...

Di frammenti di questo tipo di grosse coppe profonde ne ho maneggiati ed incollati diversi, una delle produzioni più antiche (IX-X sec.) da Nishapur.

La bianco blu è nata più tardi (XV-XVI sec.) come imitazione della porcellane cinesi, ma realizzate su suolo iranico con un impasto a base di quarzo locale... simili si, ma molto meno resistenti...

Più che di questa comunque, di cui ne vedremo nei palazzi, nei musei e nei bazaar, prodotta ancora con metodi molto simili a quelli di allora, avremo a che fare con un altro prodotto invetriato: la piastrella!


... e di queste si che ne vedremo a non finire. Pensate che solo la piazza Naqsh-e Jahan (Immagine del Mondo) di Isfahan è più ampia del Circo Massimo di Roma ed è circondata da edifici di epoca Safavide, completamente decorata con questi piccoli gioielli. Un capolavoro dell'architettura decorativa islamica per uno dei vari siti Unesco in programma.

Domande, curiosità, dibattiti, tutti benvoluti. Qui mi trovate (sul forum, da Tbilisi per ora).


1 Su questa pagina *biggrin*
2 Per eventuali approfondimenti Ceccarini G. - Nisa Partica, la ceramica dagli scavi della missione italiana 2007-2012, 2013, Torino :glasses:

Ven 02/01/2015 - 13:29 Collegamento permanente

Servito alla maniera iraniana, con datteri e cristalli di zucchero aromatizzati allo zafferano. Eh, già, ci trattiamo bene... ;)

Una delle tradizioni in cui in Iran non si scappa, e sicuramente più salutare dell'ex blocco sovietico in cui mi trovo in cui al posto del tè tende a scorrere la vodka... Non vi sta venendo voglia di girare per chaikane (sale da tè)? A me si, eccome, e sono appena a poco più di 200 km... Quasi quasi. Avanti gente, chi ha tempo non aspetti tempo!

Un orologio ad acqua, o fenjaan, in uso in Persia già dal 328 a.C (Callistene dicet).

Mar 06/01/2015 - 11:43 Collegamento permanente

La sposa del Kavir (deserto), circondata appunto da due laghi salati prosciugati e da due enormi aree desertiche... e specializzata quindi in "yakhchal" strutture a cupola refrigeranti, in "badgir" torri del vento per crere delle correnti d'aria negli edifici e "qanat", i classici pozzi allineati per trasportare l'acqua. Clima estremo, estremi rimedi.

Qui nello skyline potete individuare qualcuno di questi stratagemmi architettonici. E le "torri del silenzio"?! Sapete cosa sono, si?

Per non contaminare né la terra e né il fuoco, giustamente. *shok* 

Gio 15/01/2015 - 11:29 Collegamento permanente

Le prime iscrizioni arrivano e l'Iran è sempre più dietro l'angolo, ma per i visti ed i voli è il momento di rompere ogni indugio!

Oggi per festeggiare riporto una curiosità che vale la pena di condividere, un enigma archeologico che sembra aver avuto una svolta nel corso di una delle ultime missioni di scavo dell'Università di Bologna in Iran. Vai con l'archeologichese... A 3 km e 1/2 dalla capitale achemenide, Persepoli, nel sito di Tol-e Ajori, era stata portata alla luce da alcuni anni una struttura imponente dalla funzione incerta le cui mura, spesse fino a 10 metri, permettevano un alzato di 20-30 metri intorno ad un ambiente di modeste dimensioni. Il materiale di costruzione dell'opera è l'argilla, in mattoni crudi e cotti rivestiti sulla faccia esterna di invetriatura. Proprio nell'indagine dell'estate scorsa ne è stata rinvenuta una serie con decorazione a rilievo.

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In questo caso quanto si vede è riconoscibilissimo all'occhio anche non troppo esperto (ma allenato) perché riconduce ad un'opera grandiosa e fondamentale nell'ambito dell'archeologia del vicino oriente: la porta di Ishtar di Babilonia.

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Costruita nel 575 a.C. su ordine di Nabucodonosor II, e ri-costruita a Berlino nel Pergamon Museum dove è esposta (con una resa difficilmente descrivibile), la porta presenta una decorazione a motivi floreali ed animali legati alle divinità principali tra cui spicca il mushkusshu, ibrido mitologico con corna, testa e corpo serpentiforme, zampe anteriori feline e posteriori di aquila, compagno del dio Marduk e qui rappresentato come protettore stesso della città di Babilonia.

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Il fatto è curioso e interessante oltremodo: la corrispondenza delle misure va ben oltre la semplice somiglianza lasciando supporre una riproduzione a partire dalle stesse matrici, o comunque con una particolare attenzione, e getta nuova luce riguardo la datazione e il carattere della struttura stessa. L'opera è attribuita al regno di Ciro (prima quindi della fondazione di Persepoli!) riconosciuto come vero fondatore dell'Impero Achemenide, che ne ha esteso i confini fino ad includere appunto Babilonia e di cui avremo modo di vedere la tomba monumentale a Pasagardae.

Wow, wow, wow!

Gio 15/01/2015 - 11:31 Collegamento permanente

Ciao Giampaolo! Premetto che è molto difficile che io riesca a ottenere così tanti giorni di ferie a marzo, ma ci tenevo a dirti che il viaggio mi affascina moltissimo e che i tuoi post qui sopra mi hanno fatto venire ancora più voglia di partire! Volevo andare in Iran già nel periodo di capodanno ma non sono riuscito a organizzare, spero davvero di farcela prima o poi.

Per il momento mi limito a tenere d'occhio questa pagina, in caso di novità ti avviso subito! A presto

Lun 19/01/2015 - 16:03 Collegamento permanente

Grazie per aver interrotto i miei monologhi e per il parere positivo sui post! Anche se adesso ho cambiato radicalmente ambito (ma forse da giugno si riprende la trowel!), la passione è rimasta più che viva. Aspettiamo fiduciosi, di tempo ancora un po' ce n'è e le condivisioni non mancano. Formiamo una coda ordinata...

... e quelli potremmo essere noi tra gli splendori di Persepoli, non armati e dall'altro lato del cordone ovviamente!

Mar 20/01/2015 - 09:33 Collegamento permanente

La versione iraniana del torrone, bella a vedersi e deliziosa...

... ma, almeno nella versione originale, con un ingrediente non molto noto (non per deboli di stomaco) che lascerò scoprire a voi, ma di cui sicuro vi avviserei di fronte ad un bel vassoio come questo. Senza poi tirarmi indietro dall'assaggiare, ovviamente. La cucina iraniana è ricchissima quanto profumata, mediorientale ma con qualche elemento che già tende agli "stan" che seguono e di lì all'India... Cotture lunghe, utilizzo di erbe e spezie fresche con frutta, l'importanza di riso e naan ed una cura più che minuziosa per l'aspetto visivo nella presentazione delle vivande, proprio come può essere la lavorazione di un tappeto. L'impiatto, una cosa su cui personalmente ho ancora da lavorare e riflettere. Alcune caratteristiche si possono rintracciare in tutta la cucina dall'area caucasica, come gli involtini in foglia di vite, il plov arricchito con uvetta, l'uso della melassa di melograno (che adoro e prendo regolarmente)... non per niente da qualche parte anche qui si apprestano a saltare sulle fiamme per il nuovo giorno in arrivo.

Il dessert iraniano per antonomasia rimane comunque il faloodeh, un precursore del gelato testimoniato già almeno dal 400 a.C. (per restare in tema Achemenidi, già), in cui su una base di vermicelli di riso ghiacciati aromatizzati da succo di limone ed acqua di rose si aggiungono altre preparazioni dolci e frutta secca triturata.

Gio 05/02/2015 - 14:48 Collegamento permanente

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