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Sabato, 29 Gennaio 2005

Quattro donne in viaggio a Cuba

Non mi interessava il solito pacchetto volo più villaggio all inclusive, ma volevo vedere Cuba e possibilmente viverla più a fondo...

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Vagabondo0

L'intenzione di fare un viaggio semi avventura a Cuba l'avevo da molto tempo. Non mi interessava il solito pacchetto volo più villaggio all inclusive, ma volevo vedere Cuba e possibilmente viverla più a fondo.

Inizialmente dovevamo essere in due donne, ma poi la cosa ha stimolato altre due amiche e così siamo diventate quattro, tutte sulla cinquantina.

Prenotato volo per Santiago de Cuba, auto, Jeep Suzuki Gran Vitara , le prime due notti in Albergo a Santiago (Hotel Casagranda 4 stelle, in pieno centro, molto carino) e volo di ritorno da Habana, siamo partite pronte a tutto. Avevamo deciso di trovare sistemazione per dormire, tranne le prime due notti a Santiago, sempre in “case particular” (Case private).

L'impatto di Santiago è stato abbastanza duro. Forse perché eravamo donne, venivamo avvicinate, in maniera anche piuttosto appiccicosa da cubani che volevano venderci di tutto, o accompagnarci in giro per la città, o altro.

La città di Santiago, considerata molto bella, a noi non è piaciuta granchè. Le case sono ancora molto cadenti e solo poche sono state ristrutturate. La parte interessante da visitare è piuttosto limitata, e quindi al massimo consiglio una sosta di due notti/ un giorno. Mi è stato detto che nelle vicinanze ci sono delle belle spiagge, che però noi non abbiamo visto.

Era necessario prendere una bidonata clamorosa, per poi aprire bene gli occhi. Al Ristorante Taberna de Dolores (il nome dice tutto), in Plaza Dolores, per 4 piatti di pollo arrosto, con verdure miste (neanche buoni) abbiamo pagato 32 $, quando sicuramente il conto era di 32 pesos (1 $ = 27 pesos). Ma era il primo giorno e...

Il giorno dopo dovevamo ritirare la Jeep prenotata e già pagata dall'Italia e ci siamo recate all'ufficio della Cuba Car (l'autonoleggio più grande di Cuba), dove dopo due ore di attesa ci viene detto che la nostra Jeep non è disponibile e per il primo giorno ci possono dare una Hyundai Lantra. Quindi con molto ritardo ci mettiamo in marcia alla volta di Barracoa, circa 234 Km.

L'uscita da Santiago non è stata delle più facili: a Cuba bisogna chiedere indicazioni almeno ogni due chilometri. Mancano i cartelli e sebbene siano tutti gentili, a volte ti danno indicazioni non del tutto esatte. Era nostra intenzione fare una strada interna che dalla carta risultava più breve, ma non si sa come ci siamo ritrovate a costeggiare il mare. Alla fine però siamo arrivate a destinazione.

La nostra macchina, abbiamo scoperto, aveva un buco nel serbatoio e, oltre alla puzza di benzina, abbiamo perso un sacco di carburante e siamo arrivate a Barracoa praticamente a secco.

Ci siamo messe subito alla ricerca di una Casa Particular e al secondo tentativo abbiamo trovato due camere doppie con bagno in comune, tutto molto pulito, in casa di Leandro Lovania in Rua Emiliano Corrales Tel 43816. Il prezzo a notte 1 camera a $ 20 e 1 camera a USD15. Ci avevano detto che c'era l'acqua calda, ma per i tre giorni in cui siamo rimaste li non è mai uscita calda. La prima colazione $ 2,5 e la cena $ 6. Buone e abbondanti. Con garage privato. Tutti molto gentili, ma non si è ben capito se la televisione che era in sala serviva per tutto il vicinato. Quando tornavamo verso sera c'erano sempre 4/5 persone che guardavano la Tv.

E' consigliabile mangiare nelle case, il cibo è normalmente abbondante e ben presentato, ad un prezzo decisamente basso rispetto ai ristoranti.

A Barracoa ci siamo fermate tre notti per poter visitare la cittadina e i dintorni.

Playa Maguana, considerata la miglior spiaggia nelle vicinanze, si raggiunge con una strada piena di buche, circa 15 km. E' bella, bianca a volte affollata. Il mare in quei giorni era un po' mosso, ma chiaro e bello.

Playa Yumurì, dall'altra parte di Barracoa è deserta, di sabbia scura, con parecchie alghe e cocchi.

Nelle vicinanze c'è il fiume Yumurì sul quale si può andare in barca ($ 2) e poi passeggiare piacevolmente sul greto.

La cittadina di Barracoa è molto interessante: case coloniali dai colori pastello con portici in tutto il centro, con atmosfera molto sonnacchiosa. Vale la pena una passeggiata, con visita alla Chiesa, dove all'interno c'è la Croce che pare Colombo abbia piantato al suo arrivo. Il Malecon (lungomare) è deludente, con case quasi diroccate e condomini orribili.

Dopo aver cambiato finalmente auto, con la nostra Suzuki Gran Vitara siamo partite alla volta di Guardalavaca circa 248 Km. Sapevo che a Guardalavaca c'erano poche case particular, ma non mi aspettavo certo di trovare decine di alberghi a 6/7 piani a ridosso della spiaggia bianca e bella.
Dopo un breve tentativo fallito di trovare una sistemazione e visto che il luogo era molto turistico, abbiamo deciso di proseguire per Gibara a circa 40 Km.

Nel tentativo di fare la strada più veloce ci siamo trovate su una strada di terra e fango con buche enormi, ma in un paesaggio stupendo di fattorie, dove gli unici mezzi di trasporto erano carretti o semplicemente contadini a cavallo. E' stata una vera avventura da Camel Trophy.





Gibara è un paesino di pescatori con belle case coloniali, molte ristrutturate a colori pastello.

Qui abbiamo subito trovato da dormire nella casa, credo più bella di Gibara: Hostal Vitral Calle Indipendencia n. 36 Tel 24/34469.

La proprietaria, molto gentile ed efficiente ci ha messo a disposizione due camere molto grandi con bagno in comune. La casa aveva un patio bellissimo, come pure la sala da pranzo. Qui abbiamo pagato 15 $ per camera (1 letto matrimoniale e uno singolo) Cena $ 8 (con pesce) e prima colazione $ 3. Il garage a disposizione, presso una casa nelle vicinanze a $ 1 al giorno. Siamo capitate a Gibara nella settimana della Cultura e tutte le sere c'era musica dal vivo in piazza e la gente, tanta, ballava per strada.

Ho trovato che qui gli abitanti vivono meglio di altri posti. Mi è stato spiegato che da Gibara sono scappati in molto in Florida con le barche (balseros) e quindi la maggior parte degli abitanti vive con le rimesse in dollari dei parenti. Si nota soprattutto tra i giovani, vestiti all'ultima moda americana, con gel nei capelli, pantaloni con cavallo basso ecc.

Abbiamo fatto una puntata, purtroppo sotto la pioggia, ad una spiaggia considerata la migliore della zona, a circa 15 km di strada sterrata piuttosto brutta e totalmente deserta: Playa la Concha. La spiaggia piccola e chiara forse con il sole poteva essere discreta, ma il paesaggio intorno con case fatiscenti e all'apparenza disabitate dava un'impressione spettrale.

Da Gibara la tappa successiva, per raggiungere Trinidad è stata Cieco de Avila a circa 200 Km di buona strada. Lungo il percorso abbiamo fatto sosta a Camaguey, grosso centro, che avrebbe meritato una visita più lunga. Purtroppo quando la maggioranza decide non si può fare altrimenti.

Ciego de Avila non merita, se non una sosta a metà percorso solo per dormire. La sistemazione all'Hotel Ciego de Avila 3 stelle. Camera doppia a $ 38 con la prima colazione, a parte la stanza discreta, la cena e la prima colazione a buffet, decisamente schifose. Per una notte non avevamo voglia di metterci alla ricerca di una casa particular, ma forse abbiamo sbagliato.

Da Cieco de Avila a Trinidad, circa 4 ore di buona strada senza nulla di particolare interesse, se non paesini che si attraversavano in pochi minuti.

Trinidad ci è apparsa subito una città molto bella, case coloniali tutte ristrutturate, con colori pastello, strade a ciottoli, veramente affascinante. Abbiamo avuto qualche problema per trovare la sistemazione. Le prime case di cui avevo segnalazione, erano piene. In questi casi tutti si danno un gran da fare per telefonare e vedere chi ha posto.

Alla fine abbiamo trovato due case diverse, vicine, una molto bella: Hospedaje Guest Room S.ra Maria Eugenia Vilarino Pedraja - Rua Camilo Cenfuegon. 359, e Julio Antonio Mella y Jesus Menendez Tel 4192283. Camera $ 25 , prima colazione $ 3, cena se con pesce $ 7, se con aragosta $ 10 se con pollo $ 6 Proprietari una coppia anziana deliziosa, piena di attenzioni.

Pasti ottimi e abbondantissimi, a volte anche la merenda con dolcetti e spremuta d'arancia. Alla partenza, ci hanno regalato quattro collane di semi portafortuna, anche a noi due che non stavamo in casa loro, ma abbiamo mangiato due volte a cena tutte insieme. L'altra casa la cito solo per poterla evitare, camera piccola, cena orrenda e proprietari non molto simpatici. Hospedaje Lodging “Logrono” S.ra Aida Massenet Rodriguez - Rua Julio Antonio Mella n. 255 entre Camilo Cienfuego y Lino Perez. Purtroppo è toccata a me.

A Trinidad ci siamo fermate 5 notti, abbiamo ricambiato auto poiché la Jeep faceva rumori pazzeschi e pare avesse problemi al differenziale, quindi di nuovo una Hyundai Lantra. Tutte le mattine andavamo a Playa Ancon a 12 km.. Spiaggia bellissima, bianca, mare turchese limpidissimo. A Playa Ancon ci sono alcuni alberghi, noi per usufruire dei lettini e ombrellone, andavamo al Brisas del Mar che è molto carino. Non si potrebbe, ma facendo un pò di manfrine, e pagando 1 dollaro ti lasciano stare. Se però fanno grane basta andare davanti all'Hotel Ancon, accanto, dove le sdraio e ombrellone si possono usare pagando il solito dollaro.

Nel pomeriggio si girava la città, che essendo piccola si gira tutta a piedi. Anche qui c'era la settimana della cultura, quindi balli e musica a tutto volume per le strade e alla sera grandi spettacoli, accanto alla cattedrale, tutte le sere.

Dopo 6 giorni molto piacevoli partiamo alla volta di Habana, passando da Cienfuegos, a circa 40 km. di strada piuttosto brutta. Breve visita della città. Con case coloniali bellissime, ma cadenti, nella strada per raggiungere il centro e la piazza principale tutta ristrutturata, con grandi palazzi e l'immancabile statua a Josè Martì.

Poco fuori Cienfuegos si imbocca l'autostrada per Habana 256 km circa, semi deserta, solo camion, carretti con cavalli, bici, anche in nella direzione opposta, e sotto ogni cavalcavia folla in attesa di passaggi.

Ad Habana breve ricerca per la notte. Alla fine abbiamo trovato al Vedado vicino all'Hotel Nacional, anche se essere ad Habana Vieja è meglio. E' infatti questa la zona che poi si visita. Dicono però che al Vedado si giri più in sicurezza, essendo zona residenziale.

Noi abbiamo trovato dalla S.ra Olga Silva, in Calle K n. 303 appartamento 52 tra la 19 la 21 al quinto piano di una palazzina un po' anonima, tel. 8322470. L'appartamento era molto bello e pulito, con un gran terrazzo. Prezzo $ 25 a camera doppia con bagno in comune tra le due camere. Prima colazione discreta, $ 3 Cena così così per 6 $.

Il mattino dopo siamo partite per Vinales, km 147 per Pinar del Rio e km 25 da Pinar per Vinales.

Nota del webmaster: dato l'alto numero di foto, nel pezzo che segue non mi è stato possibile impaginare le singole immagini nel punto esatto del testo indicato dall'autrice, ho comunque cercato di disporle nell'ordine indicato.

Uscendo da Habana abbiamo percorso la 5 avenue del Miramar, forse la strada più elegante di tutta la Habana, un'infilata di splendidi palazzi tutti residenze e ambasciate, tenuti benissimo con favolosi giardini. E' assolutamente proibita anche la fermata di un secondo sulla Quinta avenida, io mi sono accostata per fare una foto e immediatamente è arrivato un poliziotto che ci ha fatto andar via.







Arrivate a Vinales abbiamo trovato da dormire presso un famiglia molto carina: Casa di Elio e Gloria Suarez, Calle Orlando Nodarse n. 7 Carretera al Hotel La Ermita. Tel 08-793375.

Ottima cena con aragosta, abbondante e ben cucinata. 10 $. La camera doppia $ 15.





Seguendo il consiglio di Elio, il padrone di casa, nel pomeriggio siamo andate a visitare la Grotta di Santo Thomas (ingresso con guida $ 8). La visita, con tanto di casco con luce a pila, è durata un'ora e mezza. E' necessario avere scarpe adatte, poiché è una grotta naturale, non ci sono passerelle o scale, si cammina su terreno non sempre comodo.

Dopo la grotta siamo andate a vedere il tramonto sulla valle all'Hotel La Ermita da dove si ha una bellissima panoramica a favore di sole nel pomeriggio. Alla sera dopo cena il nipote di Gloria, Bruneski, ci ha portate in un locale, nella via principale del paese, dove un'orchestra suonava salsa, dato che due delle mie amiche volevano ballare a tutti i costi. Ogni volta che qualcuno voleva invitarle a ballare, doveva prima chiedere il permesso a Bruneski, lui si sentiva responsabile per noi....

Il mattino successivo siamo prima andate sulla strada per la Grotta dell'Indio e poi a fare foto all'Hotel Los Jazmines (qui ci sono molte bancarelle con magliette e artigianato) da dove si ha un'altra bella vista della valle e dei suoi Mogotes, con luce giusta al mattino.

Chi vuole visitare più grotte deve fermarsi almeno due notti. La valle è abbastanza grande e merita una sosta anche per vedere le piantagioni di tabacco e magari dove lavorano le foglie.

Tornate ad Havana abbiamo iniziato subito la visita della parte Vecchia, gran parte ristrutturata, con bellissime case e tantissimi Hostal, piccoli alberghi con poche stanze, ma di grande fascino, con bellissimi cortili, fontane e finestre colorate. Ad Habana Vieja, gran parte zona pedonale, si deve camminare e scoprire strade e stradine, case semi diroccate un tempo di grande fascino e case rimesse a posto dipinte con colori pastello tipiche dei caraibi.

Bellissime sono le varie piazze: quella della cattedrale, la Plaza Vieja, la Plaza de Armas, la Plaza del Cristo e la strada principale Calle Obispo che porta al Parque Central e al Capitolio Nacional. Vicino alla Piazza della Cattedrale c'è un mercato di artigianato piuttosto grande.

Le mie amiche una mattina sono andate in una spiaggia vicino alla città, Playa Tarara, abbastanza carina, ma molto ventosa. Io ho preferito girare il Vedado e vedere la Plaza della Revoluciòn, il Parque John Lennon e passeggiare sul Malecon, dove, in molti punti, le onde passavano oltre il muretto e arrivavano sulla strada. Il Malecon è la strada che costeggia il mare, dove le case sono ancora piuttosto “sgarrupate”, poche infatti sono state ristrutturate e quindi qui si può vedere bene in che degrado era la città fino a pochi anni fa.

L'ultima sera per chiudere il nostro viaggio in bellezza, abbiamo cenato al famoso Bodeguita del Media. Buona cena per $ 15 a testa.

Ad Habana non siamo riuscite a trovare un locale decente per il dopo cena, dove ascoltare della musica cubana dal vivo. I locali che ci hanno indicato erano delle orrende discoteche o semplici bar con musica registrata. Negli altri posti, alla Casa della Trova andavi a colpo sicuro. Eppure abbiamo chiesto a giovani e meno giovani. !!!





Consigli

  • Le cose importanti per chi ha in programma un viaggio in auto attraverso l'isola è di non fidarsi troppo delle cartine stradali e chiedere frequentemente le indicazioni, anche quando pare ovvio di essere sulla strada giusta, spesso non è così. Di cartelli stradali se ne trovano nelle vicinanze di Habana, ma spesso sono fuorvianti e quindi inutili.

  • Non viaggiare mai con il buio, è pericoloso: sulle strade e autostrade viaggia di tutto.

  • Le pompe di benzina non sono molte, quindi conviene sempre, quando se ne trovano fare benzina per evitare di rimanere a secco.

  • Le auto, super sfruttate, hanno spesso problemi, noi ne abbiamo cambiate tre in 15 giorni.

  • Non conviene cambiare dollari in pesos, dato che quasi tutto si paga in dollari USA.

  • Solo qualche pizzetta a mezzogiorno, comprata sulla strada a 3 o 4 pesos, e niente altro. E' importante però avere dollari di tagli molto piccolo. Il resto di moneta quando si paga in dollari, è in pesos convertibile, ossia monete locali del valore dei centesimi di dollaro.

  • Se si conta di andare a Trinidad e ad Habana e nelle zone più turistiche, nel periodo di Natale/Capodanno o agosto è meglio prenotare prima la camera. Si rischia di girare come delle trottole e poi doversi accontentare della sistemazione peggiore.

  • Ci sono molti siti internet dove è possibile prenotare camere nelle case particulares.

Qui di seguito vari siti interessanti con i quali ho preparato il mio viaggio:


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